Cap 10
Violetta
Eravamo appena entrati, in uno studio privato, molto elegante, mentre ci andavo ad accomodare su una dei divanetti imbottiti in pelle bianca, mentre mio marito, non mi toglieva un solo secondo gli occhi di dosso.
Posai la mia mano delicata sul suo ginocchio, cercando di infondergli tranquillità.
Perché era vero, mi sentivo, bene, sarà stato lo spavento che ero andata iperventilazione ed ero svenuta, non era sicuramente nulla.
Ma lui, maniaco del controllo, doveva avere sempre tutto sotto il suo controllo.
-Amore, sto bene.-
Lo vidi alzare un sopracciglio con fare di scherno, mentre posava la sua grande mano forte tatuata e calda sulla mia, intrecciandole dolcemente, mentre il suo pollice accarezzava delicatamente la pelle delicata del dorso della mia mano.
-Abbiamo già discusso su questo zuccherino.-
Sospirai scuotendo la testa, mentre vidi un medico si e no sulla cinquantina, venire verso di noi.
Ci alzammo in piedi, mentre il medico allungava la mano verso mio marito e poi verso di me, stringendola.
-Signor Martinez, Signora, prego seguitemi del mio studio.-
Entrammo dentro lo studio, mentre lo vidi chiudere la porta dietro di noi, mentre ci faceva accomodare.
-Ditemi cosa è successo.-
-Mia moglie è svenuta e vorrei farle un controllo.-
-Certamente, ora faremo tutti i controlli, potrebbe anche essere solo un calo di pressione.-
-E' quello che ho detto..-
Vidi mio marito, volgermi uno sguardo ammonitore, mentre mi imbronciavo e mi accomodavo per un controllo.
All'improvviso, sentii il cellulare di mio marito suonare, ma che stava evitando di rispondere.
-Amore, vai, sto bene.-
Lo vidi guardarmi incerto, per poi accennare un si con la testa e uscire fuori, mentre il dottore prese a farmi tutte le visite necessarie.
Rafael
Notai un numero sconosciuto che stava continuando a chiamare in modo assiduo, mentre il sospetto si stava facendo largo dentro di me.
Uscii fuori dalla porta per poter rispondere e sentire chi fosse.
-Pronto.-
-Martinez, da quanto tempo..-
Disse una voce irrisoria al telefono, riconoscendola subito.
-Fottuto bastardo!-
-Su via, che modi sono questi.-
- CHE MODI SONO QUESTI PATRICK!? HAI ATTENTATO ALLA VITA DÌ MIA MOGLIE, DELLA MOGLIE DEL MIO VICE E DEI MIEI UOMINI!-
-NO, SAPEVO CHE NON C'ERANO IN AUTO PER QUESTO HO DATO IL VIA, DÌ FAR SALTARE IN ARIA LA MACCHINA.
ALMENO UN GRAZIE E' DOVUTO, NO!?-
Una furia ceca, stava invadendo tutto il mio essere, rischiando di perdere completamente il controllo.
-UN GRAZIE!?
TU SEI UN PAZZO!-
-NON PAZZO, SONO SOLO UNO CHE AMA AVERE POTERE, E DATO CHE TU NON VUOI CEDERLO, USO DEI TRUCCHETTI COME AVVERTIMENTO.
CEDIMI IL TRONO DÌ MIAMI RAFAEL, SE VUOI CHE TUA MOGLIE RIMANGA IN VITA, ANCHE SE PENSANDOCI BENE..
POTREI PRENDERLA E FOTTERLA COME SI VEDE OGNI NOTTE, DOPO AVERLA FATTA ASSISTARE ALLA TUA MORTE.-
-SE OSI TOCCARLA..
NON TI SALVERA' NESSUN BUCO, DOVE TI POSSA NASCONDERE.-
-VEDREMO..-
Lo sentii dire, ridendo, per poi chiudere la chiamata.
Posai il cellulare nella tasca dei pantaloni, mentre la furia dentro di me, si stava espandendo come una bomba a orologeria pronta a esplodere e sterminare tutti quanti lungo il mio cammino.
Mi girai verso il muro alle mie spalle, sferrando un paio di pugni, per sfogare la mia rabbia, cercando di recuperare il controllo, prima di tornare dentro da mia moglie.
Riafferrai di nuovo il cellulare e chiamai Alan.
