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Cap 11

Rafael

Sentii, il suono vibrante e incessante del mio telefono, costringendomi a svegliarmi dal torpore del sonno, facendomi aprire gli occhi assonnati.

Mi passai stancamente una mano sul viso, per poi girarmi verso il mio comodino, afferrando il mio cellulare.

-Si?-

-Signore, li abbiamo trovati.-

-E?-

-Li abbiamo resi un cumulo di cenere.-

Ghignai sadicamente soddisfatto mentre, abbassavo lo sguardo verso l'angelo accoccolato al mio petto, ignaro di ciò avevo appena udito.

-Bene, fate in modo che Patrick, lo venga a sapere.-

Dissi, non togliendo gli occhi sulla bellissima donna, fra le mie braccia, mentre impartivo l'ordine a uno dei miei uomini, chiudendo definitivamente la chiamata, posando di nuovo il cellulare sul ripiano del comodino.

Un sorrisetto sadico, si era aperto lungo le mie labbra, mentre il senso di potenza e della punizione impartita riscaldava e saziava la mia anima oscura.

Prima o poi, la stessa fine l'avrebbe fatta Patrick Kelly.

E sarà un immenso piacere distruggerlo io stesso.

Impadronendomi anche del potere di New York.

Sentii la mia piccola donna, muoversi nell'incoscienza del sonno, mentre continuava a dormire ignara, di essere abbracciata e sposata con uno degli uomini più potenti e spaventosi al mondo.

Ma volevo che vivesse nell'innocenza, e che non sapesse mai, di ciò che ero capace di fare.

Amavo il mio potere, amavo sguazzare nel sangue, ma allo stesso tempo non amavo, vedere lo sguardo terrazzato della mia donna, nei miei confronti.

Feci scorrere la mano lungo il suo ventre, in una carezza lenta, accarezzando il punto, dove stava crescendo giorno dopo giorno, il frutto del nostro amore.

Il primo di molti.

-Mm.. Amore..-

La sentii sussurrare con voce assonnata e dolce, mentre la vedevo aprire quegli occhioni da cerbiatta che tanto mi facevano impazzire, vedendola aprirsi in un dolce sorriso.

-Buongiorno mia regina.-

-Buongiorno..-

La sentii sussurrare, per poi nascondere il viso fra la spalla e il collo, strusciando delicatamente la punta del suo nasino aggraziato, inebriandosi del mio profumo.

Cazzo, quanto mi faceva impazzire questo gesto.

Sentii il desiderio espandersi lungo tutto il mio essere.

Cazzo, la volevo e subito!

-Amore, hai saputo poi, cosa è successo alla macchina?

Ieri ti hanno chiamato, quando eravamo dal medico, era per la macchina?-

Come avrei potuto dirgli che ero al telefono con quel folle di Patrick Kelly, che aveva fatto saltare in aria intenzionalmente l'auto con cui erano uscite, come un avvertimento.

-Un guasto al motore zuccherino.-

Dissi mentendo spudoratamente, per il suo bene e forse anche per il mio.

Non mi sentivo ancora pronto per dirgli chi ero io in realtà.

La spinsi a sdraiarsi di schiena, mentre mi facevo largo, lungo il suo corpo morbido e sensuale, facendomi spazio fra le sue cosce calde e accoglienti, facendo scontrare la mia grossa erezione, sulla sua passerina morbida e liscia, già umida del suo dolce miele, pronta per me.

Sorrisi maliziosamente, allungandomi verso le sue labbra dolci, impossessandomi da subito della sua bocca dolce, invadendola con la mia, facendomi spazio dentro di essa, dando il via a un bacio desideroso e affamato.

Presi a baciarla come un uomo, che non mangiava da mesi, la stavo divorando, sottomettendo la sua dolce lingua alla mia, creando una danza d'intreccio sensuale, facendoci gemere entrambi di piacere.

Dio ragazzina cosa sei capace di scatenarmi.

Mi spostai dalle sue labbra, lungo la pelle delicata del collo, baciandola, marchiandola a ogni mio passaggio, scendendo verso i suoi seni morbidi, baciandone prima uno, e poi l'altro, succhiando quelle corolle scure e dure come delle succose caramella.

