Cap 16
Violetta
-Signora Martinez, benvenuta.-
Sorrisi al Dottor Alvaro, entrando dentro il suo studio, chiudendomi la porta alle spalle, mentre mi avvicinavo a lui, allungandogli la mano in segno di saluto.
Me la strinse delicatamente e con rispetto, mentre mi indicava di accomodarmi sul lettino.
-E' venuta sola oggi?-
-Si, mio marito aveva del lavoro da fare.-
-Beh, suo marito è un uomo molto impegnato, con l'avvicinarsi dell'anniversario annuale, della raccolta fondi nel suo Hotel, posso immaginare.-
-Si, è molto preso, giustamente vuole che vada tutto per il meglio.
E' una fondazione importante, come sa.-
-Si certamente.
Bene, si accomodi Signora Martinez e vendiamo il piccolo Gabriel.-
Si, un mese fa avevamo scoperto che era un maschietto, ed ero così felice.
Un mini Rafael, sarebbe arrivato da lì a quattro mesi.
Non vedevo l ora di poter stringere il nostro bellissimo bambino.
Un piccolo principe, sarebbe arrivato a riempire i nostri cuori e le nostre giornate.
Mi accomodai lungo il lettino, sollevandomi il vestito, mentre il medico prese ad accendere l'apparecchio per l'ecografia, ero così emozionata.
Come ogni volta, che vedevamo il nostro piccolo angelo sullo schermo.
Dio, sembrava ancora un sogno.
Sorrisi felice, mentre il Dottore, prese a mettermi il gel apposito, per poi poggiarmi l'ecografo.
Fissavo in attesa che apparisse l'immagine di mio figlio e..
-Eccolo qui.-
-Mio Dio, ogni volta è come la prima volta, un emozione.-
Vidi il medico sorridermi, mentre scorreva con l'ecografo e prendeva le misure quando lo vidi accigliarsi per un momento.
-Oh..
Non posso crederci.-
-Dottore, che succede?-
Domandai allarmandomi, quando lo vidi sorridere davanti allo schermo, mentre continuava a controllare non so cosa, mentre non sapevo se farmi salire da l'ansia oppure no.
-Non posso crederci, questa signorina tutto il tempo si è nascosta dietro al fratello, una piccola principessa timida abbiamo qui.-
Disse, sorridendo, girandosi verso di me, mentre io cercavo di realizzare cosa mi avesse appena detto il mio dottore.
-Ce ne sono due!?-
-Si, si è nascosta tutto il tempo Signorina, vede?-
Girò meglio lo schermo continuando a muovere l'ecografo sempre sullo stesso punto, quando l'immagine di un secondo faccino prese forma sullo schermo.
Sentii il mio cuore battere a mille per l'emozione, due..
Erano due bambini.
Dio mio, non potevo crederci.
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime per l'emozione, mentre mi beavo dell'immagine di due splendidi angioletti, mentre il dottore metteva l'audio per farmi sentire distintamente i due battiti.
I battiti dei miei bambini.
Ero così felice.
-Mi potrebbe stampare l'immagine da portare a mio marito?-
Chiesi, mentre mi asciugavo le lacrime di commozione che mi erano scivolate sul viso, mentre il medico mi accennava un si sorridendomi, passandomi della carta per pulirmi il ventre, mentre iniziava a stampare l'ecografia.
Non vedevo l ora di raggiungere mio marito e dargli la bellissima notizia.
Rafael
-Voglio che per Domenica sia tutto perfetto, come sempre.
Non voglio nessun intoppo, è una serata importante, e quegli idioti voglio che caccino più soldi possibili.-
-Si, Signore non si preoccupi, lo chef stellato del vostro ristorante a già preparato un menù eccezionale per la serata.-
-Ma non voglio niente di seduto al tavolo, voglio un tavolo imbandito di cibo, dove possono saziarsi.
Quest'anno voglio qualcosa di così, movimentiamo un po' la serata.-
-Certamente Signore, riferirò tutto allo Chef e allo staff dell' amor.-
-Ottimo, mettete già un avviso che il ristorante resterà chiuso per un paio di giorni e Smith accordati con lo staff del mio Hotel, mi raccomando, lascio tutto nelle sue mani.-
-Certamente Signore, non la deluderò.-
-Ottimo.-
Chiusi la chiamata, posando il mio cellulare sulla scrivania, passandomi stancamente una mano fra i capelli, mentre sentivo la porta del mio ufficio bussare.
Sospirai un avanti secco, vedendo Tyron, insieme al Signor Hernàndez, che chiedevano il permesso di entrare.
Gli feci segno, mentre mi alzavo dalla sedia, allungando la mano verso il senatore.
Il Senatore, amava molto le puttane, l' alcool e una buona dose di droga.
Era uno dei miei clienti più assidui nel locale e anche se era un senatore comandava ben poco, dato che qui la legge ero io, ma era una sorta di copertura, per gli altri Stati e Città.
