Il nonno di Giusy (Episodio 12)
Donne, uomini, ragazzi e ragazze ed anche i bambini si recarono fuori le mura, si incontravano per strada ed in silenzio percorrevano le vie verso il portone delle mura che portava verso le montagne. Ordinatamente si riunirono davanti alla casa di Lorene e Mami. L'anziana donna li vide arrivare erano tanti, quasi tutta la gente di Eridanium, riconobbe alla testa della folla gli amici di Lorene, chiuse le tende della finestra e si avviò all'esterno della casa rimanendo sotto il porticato. Umberto fermò la gente a qualche metro dalla casa e si avvicinò da solo vedendo Mani che l'attendeva "Ciao Umberto, cosa succede?" la folla la preoccupava "Non c'è Lorene?" Mami si si accasciò sulla sedia che usava per ricamare, temeva fosse successo qualcosa alla sua ragazza "Cosa le è successo?" disse portandosi le mani al cuore "Stava bene quando è andata via!" il ragazzo prese la mano della donna per rincuorarla "Sarà andata al fiume a sfogarsi" le parole tranquillizzarono Mami che si alzò guardando oltre al ragazzo "Tranquilla signora, vogliono incontrare RosaNera!" lasciò la mano del ragazzo "Certo" e rincasò, Umberto fece un cenno agli altri e li raggiunse. Rimasero fermi ad aspettare in silenzio.
Lorene arrivò al fiume stremata, aveva continuato a correre senza fermarsi, poggiò le mani sulle ginocchia e riprese fiato, dai capelli alcune gocce di sudore caddero sull'erba, alzò la testa fissando l'acqua scorrere, e cacciò un urlo liberatorio, ma non le bastò, strappò una zolla di terreno e la lanciò con tutta la rabbia che aveva in corpo, e non contenta sferrò un pugno contro l'albero storto facendo sanguinare le nocche della sua mano. Si calmò solo quando una mano blocco il secondo colpo che stava per sferrare nuovamente verso l'albero e la abbracciò. Rimase in quell'abbraccio per diversi minuti, le lacrime scendevano silenziose. "Perché?" Marco le prese la mano e con il suo fazzoletto cercò di tamponare la ferita che si era procurata, le asciugò le lacrime e la baciò "Ho preparato tutto, tu e Mami dovete andar via" si allontanò da lui "Tu! Tu non capisci! Non posso andare via!" la riavvicinò a lui, riabbracciandola "Lorene, io non posso proteggerti e il consigliere ti sta cercando. Ti prego..." Lorene non gli permise di continuare posando le labbra sulle sue "Marco, io non scapperò!" si arrese alla risolutezza della ragazza d'altronde come poteva convincere lei quando anche lui non poteva lasciare Eridanium?
"E' stato orribile oggi in piazza" Lorene doveva parlarne con qualcuno "Le guardie del re, erano possedute. Io, io sentivo le urla di dolore di quegli uomini, e gli agghiaccianti urli di piacere dei demoni che li possedevano." erano seduti lungo la riva e la ragazza lanciava ritmicamente dei sassolini verso l'acqua, Marco la osservò, chi era realmente quella ragazza? Di chi si era innamorato? "Lorene da quando senti queste cose?" si girò verso di lui e vide chiaramente il timore nei suoi occhi "Da sempre. Perdonami non avrei dovuto parlartene" Si alzò era ormai pomeriggio inoltrato era ora di tornare a casa "Aspetta! Mi ha sorpreso! Certo non è una cosa semplice da accettare, ma non cambia niente. Io ti amo e ti amerò sempre" le prese la mano per trattenerla "Dove eri oggi? Hai visto da una delle balconate?"