-Amore mio..-

Ghignai maliziosamente, continuando a giocare sensualmente con quelle meraviglie, mentre presi a pizzicare e massaggiare sensualmente uno, mentre mordicchiavo e succhiavo l'altro.

Sentivo le mani della mia donna, accarezzarmi i capelli, passandoci le dita in mezzo, mentre mi spingeva verso di lei, in preda al piacere, mentre mi accarezzava la parte rasata dietro al collo, facendomi ringhiare di puro desiderio.

Dio piccola, mi fai perdere il controllo.

E io amo perderlo con te, mia Dea.

Mi spostai da quelle meraviglie succose, tirandomi indietro, mentre le intimavo di mettersi in ginocchio di fronte a me.

-Prendilo in bocca baby.-

Dissi, imprimendo ogni singola parola, il puro desiderio di lei.

La vidi sorridermi smaliziata, mentre abbassava la testa, verso la mia grossa erezione, accogliendomi immediatamente dentro la sua soffice bocca calda, fino a dove poteva accogliermi.

Afferrai i suoi capelli a pugno, mentre seguivo il movimento della sua testa, chiudendo gli occhi, immergendomi nell'estasi.

-Cazzo bambina, lo succhi così fottutissimamente bene.

Brava mi vida, così..

Così piccola, così..-

Sentivo il suono che produceva la sua incredibile bocca, mentre mi succhiava l'uccello, mandandomi completamente in pappa il cervello, beandomi, saziando quel desiderio sempre più crescente, mentre mi lasciavo andare a l'immenso piacere che questa incredibile creatura mi stava donando.

Sentii le palle pesanti sollevarsi, con l'impellente bisogno di esplodere dentro di lei.

Aprii gli occhi, intimandola di fermarsi, prima di iniziarmi a muovere io, come più mi aggradava, scopandole la bocca velocemente, sentendo il piacere crescere sempre di più, fino a farmi esplodere.

-Cazzo sii!-

Venni copiosamente dentro di lei, inondando la sua gola del mio seme bollente, mentre mi beavo della vista, della mia donna che deglutiva ogni singola goccia.

Le accarezzai il punto della gola, sentendo il movimento dell'ingoio, facendomi ruggire di puro desiderio, perdendo completamente il controllo.

Mi sfilai delicatamente dalla sua bocca deliziosa, vedendola leccarsi timidamente le labbra, facendomi incendiare ancora di più, mentre assaporava il mio sapore su quelle labbra deliziose.

-Mettiti a carponi piccolina.-

Dissi, impartendole l'ordine, con voce roca pregna d'eccitazione.

Ero un uomo abituato a comandare e dare ordini nel mio mondo.

Ero un dominatore di natura e lo ero ancora di più con la mia splendida donna, anche se in modo diverso.

La vidi eseguire l'ordine da brava sottomessa del mio piacere, vedendola abbassarsi con il petto sul letto, mettendomi il suo delizioso culo sexy in alto, facendomi ringhiare di puro desiderio.

-Ma che brava bambina ubbidiente è mia moglie.-

Dissi, prima di assestarle una sculacciata ben misurata su quel delizioso culo, per poi afferrarle la natica schiaffeggiata in mano massaggiandola in modo grezzo, sentendola sobbalzare per il mio modo rude.

Ghignai maliziosamente, piazzandomi dietro di lei, mentre le passavo una mano lungo la sua figa bagnata e liscia, sentendo quanto la mia bambina mi desiderasse.

"-Cazzo, si piccola adesso di sfondo.-"

-Sempre così pronta per me..-

Dissi, con voce pregna di desiderio crescente e oscuro, mentre afferravo il mio cazzo, dandogli due forti pompate per poi infilarglielo dentro di lei, tutto in un solo colpo.

-Amoree!-

-Cazzo si, tutto fino in fondo alla mia piccolina, mi senti dolcezza?-

-Si..-

-Tutta piena del mio cazzo bambolina, dì a chi appartieni dolcezza.-

-A te, solo a te..-

La sentii pronunciare con voce tremante piena di desiderio ed emozione, mentre le afferravo i fianchi, in una presa salda, iniziando ad affondare dentro di lei.

Presi a muovermi dentro la sua deliziosa passerina, con affondi secchi e profondi, aumentando sempre di più la forza delle spinte a ogni mio affondo.