-Si accomodi Signor Hernàndez, in cosa posso aiutarla.-
Dissi, mentre tornavo a sedere al mio posto, mentre indicavo a Tyron di versarci qualcosa da bere.
"-Io ne avevo assolutamente bisogno.-"
-Io non prendo niente grazie, devo tornare a casa, se mia moglie avverte troppo odore di alcool, inizia a imprecare come una vecchia gallina.-
Disse, ridendo sguaiatamente, credendosi divertente.
Invece era solamente ridicolo.
Non aveva minimamente rispetto per sua moglie.
Ma io ero l'ultimo che potevo giudicare, dato che io, con la loro avidità e vizio ci facevo un sacco di soldoni.
Afferrai il bicchiere di vodka, buttando giù un sorso, aspettando che iniziasse a parlare.
-Allora, vorrei chiederle per venerdì prossimo, una nottata intera insieme a cinque ragazze e una saletta privata, per me i miei due amici, compreso con un paio di camere disponibili, come quattro mesi fa, se è possibile.
Mia moglie sa che ho una cena e una riunione così non mi romperà le palle, e potrò scopare e bere quanto cazzo voglio.-
Disse ghignando soddisfatto, credendo che potesse impressionarmi in qualche modo, invece era solamente un pagliaccio hai miei occhi.
Finsi bene le mie emozioni, come sempre, mentre gli accordavo per la serata, mentre vedevo lo sguardo divertito di Tyron, guardarmi, mentre buttava giù l'ultimo sorso di vodka.
-Certamente, sa già come funziona, il pagamento è doppio.-
-Non è un problema per me, questo già lo sa Signor Martinez.-
-Ottimo, mi lasci la caparra e il resto lo darà la sera stessa che verrete a festeggiare lei e i suoi compari.-
Lo vidi sorridermi soddisfatto, mentre afferrava dalla giacca una busta con venticinque mila dollari anticipati per la serata e l'altra metà la sera che sarebbero venuti a festeggiare.
Afferrai la busta, mettendola del cassetto della scrivania, li avrei sistemati dopo in cassaforte, mentre lo vedevo alzarsi e allungare mano come segno di saluto e rispetto, mentre abbassava la sua testa calva e sudata.
Disgustoso.
Quest'uomo era puro disgusto, ma le mie puttane erano pagate bene, e loro avevano scelto questa vita e questo lavoro, sapevano che dovevano trattate con qualsiasi clienti e qualsiasi loro voglia a parte che non superavano mai il limite.
Lo vidi avviarsi verso la porta quando sentii un bussare secco.
-Avanti.-
Vidi uno dei miei uomini, che abbassava la testa in segno di rispetto, mentre faceva segno a qualcuno di fianco a lui, di poter passare.
Ed eccola qui, la regina che aveva devastato piacevolmente il mio cuore oscuro.
-Signore.-
-Grazie Lucas, puoi andare.-
Dissi, mentre vedevo mia moglie entrare sorridente, mentre vidi Hernàndez leccarsi le labbra in modo disgustoso, mentre squadrava mia moglie.
-Hernàndez se non vuoi trovare la tua testa su una picca, credo che tu debba finire di guardare in quel modo mia moglie.
E adesso vattene.-
Dissi, con un tono duro e incazzato, anche se tenevo il tono di voce basso ma letale.
Mi avvinai alla mia donna, circondandole i fianchi, con fare possessivo, mentre vedevo quell'essere viscido uscire di corsa dal mio ufficio, ripetendo in continuazione, come una cazzo di femminuccia "un mi scusi."
-Tyron tieni d'occhio che il coglione se ne vada e che non infastidisca nessuna ragazza che si sta iniziando a preparare per la serata.-
-Non credo che lo farà, a già rischiato la tua ira.-
Disse ghignando divertito, mentre alzava la mano in segno di saluto andandosene subito dopo, chiudendo la porta alle sue spalle.
Abbassai lo sguardo a l'incredibile donna di fianco a me, mentre posavo la mano aperta sul suo ventre arrotondato accarezzando il frutto del nostro amore, che giorno dopo giorno stava crescendo.
-Credo che sei stato un po' duro con la minaccia, anche se è stato disgustoso.-
Disse, guardandomi sorridendo dolcemente, per poi girandosi fra le mie forti braccia, in modo d'avere i nostri sguardi perfettamente uniti.
-Nessuno guarda ciò che mi appartiene e ne rimane illeso.-
-Alle volte sembri quasi credibile con le minacce.-
-Oh piccola..
Credo che il mio lato cattivo tu non l'abbia ancora conosciuto e spero che non accadrà mai.-
Dissi, con un tono serio mentre puntavo il mio sguardo desideroso su tutto il suo corpo, sotto il suo sguardo incerto su ciò che gli avevo appena detto.
