IL NOGITSUNE
Sto guidando verso lo studio del professor Yukimura quando mi assale un dubbio al quale non avevo ancora pensato.
Come farò a parlare con mio padre dopo che non lo vedo da dieci anni e dopo che lui è sparito,lasciando mia mamma,mia sorella e me da soli.anon so se riuscirò a sostenere il suo sguardo.Non so nemmeno che faccia farà lui,non si aspetta nemmeno che io vada trovarlo,oppure che io sia ancora vivo.Insomma,tutto potrebbe andare i modi diversi.
E mi rendo conto solo ora che potrebbe anche essere un disastro.
E se poi lui non tenesse più a me?
Mi distrae dai miei pensieri il rumore di un clacson e mi accorgo che stavo per attraversare con il semaforo rosso.
Mi approfitto del tempo in cui devo stare fermo per rilassarmi e togliermi queste ossessioni dalla testa.
E so che il modo migliore è chiamare May.Mi infilò le cuffiette nelle orecchie e compongo il suo numero.
"May,come va lì?"sono preoccupato per la macchina,ha sempre dei problemi.
"Eh,diciamo che ora sono dal meccanico perché la tua jeep è un po'...come dire:distrutta?"
"Lo so,lo so.Ma non toccarla o ti uccido!"
"Hahah tranquillo,non la tocco"
"Okay,ora ti lascio che devo guidare...ci sentiamo dopo,ora vado dal professore,ti chiamo appena finisco"
"Ti amo"
"Ti amo"
"Intendi dire:anche io?"
"No.Ti amo.Anch'io è qualcosa in più,io ti amerei anche se tu non mi ricambiassi"
Appena lo dico attacco la telefonata.Non voglio sentire la reazione di May,voglio vederla dopo.Ora potrei avere paura della sua risposta.
Arrivo allo studio del professore di giapponese circa venti minuti dopo.
Busso alla porta con le nocche della mano destra.Il professore pare la porta.
"Buongiorno,sono Dylan O'brien.Sono qui per chiederle se lei potrebbe tradurmi una parola in giapponese."
"Oh,buongiorno Dylan.Entra pure."
La stanza ha le pareti bianche con dei quadri rappresentanti bandiere da tutte le parti del mondo.Al centro vi è una scrivania di legno bianco con due sedie imbottite di colore rosso.
Mi siedo dove mi indica lui.
"Allora Dylan,cosa vuoi sapere?"
"Ehm,volevo chiederle se sa che cosa vuol dire questo"mentre dico la frase tirò fuori dalla tasca dei jeans un pezzo di carta sul quale mi sono segnata il simbolo giapponese.
Quando lo spiego sul tavolo il signor Yukimura sussulta.
"Cosa?Perché ha sussultato?"
"Questo simbolo vuol dire Nogitsune...La yako o nogitsune,nella mitologia e nel folklore giapponese,è una volpe maligna e dispettosa, che si differenzia dalle zenko,per la sua natura maliziosa e malvagia. Come narra una leggenda di Kyūshū, essa avrebbe la capacità di possedere le persone, che quando entrano in tale stato sono chiamate yako-tsuki.Solo alcune hanno il potere di possedere le persone,la maggior parte di esse possiede la capacità di entrare nei sogni delle vittime"
"Come è rappresentato?"
"Se possiede allora ha la forma della persona posseduta,se invece entra nei sogni lo si vede bendato.A volte invece l'aspetto del Nogitsune è sempre lo stesso nelle varie leggende, e si differenzia dalle volpi normali per i colori bianco e nero. È leggermente più grande di un topo e più piccola di un gatto.Originariamente le leggende indicavano la yako come invisibile agli occhiA Hirado, nella Prefettura di Nagasaki, si narra che porti sempre dietro di sé una grande folla di volpi che cammina con lei, e così è nata la frase "compagnia di mille volpi-yako".Si spera sempre di non incontrarle.
Ma,se posso,vorrei sapere perché me lo chiedi"
"Cosa mi direbbe se le dicessi che il Nogitsune invade i miei sogni?"
Mi guarda negli occhi,come se volesse scavarvici dentro e scoprire cosa nascondo.
"Ti direi di andare nel luogo dove risiede chi ti ha passato il Nogitsune"
"Si possono passare i terrori notturni?"
"Solo se si ha un legame di sangue,e poi bisogna evitare di incontrare gli occhi della persona che ha preso il demone al posto nostro"
******
Okay,la macchina di Dylan fa davvero pena.
Di aspetto sarà sicuramente bella,ma basta aprire il cofano per scoprire un labirinto di scotch e bulloni sparsi ovunque.
"Scusi,potremmo farmi il pieno?Grazie"
Il benzinaio fa come gli ho detto e poi pago alla cassa.
"Dylan,ci sei?"lo chiamò al telefono appena ho finito.
"Sì,poi ti spiego.Ci troviamo a casa mia."
"No,passiamo prima da mio padre...devo dirgli dove sto andando"
Hey Hey heyyyy.
Sono stravolta perciò il capitolo è un po scarso...Non l'ho nemmeno riletto perciò scusatemi se ci sono errori.
Comunque ditemi se vi è piaciuto e abbracci.
A domani💕
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