Sentivo il rumore dei nostri sessi uniti, e il rumore della nostra pelle sbattere a ogni movimento, creando il suono più irresistibile ed erotico al mondo.

Il suono dei nostri corpi uniti.

Ringhiai di puro desiderio, sentendo il mio petto vibrare, mentre mi deliziavo delle dolci grida di piacere della mia donna, mentre continuavo ad affondare dentro di lei, sempre più forte e veloce, ancora e ancora.

-Ti prego amore mio..-

La sentii supplicare tra un gemito e l'altro, mentre non le davo tregua alla sua dolce, stretta e bagnata passerina, continuando ad affondare senza sosta dentro di lei, avvertendo le sue pareti interne iniziarsi a contrarsi intorno alla mia durezza, facendomi capire che era pronta al suo rilascio.

-Vuoi venire piccolina?-

-Si..-

-E Vieni.

Vieni per tuo marito bambina.

Vieni come la brava bambina che sei..-

Dissi, ringhiando di puro desiderio cocente, mentre continuavo ad affondare dentro di lei come un pazzo, sentendola gridare di puro piacere, arrivando a l apice del piacere, riversando tutto il suo miele caldo intorno al mio uccello, mentre continuavo a scoparla, accompagnando il suo intenso orgasmo, avvertendo le sue pareti stringersi e allargarsi spasmodicamente, fino a farmi raggiungere il mio piacere.

Diedi gli ultimi affondi dentro di lei, fermandomi completamente infondo al suo corpo, riversando tutta la mia essenza dentro di lei, marchiandola come fottutamente mia.

-Mia cazzo. Sei mia!-

Dissi, gemendo di pura estasi, ringhiando ogni singola parola, come se la stessi marchiando a fuoco.

Chiusi gli occhi, lasciandomi andare a l'incredibile orgasmo, che mi aveva appena colto, mentre cercavo di regolarizzare il respiro, aprendo gli occhi.

Uscii dal quel corpicino sensuale, creato ha posta per essere presa e posseduta da me, mentre la vedevo sdraiarsi completamente sul letto, sfatta e stanca per l'orgasmo appena raggiunto.

Sorrisi maliziosamente, mentre mi spostavo, andandomi a sdraiare di fianco a lei, afferrandola per i fianchi attirandola a me.

-Vieni qui.-

Dissi, con voce calda, mentre la facevo accoccolare contro il mio petto caldo e forte, mentre la mia deliziosa moglie, si abbandonava sfinita contro di me, mentre le lasciavo un bacio umido sulla fronte, mentre facevo scorrere lentamente le mie dita lungo la pelle della sua schiena morbida e delicata, in carezze lenti e pigre, in modo rilassante, sentendola sospirare di piacere, mentre il suo respiro stava tornando alla normalità.

Presi a coccolarla così, lentamente, dolcemente, perché si, dopo una sana scopata selvaggia con questa creatura meravigliosa, amavo premiarla in coccole.

-La mia bambina..-

Sussurrai con voce calda e suadente, mentre la sentivo stringersi a me, rilassandosi sotto il mio tocco.

-Resti a casa questa mattina?-

-Sono qui mi vida, non ho intenzione di andare da nessun altra parte se non restare qui, vicino alla mia splendida donna.-

La vidi alzare il viso, aprendosi in quel suo sorriso dolce, illuminandola tutta, e facendo perdere un battito al mio cuore oscuro, mentre la vedevo allungarsi verso di me, per poi lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.

-Ti amo.-

Disse, prima di baciarmi di nuovo.

Ricambiai, intensificando il nostro bacio, mentre l'attiravo completamente su di me, afferrando il suo delizioso culo, stringendolo con fare possessivo, mentre le divoravo la bocca con i miei baci.

-E io amo te, moglie mia.-

Dissi, prima di baciarla di nuovo, ancora e ancora.

Non mi sarei mai stancato di questo, mai.

Continua

Cuoricini grazie infinitamente tanto e di cuore💓 per tutti i bellissimi commenti, le stelline, le visualizzazioni e la messa nell'elenco lettura!🥰💛😘🤗

Ci becchiamo nei prossimi giorni con un'altro capitolo!💛

Buonanotte cuoricini belli🌙⭐️
Vi adoro
💛💛💛💛💛

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