L'attirai a me, distraendola dai suoi pensieri e perché avevo una voglia matta di assaporare le dolci labbra della mia donna.
Mi abbassai verso il suo viso, attirandola contro il mio corpo duro e possente, mentre il suo ventre poggiava su di me, avvertendo qualche calcetto del nostro angelo, facendomi sorridere, mentre toccavo le labbra di sue madre.
Presi a baciarla lentamente e con gusto, inebriandomi della morbidezza delle sue labbra, mentre facevo scorrere la mano, lungo la sua schiena delicata, fino ad arrivare al suo culetto sexy, lasciandole una strizzata.
La sentii sobbalzare e gemere di sorpresa contro le mie labbra, mentre intensificavo sempre di più il bacio, facendo intrecciare sensualmente le nostre lingue in una danza di dominanza, sottomissione e desiderio.
Ci separammo per mancanza di ossigeno, osservando quelle meraviglie gonfie e rosse per i miei baci, facendomi sorridere maliziosamente a tale vista.
-Amore, devo mostrarti una cosa.-
La sentii dire all'improvviso, sentendo l'emozione avvolgere tutto il suo essere, facendomi incuriosire e travolgere dalle sue stesse emozioni.
-Cosa?-
-Chiudi gli occhi.-
Alzai un sopracciglio con fare incuriosito, mentre sorridevo divertito della cosa.
-Che intenzioni hai bambina?-
Chiesi con voce suadente, mentre la vedevo arrossire timidamente sul quel viso delicato, facendomi ringhiare di desiderio.
-Fidati, tu fallo.-
-Va bene, piccola.-
Chiusi gli occhi in attesa, quando mi sentii afferrare la mia mano, nella sua piccola e posarmi qualcosa, sembrava un foglietto o qualcosa di simile.
-Apri gli occhi.-
La sentii sussurrarmi colma d'emozione, incuriosendomi sempre di più.
Aprii gli occhi, trovandomi l'ecografia che aveva fatto qualche ora fa dal nostro medico di fiducia.
La sollevai osservando l'immagine di mio figlio e..
Alzai di scatto gli occhi, incastrandoli nei suoi.
-Non mi dire che..?-
-Sono gemelli amore mio, un maschietto e una femminuccia, la nostra principessa per tutto il tempo si era nascosta dietro al fratello e il dottore non l'aveva vista, infatti se ne accorto come si è spostata.
Una piccola principessa timida.-
La sentii sussurrarmi colma di felicità, mentre sentivo il mio cuore perdere un doppio battito, per un emozione troppo grande e intensa, per uno come me.
Che ero sempre vissuto, in mezzo al potere e l'oscurità.
Ma da quando i miei occhi si sono posati su di lei un anno e mezzo fa, la mia vita aveva preso una svolta completamente diversa.
Non più solo oscurità avvolgeva la mia anima, ma anche luce.
Luce trasmessa da questa creatura meravigliosa, che mi stava rendendo padre non di uno ma di due angeli.
-Cazzo, piccola..
Mi dispiace avermi perso l'ecografia di oggi.-
Mi sentivo una merda, ma ero completamente pieno e incasinato, la vita di un boss della mafia aveva dei doveri che doveva mandare avanti, anche se lei mi credeva solamente un imprenditore.
L'attirai a me, mentre poggiavo l'ecografia nella tasca della mia giacca, per poi abbassarmi sulle ginocchia, arrivando a l'altezza del suo ventre, posando due baci su entrambi i lati, dove stavano ospitando per ancora quattro mesi, i nostri meravigliosi angeli che avrei protetto a costo della mia stessa vita.
Mi tirai su, attirandola fra le mie forti braccia, mentre mi tuffavo su quelle dolci e morbide labbra rendendole mie.
-Grazie piccola, per questo meraviglioso dono.
Grazie di esistere e di essere incappata per caso nella mia vita.-
Dissi, fra un bacio e l'altro sentendola sorridermi contro le mie labbra, mentre sentivo il suo corpo tremare di commozione.
-Grazie a te, che stai rendendo la mia vita un sogno divenuto realtà, Ti amo Rafael.-
La sentii sussurrarmi contro le mie labbra, mentre ripresi a baciarla ancora e ancora, trasmettendogli tutto ciò che non riuscivo a esprimere apertamente tutto quello che volevo dirgli.
Un essere, una belva come me, aveva trovano un angelo puro come lei, che avrei protetto e tenuto stretto a costo della mia vita.
Continua
Che sorpresa!
Ve lo aspettavate che fossero due?😍
Due gemelli!😍
Cuoricini meravigliosi spero che il capitolo con questa sorpresa vi sia piaciuto😘.
Ci becchiamo lunedì con il prossimo capitolo!💛😘🤗
Buonanotte🌙⭐️
Vi adoro
💛💛💛💛💛
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