-RAGAZZO, TROVAMI QUEI FOTTUTI BASTARDI, E FATELI DIVENTARE CENERE.
AVETE IL MIO CONSENSO PER UCCIDERLI VOI.
NON VOGLIO CHE VIVONO UN SECONDO DÌ PIU'.-
-Si boss, sarà fatto.-
-Bene, fammi sapere quando avete fatto tutto.-
Dissi, prima di chiudere la chiamata e posare il cellulare di nuovo in tasca, per poi tirare un sospiro, cercando di distendere tutti i miei nervi e muscoli tesi, e recuperare il controllo della belva che si celava dentro di me, per poi tornare dentro.
Rientrai dentro lo studio del medico, trovando mia moglie seduta di fronte alla scrivania vuota del dottore Alvaro, andandomi a sedere di fianco a lei.
-Zuccherino, allora?-
-Il medico, sta aspettando i risultati degli analisi, ha voluto farmi anche quelli, anche se secondo me, non ce nera bisogno.-
-Evidentemente zuccherino, lo riteneva necessario.-
-Amore, ti preoccupi troppo.-
-Alzati.-
Dissi con tono autoritario, vedendola guardarmi incuriosita eseguendo il mio ordine, per poi afferrarla per i fianchi, mettendola seduta sulle mie cosce dure e muscolose, mentre le circondavo con entrambe le mie braccia forti e calde, i suoi fianchi morbidi e sensuali, attirandola di più a me, con fare possessivo, mentre posavo le mie labbra vicino al suo orecchio, sentendo il suo respiro mozzarsi, mentre sogghignavo divertito, per l'effetto che procuravo alla mia bellissima donna.
-Non è mai troppo quando si tratta di te mi vida.- Dissi, con voce sensuale, per poi baciarle sensualmente la curva del suo orecchio, sentendola emettere un piccolo gemito di piacere, facendomi indurire il cazzo, come un cazzo di adolescente in preda a gli ormoni impazziti.
Con lei era sempre così, mi sentivo sempre in preda al desiderio cocente con questa deliziosa Dea.
Presi a muovere le mani, lentamente, salendo dai suoi fianchi sensualmente, verso il suo ventre, fino hai suoi seni grossi e morbidi, iniziandoli a massaggiare sensualmente, sentendola gemere di piacere.
-Amore..
Ti prego fermati..-
Ma non le diedi ascolto, continuai a fare ciò che stavo facendo, mentre premevo il mio uccello duro e dolorante, contro il suo sedere, mentre le baciavo sensualmente la pelle delicata del collo, mordicchiandola, leccandola sensualmente, mentre scesi con la mano destra, verso le sue cosce, facendogliele divaricare, toccando il punto del suo calore, sentendo quanto fosse bagnata e pronta per me.
-La mia bambina, mi desidera..
Non è vero piccolina..?-
Sussurrai con voce suadente, mentre le tiravo su la gonna stretta del vestito, immobilizzando il suo corpo, con l'altro braccio, mentre superavo le sue mutandine di seta bianca, toccando il fulcro del suo piacere.
-Oddio, fermati..-
-Shh..-
Presi a massaggiare sensualmente fra le pieghe bagnate della sua deliziosa passerina, che mi faceva uscire pazzo di desiderio, mentre andavo a stuzzicare e massaggiare il suo bottoncino del piacere, sentendolo indurirsi di desiderio sotto il mio tocco, continuando a massaggiarlo con sempre più vigore, mentre le mordicchiavo sensualmente la pelle delicata del collo, lasciandole il mio marchio, fino a che non la sentii irrigidirsi fra le mie braccia e venire, in un orgasmo silenzioso.
Continuai a coccolare sensualmente quel punto magico, fino a che la mia bambina, non si acquietò.
Estrassi la mano dalle sue mutandine, portandomi le dita impregnate del suo miele dolce, alla mia bocca, leccandole una per una, gustandomi il suo dolce e afrodisiaco sapore.
-Mm..
Quanto cazzo sei buona bambina.. Uhm!?-
La sentii cercare di controllare il respiro, mentre la tenevo saldamente a me, lasciandole un bacio sulla testa, cullandola fra le mie forti braccia, finché il suo respiro non fosse tornato normale.
La vidi tirarsi su, sistemandosi il vestito, per poi mettersi seduta alla sedia di fianco alla mia, mentre le guance erano rosse per il piacere appena provato, facendola apparire ancora più bella e sensuale, come non fosse già, mentre mi tiravo su, allungandomi verso di lei, lasciandole un bacio leggero su quelle labbra dolci, per poi avviarmi verso il lavandino nello studio per lavarmi le mani.
