ROMY
Scesi i gradini di marmo dell'enorme sala, mi guardai intorno per cogliere ogni minimo dettaglio delle pareti, delle luci, della disposizione dei tavoli, le colonne. Ogni cosa sembrava curata in ogni suo minuscolo particolare.
"Wow! "
Esclamai incapace di trattenere stupore per tutto ciò su cui i miei occhi si stavano posando. La musica che sentivo all'inizio terminò e ne ripartì subito un'altra; tutti i cavalieri scelsero una dama e cominciarono a ballare.
Venne voglia anche a me di danzare, erano tutti così belli ed eleganti.
Continuando a girarmi intorno, cercando di non essere un disturbo per i danzatori, notai due enormi porte finestre che affacciavano su un grande giardino verde e luminoso. Visto da qui era fantastico, immaginavo a quando lo avrei visto da vicino come sarebbe stato.
La musica terminò di nuovo e insieme ad essa mi fermai anche io incantata dal modo in cui cavalieri e dame si inchinavano per ringraziarsi del ballo fatto. Sentivo dei brividi dentro riempirmi ogni vena, ogni poro, assistere a scene del genere poteva solo far bene. Ma tra un sorriso e l'altro una nuova musica stava per cominciare e un ragazzo con la maschera nera, capelli scuri, pelle scura e abito nero mi guardò avvicinandosi a me.
Fece un breve inchino con il capo, "Oddio, cosa devo fare, inchinarmi anche io?", mi porse la sua mano e con un sorriso mi domandò:"Posso chiederti di ballare con me?"
Annuii afferrando la sua mano, avvicinandoci al centro della pista in fila con le altre coppie.
Il mio cavaliere sembrava esperto, si muoveva con tranquillità e senza errori, io invece ero impacciata e di sicuro stavo facendo una pessima figura. Non avevo ancora avuto modo di guardarlo negli occhi per vedere se era Alex o qualcuno che conoscevo, né avevo parlato con lui poiché stavamo camminando per il centro della sala l'uno distante dall'altro.
La musica si interruppe e di conseguenza anche noi coppie ci fermammo, ora potevo vedere il mio cavaliere anche se la distanza che ci separava era abbastanza da far camminare una fila di due coppie. I cavalieri fecero un inchino poi toccò a noi dame, la musica ripartì e lentamente i cavalieri ci raggiunsero con il braccio destro dietro la spalla e il braccio sinistro teso verso di noi. Il mio cavaliere prese la mia mano e cominciammo a danzare; quasi non me ne accorsi, era così bravo che mi sembrava di avere i piedi sollevati dal terreno.
"Sei arrivata da poco?" Il suo sguardo rivolto dietro le mie spalle.
"Sì, circa una mezz'ora fa".
Ora i suoi occhi si soffermarono sui miei quasi come se avesse visto o sentito qualcosa di strano. Adesso che lo guardavo bene, però, vidi in lui qualcosa di familiare.
"Romy?" Chiese.
"Alex?" Domandai.
Il suo sorriso si allargò e la sua stretta su di me si fece più forte e decisa mentre poco fa era leggera e distaccata.
"Finalmente sei arrivata", esclamò con gioia, ero contenta che la mia presenza lo rendeva felice. Ma qualcosa frenò il nostro entusiasmo di essere finalmente insieme, un cambio dama.
Un altro ragazzo toccò la spalla di Alex per prendere il suo posto e ballare con me, i nostri sguardi si incrociarono e poi si allontanarono una volta ripreso a ballare con il nuovo cavaliere e la nuova dama.
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