Pov: J.B

Mi sveglio come sempre alla solita ora e con il mio solito mal di testa che mi tormenta sin dal mattino, anche se poi passa.

Vado in bagno trascinandomi, manco fossi uno zombie e guardandomi allo specchio...

<E anche oggi una giornata pietosa>

"come te del resto, fai solo pena, non vali niente".

E questo lo so bene, per questo cerco di fare di tutto pur di sentirmi utile anche facendo uso di antidepressivi e lavorando duramente in posti differenti.

"a che serve? Tanto se uno nasce fallito muore solo da fallito".

Una volta che finii di coprire i vari tagli, lividi e cicatrici sul mio corpo, mi sono diretto al mio armadio dove ho preso un pantalone nero attillato, una maglia bianca col teschio e poi dopo aver indossato una camicia a quadri rossa e nera, mi sono preparato per andare a scuola, un luogo dove cè solo gente che è di granlunga meglio di me, anche se non ci vuole un granchè per esserlo.

Oggi, le lezioni sono state interrotte prima per via dell'assemblea sindacale per decidere il luogo d'incontro per la futura partita del campionato di calcio

tra scuole... mi pare che la nostra squadra è tra le favorite alla vittoria, boh

Chissene frega.

"infondo nulla per te ha senso, tu stesso non hai senso, perché esisti?"

Tuttavia già ho preso le ricerche dei miei compagni di classe, che porterò a loro una volta terminate, solo pochi se li fanno ancora da soli.

Poi mi sono messo d'accordo col prof di matetica per badare ai suoi nipoti nel pomeriggio e poi ho preso i documenti da compilare per conto del preside, che in cambio mi da dei permessi speciali per uscire dall'aula quando ne ho bisogno.

Mentre in questo momento mi sono diretto al bar della signora Caine perché la devo aiutare mentre lei deve vedersi con una sua collega di lavoro con cui deve parlare riguardo degli scambi clandestini di prodotti.

Speriamo che la giornata finisca in fretta.

LO STESSO GIORNO

Pov: S.B

Sono molto preoocupata per mio fratello, voglio dire, penso che si stia sforzando troppo, dovrebbe divertirsi, rilassarsi un po'.

Non so che fare, non fa altro che isolarsi.

Ha addirittura cambiato casa e quand glio chiesto il motivo ha detto "non è importante", ma come può non essere importante il fatto che lui se ne stia andando di casa.

Quando chiedo ai nostri genitori, cambiano subito argomento e quando uno dei due sta per parlare a riguardo, l'altro lo interrompe.

Io faccio quello che posso per essergli vicina, ma questo non mi basta, voglio che sia felice.

<Signorina Blackwell, qui habbiamo finito, può tornare a casa>

Uff, finalmente, non cela facevo più...

<Habbiamo fatto più in fretta del previsto oggi eh?>

Ed ecco l'unica persona che riesce a tirarmi su.

<Hey ciao Francesca, come va?>

<Bene,ma alla fine quando mi farai conoscere tuo fratello?>

E che pensa che in uno schiocco di dita riescoa trovarmelo libero?

<Credimi, non è facile, è sempre impegnato ad aiutare gli altri>

Purtroppo.

<Tu prova e vedrai che troverà del tempo da dedicarti, tranquilla, infondo siete fratelli no?>

Ma tentar non nuoce no?

<Si forse hai ragione, adesso gli mando un messaggio>

Speriamo bene.

Da Sara

Hey Jessy, come va? Tutto bene?

Abbastanza, te che fai? Stai facendo una pausa? :D

Veramente ho appena terminato gli ultimi scatti.

Senti, oggi stranamente non ho molto da fare, ti va se ci vediamo?

E me lo chiedi... certo!

Posso portare un'amica? Vorrebbe conoscerti.

Va bene, per le cinque al bar che hanno aperto da poco, ok?

Ok, ma ti avverto che lei è un po strana.

Più di te?

Ne dubito, comunque ci vediamo lì che ora ho da fare ciao :3

A dopo.

<Avevi ragione! Ha detto che ci possiamo vedere alle cinque dove sta il nuovo bar, inoltre mi ha detto che puoi venire anche tu>

<Yeeeeee>