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Il procione cavaliere

C'era una volta un piccolo procione di colore grigio e bianco con le strisce nere sulla coda e delle macchie nere intorno agli occhi che sembra una maschera, il suo nome è Marco, vive con la mamma Sofia è il papà Luigi, ha un fratellino di nome Alex é una sorellina di nome Laura. Il suo sogno più grande e diventare il più grande cavaliere del suo regno Procionilandia. Combatte nel giardino della sua casa con una piccola spada di legno che gli ha costruito il suo papà. Un giorno mentre giocava incontró un piccolo procione in pericolo che era stato attaccato da un lupo, ma il piccolo procione aspirante cavaliere, che aveva un coraggio enorme, sfidò il lupo con la sua spada di legno e dopo una lunga battaglia lo sconfisse e salvò il piccolo procione in pericolo, che lo ringraziò con tutto il cuore e si presentò come il principe Luca figlio del re Erick di Procionilandia. Diventarono grandi amici.
Giocavano sempre nella grande foresta, un giorno si ritrovarono davanti a un enorme castello fatto con canne di bambù, era molto bello, li accanto in un grande giardino stava giocando un piccolo cucciolo di panda, i due amici procioni si avvicinarono al piccolo panda e Marco con un sorriso enorme gli parla: "Ciao piccolo panda, io mi chiamo Marco e sono un'aspirante cavaliere e lui e il mio amico il principe Luca, e tu come ti chiami?" Il panda risponde: "Io sono il principe Gianni figlio del re Gino di pandilandia. Volete giocare insieme a me?" I piccoli procioni risposero in coro: "Siiiiii."
I tre iniziarono a giocare a pallone, giocarono circa mezz'oretta, si divertono tanto, poi Marco propone a i due amici di giocare a basketball, entrambi sono d'accordo con Marco. Giocarono tutto il giorno felici e spensierati.

Dopo una bellissima partita, Gianni il panda propone ai suoi nuovi amici procioni di giocare a acchiappa il bambù,
felicissimi Marco e Luca accettano di giocare al nuovo gioco, chiedendo a Gianni come si gioca.
Il panda risponde: "Le regole del gioco sono queste, tutti i giocatori hanno una canna piccola di bambù tra le mani, e dovranno lanciarla in aria, e riprenderla senza mai farla cadere, al primo che cade a terra la canna di bambù perde la partita. E tutto chiaro amici miei."
Marco risponde: "D'accordo io ho capito le regole, possiamo iniziare a giocare a questo bellissimo gioco." Anche Luca risponde: "Anche io ho capito, forza iniziamo a giocare."
I tre amici iniziarono a giocare, tutti insieme lanciarono in aria le canne di bambù, che ripreso al volo, dopo quattro round, Luca non riesce a prendere la canna di bambù che finisce per terra.
Marco e Gianni continuano a giocare, e dopo altri cinque round, cade a terra anche la canna di Gianni, e Marco vince la partita della acchiappa bambù.
Finito il gioco i tre amici si rendono conto, che è quasi buio, si salutano felici, dandosi appuntamento per l'indomani, e tornano ognuno nella loro casa.
Il giorno dopo, Marco, Luca e Gianni si incontrano di nuovo nella foresta e decidono di esplorare il castello di bambù che avevano visto il giorno prima. Mentre camminano verso il castello, sentono dei rumori strani provenire dall'interno. Marco, che è il più coraggioso dei tre, decide di andare a vedere cosa sta succedendo. Si avvicina al castello e sente delle voci provenire dall'interno. Con cautela, si avvicina alla porta e la spalanca di colpo.

Dentro, trova un gruppo di animali che stanno organizzando una festa a sorpresa per il suo compleanno. Ci sono procioni, panda, scoiattoli, conigli e molti altri animali che Marco conosceva bene. Tutti gli animali gli fanno gli auguri e gli regalano dei doni. Marco è felicissimo e commosso, non si aspettava una sorpresa così grande.

Dopo la festa, i tre amici decidono di tornare a casa. Marco è grato per l'amore e l'amicizia che ha ricevuto dai suoi amici e dalla sua famiglia. Sente che il suo sogno di diventare un grande cavaliere è ancora più vicino, grazie alla forza e al coraggio che gli hanno dato i suoi amici. E così, con un sorriso sulle labbra, Marco torna a casa, pronto per affrontare qualsiasi sfida gli si presenti.
Mentre tornano a casa, i tre amici parlano della festa a sorpresa e di quanto sia stato bello vedere tutti gli animali insieme per festeggiare il compleanno di Marco. Luca e Gianni gli dicono che è stato merito suo se hanno trovato il castello di bambù e che è stato coraggioso ad andare a vedere cosa stava succedendo. Marco sorride e ringrazia i suoi amici per il loro sostegno.

Arrivati a casa, Marco trova una lettera sul tavolo della cucina. È una lettera del re, che lo invita a partecipare ad un torneo di cavalleria che si terrà tra due settimane. Marco è eccitato e felice, sa che questa è la sua grande occasione per dimostrare il suo valore come cavaliere.

Inizia subito ad allenarsi, con l'aiuto dei suoi amici e del suo maestro di scherma. Ogni giorno si allena duramente, migliorando la sua tecnica e la sua forza. Alla fine delle due settimane, Marco si sente pronto per il torneo.

Arrivato al torneo, Marco si trova di fronte a molti altri cavalieri, tutti molto abili e forti. Ma Marco non si fa intimidire, sa che ha il coraggio e la determinazione per vincere. E così, con la sua spada in mano, si lancia nella mischia.

La battaglia è intensa e feroce, ma Marco dimostra il suo valore come cavaliere. Con la sua abilità e il suo coraggio, riesce a sconfiggere tutti i suoi avversari e a vincere il torneo. Tutti gli spettatori lo applaudono e lo acclamano come il nuovo campione di cavalleria.

Marco è felice e orgoglioso di sé stesso. Sente che ha dimostrato di essere un vero cavaliere, grazie alla forza, al coraggio e all'amicizia dei suoi amici. E così, con la testa alta e il cuore pieno di gioia, Marco torna a casa, pronto per affrontare nuove avventure e sfide.

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