Gaia
"Allora, che cosa hai fatto in questi tre giorni che non ero a casa?" domando a mio fratello mentre guida con prudenza verso casa. La strada è ancora un po' ghiacciata e alcune macchine hanno ancora un po' di neve sui tetti. E' stata una pioggia di chicchi bianchi molto strana, durata una notte e sciolta in due giorni. Avrei preferito continuasse, mi sono divertita molto a casa di Jessica. E' la mia compagna di classe e di banco del Liceo, l'unica con cui ho mantenuto vivi rapporti dopo il diploma.
"Niente in particolare, tu invece?" domanda. Conosco quel timbro di voce, sembra un po' pensieroso ma farò finta di niente adesso, se vorrà parlare sa che può farlo tranquillamente.
"Io e Jess abbiamo guardato la neve la prima sera che è scesa dal cielo e abbiamo parlato tanto. Sai che prova ancora qualcosa per te?" lo stuzzico divertita. Quella volta in cui Alex mi è venuto a prendere fuori da scuola, ricordo che Jessica vedendolo ne rimase fortemente colpita. Da allora mi parla spesso di lui.
"Le passerà." risponde accennando un piccolo sorriso.
Basta, non reggo più questo atteggiamento.
"Al, è successo qualcosa?" poggio il mio palmo sulla sua spalla.
"Ho conosciuto una ragazza." risponde con un mezzo sorriso:"E ha dormito a casa nostra." l'ultima frase la pronuncia così velocemente che non faccio in tempo ad inserirle nella mente ed elaborare il pensiero.
"CHE COSA?" la domanda mi esce in un urlo che quasi mi strozza:"Ti prego dimmi che non me la trovo nel mio letto nuda dopo una nottata di sesso con te." respiro a fondo cercando di reprimere quel pensiero e cancellare quell'immagine dalla mia testa. Rabbrividisco, Alex non ha mai portato nessuna donna a casa nostra.
"Calmati Gaia, stai dicendo un mucchio di scemenze. Non troverai nessuna ragazza nuda dentro il tuo letto. Non abbiamo fatto niente, non ci siamo nemmeno baciati." mi rilasso di colpo come quando entri infreddolita in una vasca di acqua calda e profumata. Mi sento davvero sollevata:"Sei una sciocca." mi rimprovera scherzosamente.
Lo guardo e gli do una piccola pacca sul braccio, entrambi ci mettiamo a ridere.
"Come sei arrivato a portarla a casa?" adesso questa storia mi incuriosisce e Alex sembra molto predisposto a raccontare.
"La sera della neve io stavo rientrando a casa. Lei era lì, davanti la sua macchina, a inscenare una strana danza che secondo lei l'avrebbe riscaldata dal freddo. Mi sono avvicinato, mi disse che aveva dimenticato le chiavi dall'amica e non se la sentiva di tornare indietro, così la ho ospitata." dice tutto d'un fiato ma, nonostante tutto, molto calmo e tranquillo.
"Quindi adesso che rientriamo lei è ancora a casa nostra?" manca davvero poco per arrivare e io sono davvero curiosa di vedere questa ragazza.
"Credo di si, sarebbe ripartita non appena la neve si sarebbe sciolta." una vena di tristezza scorre nella sua voce.
"Al, ti piace?" dal suo silenzio capisco che si, questa ragazza gli piace e davvero tanto.
Quando rientriamo a casa, il calore del camino acceso coccola la mia pelle gelida e sensibile. Mi guardo intorno per trovare tracce della ragazza ospitata, sembro quasi un ninja che cerca l'oro nascosto. Nel salotto non c'è. Guardo mio fratello, ha il viso triste. Non ho notato se, come me, ha dato occhiata intorno a sé per vedere se lei c'è ancora ma dal suo sguardo percepisco la sua ansia.
"Il camino è accesso, sarà andata in bagno o non ci avrà sentiti arrivare." cerco di incoraggiare mio fratello che a queste mie parole fa finta di niente, come se non fosse triste nel vedere la casa vuota. "Vado in camera mia, mi manca la mia stanza." dico mentre salgo le scale, lui mi fa un piccolo sorriso. La porta della mia camera è aperta ed è strano perché quando io non ci sono, la lascio sempre chiusa. Quando entro, la sagoma di una ragazza dai capelli lunghi neri girata di spalle verso la porta, mi fa sussultare nonostante ero già preparata alla sua presenza. Appena sussulto lei si volta, sussulta anche lei mentre il suo viso olivastro si tinge di rosso.
"Mi hai spaventata." dice avvicinandosi di fretta verso di me.
"A quanto pare abbiamo avuto la stessa reazione." rispondo sorridendo, ricambia il sorriso.
"Piacere, Claudia." mi porge la mano che io stringo volentieri.
"Gaia, la sorella di Alex." occhi grandi e neri, capelli neri, pelle olivastra, labbra rosa e sottili, voce delicata e femminile. Mi piace.
"Alex mi ha parlato molto di te." dice lasciandomi la stretta.
"Spero bene." scoppiamo entrambe a ridere.
Da questo giorno in poi, mai avrei pensato che Claudia diventasse la ragazza di mio fratello, nonché mia più grande amica. La loro storia va avanti già da tre anni. Sono contenta della felicità di mio fratello fino a questo strano giorno.
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