Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Claudia

Vengo svegliata da una vibrazione continua, ripetuta più volte nel buio della stanza. Allungo un braccio sul comodino per afferrare il cellulare, non riesco a vedere il nome sullo schermo, ho gli occhi ancora chiusi per mettere a fuoco contro la luce del display. Rispondo direttamente.
"Claudia, ma che fine hai fatto?" stacco il telefono dall'orecchio, anche la voce stridula mi infastidisce per un attimo, poi riconosco il timbro.
"Sofia." rispondo cercando di riprendermi dal sonno.
"Che fine hai fatto? Sono due giorni che ti cerco e hai sempre la segreteria telefonica." mi metto su a sedere nel letto stiracchiandomi appena, mi guardo attorno ricordando il posto dove mi trovo. Sorrido appena, sono ancora qui. "Chissà se Alex dorme." "Claudia dannazione, mi vuoi rispondere?" smetto di ignorare Sofia che è letteralmente preoccupata.
"Scusami Sof, soltanto ieri sera mi sono ricordata di mettere sotto carica il telefono." mi alzo lentamente dal letto, una volta in piedi mi stendo di nuovo per ricompormi del tutto. Poi vado verso la porta finestra per aprire gli sportelli, è una bella mattinata di sole e la neve si è del tutto sciolta.
"A caricare il telefono? Claudia le tue chiavi di casa sono da me. Come hai fatto a caricare il telefono se non sei a casa?" giusto, Sofia non ha mie notizie da quella sera e se solo non avessi avuto il telefono scarico, l'avrei tranquillizzata.
"Storia lunga, ti dirò tutto quando verrò a riprendermi le chiavi." mi avvio verso la porta. Quando la apro e guardo davanti a me, noto che la porta di Alex è completamente aperta.
"Claudia, che hai combinato?" domanda Sofia con calma apparente, troppo curiosa per attendere.
"Sono a casa di un ragazzo ma ripeto, ti racconto tutto più tardi." rispondo mentre entro nella stanza di Alex. Il letto è aggiustato, non ci sono né scarpe e né vestiti fuori posto. Il profumo nell'aria è fresco, credo sia uscito.
"Va bene, ti aspetto più tardi." dice tirando un sospiro di sollievo:"Non fare tardi." mi quasi rimprovera.
"Tranquilla." emetto un gemito, poi entrambe riattacchiamo.

Faccio un giro panoramico della stanza di Alex.
A differenza della stanza di sua sorella, questa è molto più grande, con armadio bianco a muro, porta finestra, un grande cassettone di legno bianco, letto a parete, poltroncina, televisione venti pollici posizionata di fronte e un comodino accanto il letto con abat-jour dalla luce colorata, una sveglia piccola e un porta foto identico a quello dell'altra stanza. C'è una piccola bacheca accanto il cassettone bianco, alla sua destra, sopra ci sono attaccate foto di lui e i suoi genitori. Mi avvicino per guardare meglio le foto, accarezzandone i volti sul cartoncino lucido. Forse non capirò il suo dolore ma sarebbe bello se fossi io a colmarlo. Arrossisco, che sciocchezza. Esco dalla stanza prima che altri pensieri sdolcinati prendano il possesso di me e scendo le scale. Il salone è vuoto, nessun rumore. Vado verso il tavolo da pranzo, è già tutto pronto e apparecchiato. Accanto il posto che Alex ha scelto per me, c'è un bigliettino con un fiore sopra, sorrido afferrandolo dal gambo.

Quando leggerai questo messaggio io sarò già uscito.
Mi dispiace non averti svegliata né aspettato te per la colazione. In cucina c'è il caffè pronto da riscaldare. Serviti pure su ciò che preferisci mangiare accompagnandoti ad esso.
PS: sono andato a prendere mia sorella così finalmente la conoscerai.
Buongiorno, Alex.


Arrossisco nuovamente poggiando il biglietto sul tavolo insieme al fiore. Mi sento il cuore colmo di apprezzamento. Sapere che a qualcuno importa di me, anche per le cose più semplici, mi rende felice.
Faccio colazione come da scritto e appena finisco, comincio a sparecchiare il tavolo e lavare le tazzine sporche. Quindi conoscerò sua sorella, mi sento in imbarazzo ancor prima del tempo. "E se non le piacerò?" penso "Che sciocca, non sono mica la ragazza di suo fratello." mi rimprovero immediatamente. Mi guardo intorno, la casa è perfettamente in ordine e pulita. Non c'è nessun oggetto fuori posto né un granello di polvere. "Potrei accendere il fuoco" guardo il camino alla parete accanto il divano. Mi avvicino ad esso pensando e ripensando che non ho mai acceso un camino prima d'ora però ho visto come lo fa Alex, non dovrebbe essere così complicato. Dopo svariati tentativi finalmente riesco ad accenderlo. Sorrido a me stessa dalla soddisfazione, ho acceso un fuoco per la prima volta. Non so perché ma mi sento una sposa in attesa che il marito rientri a casa dal lavoro. Arrossisco, che sciocca che sono. Io oggi tornerò a casa mia e chissà quando lo rivedrò di nuovo. Probabilmente mai più, sono stata solo una ragazza bisognosa di un tetto sotto cui ripararmi dalla neve, una volta sciolta tornerò ad essere la perfetta sconosciuta di sempre. Questo pensiero mi rende triste ma devo mandarlo giù per forza, non posso farmi abbattere da essi io sono più forte di loro.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro

Tags: #romanzirosa