Mezz'ora più tardi, vidi rientrare il medico con una cartelletta in mano, andandosi a mettere seduto alla sua scrivania, ignaro di ciò che avevamo fatto, in sua assenza.
Ghignai divertito a tale pensiero, mentre posavo il mio sguardo sul suo.
-Allora Signori Martinez, ciò una bellissima notizia.
Lei gode di ottima salute, e anche il vostro bambino.-
-Bambino?- Chiesi sorpreso e sollevato allo stesso tempo, che stesse, anzi stessero bene.
-Dottore, sono incinta?-
Sentii dire, con voce emozionata da mia moglie, mentre io realizzavo cosa mi aveva appena comunicato il medico.
-Si.
E' per questo che è svenuta, credo che ha avuto un sovraccarico di energia e poi un calo di pressione allo stesso tempo ed è svenuta.
Ma non è niente, può capitare.-
-Oddio amore, hai sentito?-
-Dottore è sicuro?-
Chiesi, mentre allungavo la mano verso quella di mia moglie, stringendola dolcemente, mentre un senso di calore si apriva a l'altezza del mio petto, vicino al mio cuore.
Sarei diventato padre.
Cazzo.
Era una sensazione bellissima.
-Certo, ora facciamo un ecografia e vi faccio vedere.-
-Di quanto?-
-Signora Martinez è incinta di quattro settimane.-
Disse, sorridendo mentre lo vedevo alzarsi, facendo lo stesso noi, dirigendoci verso il lettino, dove mia moglie si mise sdraiata.
L'aiutai a tirare su il vestito, per poi vedere il medico metterle il gel sul ventre, accendendo subito dopo la macchina dell'ecografia, posando l'ecografo, iniziando a muoverlo.
Il mio sguardo era completamente incatenato su quello schermo scuro, quando all'improvviso apparve un puntino minuscolo.
-Eccolo qui.-
-Oddio, amore mio non posso crederci!-
-Dio piccola..-
Ero pieno d'emozioni uniche.
Già amavo incondizionatamente quel piccolo esserino, che stava crescendo dentro di lei.
Io e questa magnifica donna, avevamo creato il dono più bella che la vita potesse donarci.
-E' il puntino, più bello del mondo.-
Sentii dire da mia moglie, mentre guardava innamorata lo schermo, con l'immagine di nostro figlio.
Mi abbassai sulla sua fronte lasciandole un piccolo bacio su di essa, mentre il medico le passava la carta per pulirsi e stampava l'ecografia da darci.
Non me ne poteva fregare un cazzo, se in quel momento potevo risultare debole.
Ma avrei espresso ogni emozione sulla mia donna.
L'aiutai a scendere dal lettino, mentre prese a sistemarsi il vestito, mentre mi dirigevo verso il medico.
-Allora, Signor Martinez, Signora, la contatterà la mia segretaria per le prossime visite che avrà ogni mese, per il resto, come ho già espresso prima, godete entrambi di ottima salute.
Per qualsiasi cosa, non si faccia scrupolo per chiamarmi Signora.-
-La ringrazio Dottore.-
Disse, mia moglie, stringendola delicatamente la mano, per poi fare lo stesso io a mia volta, mentre uscivamo dal suo studio privato.
Afferrai i fianchi morbidi di mia moglie, attirando il suo corpo sensuale al mio duro e scolpito, facendola sbatterci contro, mentre mi allungavo verso il suo viso, poggiando la mia bocca sulla sua, baciandola con puro desiderio e amore.
La sentii allungarsi sulle punte, facendomi sorridere maliziosamente attraverso il nostro bacio, mentre mi circondava il collo con le sue delicate braccia, approfondendo sempre di più il nostro bacio.
Dio, ero l'uomo più felice del mondo.
Avevo tutto, potere, amore e famiglia.
Nessuno avrebbe osato portarmeli via, perché avrei sterminato ognuno di loro, che ci avrebbero provato, rendendoli cenere.
Continua
La nostra Violetta è incintaa!
😍🥳
Cuoricini meravigliosi ci becchiamo lunedì con un nuovo capitolo!💛😘🤗
Buona serata cuoricini💛
Vi adoro
💛💛💛💛💛
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