"Si. Dal mio palazzo" abbassò lo sguardo "Non funzionerà mai tra me e te. Dimenticami Marco, torna al tuo palazzo" la voce le si strozzò in gola "Lorene... non me l'hanno permesso! Volevo correre da te, volevo bloccare tutto, ma non potevo!" il tono disperato, quasi supplichevole, ma era sincero lo sentiva lo vedeva, eppure, si sentiva comunque delusa e amareggiata, avrebbe voluto provare rabbia, avrebbe voluto picchiarlo, invece il suo corpo decise per lei e si ritrovò a baciarlo mentre la sua mente continuava a dirgli che i loro mondi erano troppo lontani che la loro relazione doveva finire e le parole le uscirono senza controllo, parole che non sentiva che non erano sue "Sei un egoista! Se davvero dici di amarmi, niente ti avrebbe fermato! NIENTE!" si staccò dalla sua presa e corse via, Marco rimase attonito ma non poteva seguirla, l'aveva persa per sempre.
Lorene vide le diverse persone ancor prima che loro si accorgessero del suo arrivo "Cosa ci fà tutta quella gente davanti a casa mia?" rallentò il passo ma qualcuno la vide arrivare "ECCOLA !" tutti si girarono ma rimasero fermi attendendo che lei si avvicinasse, appena riconobbe Umberto e gli altri suoi amici aumentò il passo giunta alla loro altezza li guardò con espressione interrogativa ma loro non dissero niente, alcuni bisbigliavano verso un uomo curvo "Parla, dai! Sei l'anziano, sei tu che devi chiedere" Roby sussurrò "Giusy, perché chiedono a tuo nonno di parlare con Lorene?" la ragazza lo fulminò con gli occhi, era l'unico a non sapere che il nonno faceva parte degli anziani che una volta consigliavano la famiglia reale. L'uomo con un bastone nodoso si fece strada zoppicando, ed iniziò a parlare molto lentamente guardando in basso - Se veramente tu hai contatto con RosaNera, il popolo di Eridanium chiede il suo aiuto per liberarci del re e del suo perfido consigliere" ed alzò lo sguardo i suoi occhi si socchiusero osservando la ragazza, ad un tratto saltò indietro come spaventato, come se avesse visto un fantasma "Ragazza da dove vieni?" Lorene lo guardò sorpresa, non capiva il nesso dell'ultima domanda con la richiesta di aiuto "Io? Sono la figlia di Mami, lo sanno tutti in città. Non capisco perché me lo domandi?"
"Quel segno" ed indicò l'incavo della clavicola "Come te lo sei fatto?"
"Cosa ?" Lorene non si era mai accorta di avere alcun segno sul corpo "Boh, l'ho sempre avuto o forse mi sono graffiata questa mattina durante la rivolta" Il vecchio non sembrava convinto ma sorvolò "Perdonami, hai ragione. Sono molto vecchio ormai e i miei occhi spesso mi ingannano, mi ricordava qualcosa... ma ovviamente non può essere"
"Cosa gli ricordava ?"
"Allora puoi contattare RosaNera?"
"Suppongo di si, di solito e lui che si fa trovare, io non so dove cercarlo, ma solitamente ci vediamo al fiume... certamente domani in mattinata lo troverete lì"
"Nonno, andiamo" Lorene non aveva mai conosciuto il nonno di Giusy, sapeva che faceva parte degli anziani, li osservò allontanarsi, in poco tempo la folla si diradò "Tutto bene Lorene?" Melanine ed Anna l'accompagnarono verso il porticato seguite dai ragazzi "Non lo so!" Mami l'attendeva sulla soglia, aveva gli occhi gonfi "Bambina mia, cosa stai combinando?"
"Niente Mami" sentiva l'energia di ogni singola persona che la circondava, la vedeva fluttuare e cambiare a seconda dell'umore, ma la donna preoccupata che la stava abbracciando accompagnandola in casa aveva un aurea sempre costante, serena e tranquillizzante, anche in quel momento. Prima di rientrare si girò verso i suoi amici che la osservavano in attesa della sua decisione "Lorene? Se rifiutasse? Cosa faremo noi?"
"Non rifiuterà."
"Noi?"
"Più che mai ha bisogno di voi! Ora e meglio che torniate a casa" vide la tensione scomparire dai loro visi "Dai ragazzi, ci vediamo domani al fiume"
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