Cap 18
Violetta
Finalmente la Domenica dell'anniversario annuale che teneva Rafael nel suo Hotel, era finalmente arrivato.
La festa di beneficenza, era già in pieno fermento da tre ore, e stava risultando, a come avevo potuto vedere molto fruttuosa e soddisfacente.
Rafael aveva fatto una donazione lui stesso di cento mila dollari, prima che iniziasse la festa.
Ero così fiera di lui.
Fare donazioni così importanti, per bambini e persone che ne avevano più bisogno era una cosa magnifica.
Mi riempiva il cuore di gioia.
In quel momento, io e Sophia eravamo sedute a uno dei tavoli fuori in giardino a prendere un po' d'aria, anche se faceva un po' freschetto.
Eravamo a metà ottobre era normale, anche se qui a Miami Beach non faceva poi così freddo esagerato, si stava abbastanza bene.
Chiusi gli occhi, rilassandomi due minuti, e riposandomi.
Stando in piedi per tre ore, con i tacchi e il mio pancione di cinque mesi, era un po' stancante.
Sentii il movimento dei miei cuccioli e sorrisi internamente, mentre posavo entrambe le mani sul mio ventre, accarezzandolo con dolcezza.
-Eccomi.-
Aprii gli occhi, trovando Sophia che si stava rimettendo seduta, dopo essere andata un attimo in bagno.
Aveva un aria diversa, uhm..
-Che c'è?-
Mi chiese, sorridendomi incuriosita dal mio sguardo inquisitore.
-Tu devi dirmi qualcosa?-
-Tu dici?-
Disse, sorridendomi apertamente, mentre nella mia testa stavo realizzando la cosa.
-Non dirmi che..-
-Sono incinta di due mesi!-
-Oddio! Che aspettavi a dirmelo!-
Dissi, alzandomi in piedi andandola ad abbracciare.
-Credimi lo abbiamo scoperto questa mattina, volevo aspettare a darti la notizia, quando eravamo lontane da qui, ma tu sei molto intuitiva amica mia.-
Disse, ridendo felice, mentre ricambiava il mio abbraccio, per poi rimetterci sedute.
-Non ci siamo viste in questi giorni, anch'io avrei dovuto dirti una cosa molto importante, ma aspettavo di vederti.-
-Che succede?-
-Sono gemelli, Gabriel e la piccola Soleil.-
-Oddio tesoro!-
La sentii urlare felice, mentre si allungava verso il mio ventre con entrambe le mani, accarezzando entrambi i lati.
-Diventerete zii doppi.-
Dissi, ridendo felice.
-Ottimo, così ce li potremmo dividere io e mio marito!-
Disse, ridendo.
-Tu sei tutta matta.-
Dissi ridendo, sotto lo sguardo curioso di alcuni invitati.
-Credo che le arpie annuali, ci stiano mandando maledizioni.-
Dissi poi, continuando a ridere, con fare cospirativo verso Sophia.
-Che ci provino, le stendo con qualche tacco dodici!-
Disse con un tono finto minaccioso, mentre non riuscivamo a non smettere di ridere di gusto.
-Comunque, sono troppo felice per voi tesoro mio, diventerò zia e madre cioè cosa posso volere di più?-
Dissi, sinceramente felice e commossa per la mia migliore amica.
-Domani sera, proporrei di andare a festeggiare che ne dici?
Solo noi quattro.
Potremmo andare a mangiare al ristorante el deleite.-
-Mi piace, lontano da questa gente pomposa e invidiosa, che non sanno cosa vuol dire divertirsi in modo sano.-
-Approvo pienamente amica mia.
Le hai viste?
Non ci hanno tolto come l'anno precedente gli occhi di dosso, mentre continuavano senza un minimo di decoro a mangiare con gli occhi i nostri uomini.-
Dissi, completamente disgustata da certi comportamenti.
-Oh tesoro..
Se il loro intendo e di farci ingelosire, cascano male.
Che guardino pure, ciò che non potranno mai avere.-
Disse, con fare complice.
-Non vedo l ora che questa serata giunga a termine, non la sopporto più.
Vedere queste persone avide, che ti guardano da l'alto in basso e alcune senza un minimo di decenza, credimi mi danno la nausea.-
-Lo so Viò, è lo stesso effetto che fanno a me, dalla prima volta che Tyron mi portò qui.
Vengo per lui e soprattutto perché è una causa importante.-
-Lo so, anch'io lo faccio per questo, credimi.
Sono così felice, che hanno raccolto più di mezzo milione di dollari, in tre ore.-
Dissi, sinceramente felice.
Rafael
Andai verso il bancone bar, per ordinare della vodka con ghiaccio, avevo bisogno di bere.
Vidi Tyron, finire di parlare con uno dei tanti invitati alla festa, che aveva versato una bella somma di denaro.
Lo vidi raggiungermi, mentre il barman mi serviva ciò che avevo chiesto, indicandone di portarne un altro per il mio braccio destro.
-Allora, sputa il rospo fratello, è da tutta la sera, che hai uno sguardo, da "ho bisogno di parlarti."-
Dissi, mimando le due virgolette in alto, mentre afferravo il bicchiere di vodka, buttandone giù un sorso, mentre Tyron veniva servito a sua volta.
-Dobbiamo brindare.-
Disse, afferrando il bicchiere, facendomi alzare un sopracciglio con fare incuriosito, mentre aspettavo che quello stronzo proseguisse la sua sospinse.
