13
Guardo l'orologio e lo odio per non lasciami dormire di più. M'infilo nella doccia.
-Buongiorno.
Lo sento, ed alzo la testa sotto l'acqua chiudendo gli occhi.
-Un giorno ti svegli alle cinque di sera, l'altro alle sei del mattino. Ma che vita è la tua? Povero orologio biologico.
-Ho la vita di qualsiasi lavoratore!
Ride, e scoppio a ridere anch'io. È la prima volta che ci facciamo la doccia insieme al mattino, prima di andare a lavorare.
-Lavori? Pensavo fossi un minorenne.
-Ho ventotto anni.
Spalanco gli occhi. Wow, credevo veramente fosse più piccolo di me.
-Oh.
-Te invece? Non so quanti anni hai.
-Non sai niente di me, tranne il mio nome.
-Sbagliato, so anche dove vivi.
Increspo la fronte e capisco una cosa. Se sa dove vivo allora anch'io posso scoprire dove vive lui.
-Ventisette.
-Clara, ventisette anni, vive al primo piano del suo palazzo. Appartamento a destra.
-Thiago, ventotto anni, vive solo Dio sa dove. Molto probabilmente è una spia.
Ride.
-Non è stato difficile capirlo.
Apro l'acqua e finisco di farmi la doccia. Esco, mi avvolgo in un asciugamano, asciugo i capelli e mi rivesto.
-Tu vivi al primo piano della tua palazzina. Appartamento a sinistra.
Lo sento fare casino dall'altra parte, tra applausi e cose varie. Capisco solo che sta ridendo di me. Mi ripasso la lingua sui denti e me ne vado.
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