-Parla.-
-Questa mattina, siamo andati da Doc, e abbiamo scoperto che Sophia aspetta un bambino già da un paio di mesi.-
-Cazzo fratello, ci vuole un brindisi, congratulazioni!-
Dissi, alzando il bicchiere, non prima di avergli dato una pacca affettuosa sulla spalla, mentre brindavamo al lieto evento.
-Anch'io ho una novità.-
-Che novità?-
-Sono due. Gemelli per l'esattezza, un maschio e una femmina.-
Dissi ghignando soddisfatto sotto lo sguardo scioccato e divertito allo stesso tempo.
Ordinammo un altro giro, facendo un altro brindisi.
-Ecco, perché è passata tua moglie l'altro giorno.-
-Esatto, non poteva darmi notizia migliore.-
-Posso crederci, cazzo!-
Ghignammo maliziosamente entrambi, mentre buttavamo giù l'ultimo sorso del secondo giro di vodka.
-Comunque parlando di cose serie, quel pezzo di merda di Patrick, è sparito e sono convinto che quel coglione stia escogitando qualcosa, dobbiamo stare attenti.-
-Si, l'ho notato anch'io, non ci sono stati più attacchi, da tre mesi.
E la cosa è più tosto strana, dato che si tratta di lui.-
-Si, dobbiamo tenere d'occhio la situazione, non mi piace.
E sinceramente non ho intenzione di farmi fottere da quel topo di fogna.-
Vidi un paio dei miei ragazzi avvicinarsi a noi, interrompendo la nostra conversazione.
-Signore, ce stato un problema con i pagamenti.-
-Quali?-
Chiesi con un tono duro e basso, per non farmi sentire da altre orecchie.
-Hale, non ha pagato questo mese.-
-Aspettate a fine mese, è sempre stato puntuale.
Se non pagherà entro fine mese, portatelo da me, ci penserò io.-
-Certamente Signore, l'altro ha pagato questo mese, abbiamo lasciato la busta nel suo ufficio.-
-Bene, andate ora.-
Dissi, vedendo i miei ragazzi abbassare la testa in segno di rispetto, andandosene subito dopo.
Lanciai uno sguardo in fondo alla sala, notando mia moglie e Sophia che stavano tornando dentro, venendo verso di noi.
-Credi che farà il coglione?-
-Non credo, che ci provi pure, sa cosa va incontro Hale e ogni mio cliente che mi deve dei soldi.-
Dissi, prima che mia moglie arrivasse completamente da noi, accogliendomi con un sorriso dolcissimo.
Dio, stasera era una Dea della sensualità.
Non vedevo l ora di tornare a casa e farla gridare di puro piacere.
Scesi dallo sgabello di fronte al bancone, circondandole i fianchi con fare possessivo, attirandola dolcemente a me, mentre le posavo la mano aperta sopra il suo ventre arrotondato sentendo i movimenti dei nostri figli, facendomi sorridere internamente.
Mi allungai verso Sophia, lasciandole un bacio su entrambe le guance, congratulandomi per il loro lieto evento.
-Grazie Rafael.-
Disse, completamente emozionata, mentre Tyron l'attirava a se posando la mano istintivamente sul ventre di sua moglie.
Era un istinto primordiale, che non riuscivi a controllare.
E io lo capivo benissimo.
-Amore pensavamo, domani, di andare a festeggiare al tuo ristorante che ne dite?-
Chiese, guardandomi con quegli occhi da cerbiatta, che non avrei mai potuto dirle no, per poi posare lo sguardo su Tyron.
-Per me va bene.-
-Anche per me zuccherino.-
Dissi, abbassandomi verso di lei, lasciandole un bacio sulla fronte, sentendola sospirare di piacere.
Vidi alcuni sguardi, delle donne, che ci provavano ogni anno con me, lanciando sguardi velenosi verso la mia regina, che prontamente troncai, puntando il mio sguardo duro e dominante verso di loro, vedendole abbassare immediatamente lo sguardo, in segno di rispetto e sottomissione.
Nessuno doveva provare anche solo a sfiorare in modo sbagliato anche con uno sguardo la mia donna, se non voleva incappare nella mia ira.
-Lasciale perdere amore.
Più tosto ci vuole ancora molto?-
-Ancora un'ora bambina, sei stanca?-
-Un po'..-
Mi abbassai verso il suo orecchio, baciandolo sensualmente sentendola trattenere il respiro, mentre avvertivo la sua pelle surriscaldarsi per l'imbarazzo e l'eccitazione facendomi sorridere maliziosamente.
-Mi dispiace zuccherino, ma dovremmo almeno aspettare un'altra mezz'ora e poi ce ne andiamo, promesso.
E poi ti farò stancare molto, molto di più io credimi.-
Dissi, con voce suadente, mentre le baciavo sensualmente la curva dell'orecchio, fino a scendere verso la pelle delicata e dolce del collo, della mia donna, mentre gli schiacciavo la mia grossa erezione, stretta nei pantaloni, contro il suo fianco, sentendola sussultare per la sorpresa, sotto il mio sguardo divertito.
-Ancora mezz'ora ragazzina e sarai tutta, completamente mia.-
Continua
2 capitoli in una volta sola!
🤗💛😘
Il prossimo aggiornamento lunedì con un altro capitolo😘!
Buonanotte cuoricini meravigliosi🌙⭐️.
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