Interessante.
Arrivati ad Hogwarts vennero subito accolti nella sala grande, dove gli studenti del primo anno stavano per essere sorteggiati nelle loro case.
Hermione osservava quei piccoli maghi appena entrati e ripensava alle emozioni che lei stessa aveva provato nel suo primo giorno in quella che sarebbe diventata più di una semplice scuola per lei.
Spesso ripensava alla sua cerimonia di estrazione: ricordava come per il cappello non fu facile scegliere la casa adatta a lei, perdendo addirittura alcuni minuti. Su cosa era indeciso? Spesso se lo era domandato, e Corvonero era l'ipotesi più attendibile.
Harry e Ron sedevano di fronte a lei, ma sembravano non prestare attenzione alla cerimonia, continuavano a discutere di quidditch.
Maschi, tipico-.
Nel lungo tavolo di fronte a quello dei grifondoro sedevano i serpeverde.
Colse l'alone argenteo dei capelli di Draco Malfoy e istintivamente si girò nella sua direzione, ricordandosi dell'episodio di quella mattina sul treno. Dopo sei anni poteva ormai dire di essere abituata alle continue frecciatine di Draco, aveva imparato da tempo a non soffrirci.
Credeva che il suo sangue lo rendesse un mago migliore di lei? Buon per lui, che continuasse a pensarlo. Lei conosceva il suo valore e riconosceva le proprie abilità. "La strega più brillante della sua età" era ciò che sentiva ripetere spesso dai professori, e la riempiva di orgoglio. Quelle erano le opinioni che le interessavano, non il giudizio di un rampollo, moccioso, ricco e viziato.
"Pianeta chiama Herm, ci sei?" Harry richiamò la sua attenzione, voltandosi distrattamente nella direzione in cui Hermione si era incantata.
"Tutto ok? Notato qualcosa di sospetto su Draco e le altre serpi?" aggiunse. Ovviamente non gli era sfuggito il soggetto verso cui il suo sguardo era puntato.
"Allora 'Mione, verrai a vedermi alle selezioni?" lo ignorò Ron, cambiando argomento.
Harry ed Hermione si scambiarono uno sguardo consapevole.
"Certo Ron, come potrei perdermele".
***
La mattina seguente il momento delle tante attese selezioni era finalmente arrivato.
Hermione si sedette sugli spalti.
Guardava Harry alzare la voce per farsi ascoltare dalla folla di ragazzi con l'uniforme dei grifondoro
"Ascolatemi bene ragazzi, il fatto che avete fatto parte della squadra lo scorso anno non significa che sarete riconfermati. Adesso eseguirete delle sfide per decidere chi farà parte della squadra di quest'anno".
Dall'altra parte del campo si svolgevano le selezioni per la squadra dei serpeverde.
Draco faceva parte del gruppo dei superviosionatori, ma sembrava non curarsi affatto di ciò che succedeva nel campo.
Dopo quello che gli era successo non era più interessato al quidditch.
Non era più interessato a nulla.
Svolgeva le sue solite attività come aveva sempre fatto, e dall'esterno sembrava che nulla fosse cambiato, ma nella sua testa era cambiato tutto. Doveva sembrare normale, lo stesso di sempre, non destare sospetti. Vuoto e superficiale come era sempre stato, se ne rendeva conto solo adesso.
Le selezioni per la squadra dei grifondoro erano appena cominciate. Se ne accorse perché un urlo stridulo arrivò fino alla sua metà del campo.
"Forza Roooon".
Chi è questa gallina? Sarà forse la Granger?
No, impossibile, non è da lei.
Si voltò e risolse il mistero: Lavander Brown.
Prevedibile.
"Beh, credi che Potter potrebbe presentarmi la mezzosangue?"
Si voltò di nuovo.
Due aspiranti cercatori serpeverde discutevano rivolti verso gli spalti.
Eccola lì Granger. Non l'aveva notata.
Era seduta in alto, da sola, lontana dal gruppo di oche che urlavano ad ogni respiro di chiunque avesse in mano una scopa.
Ovviamente aveva gli occhi puntati su Weasley. Osservò la performance del rosso: non avrebbe mai ottenuto un posto in squadra. Cormac era decisamente più veloce, più abile, più preciso.
Sarebbe stata una scelta facile.
O almeno credeva.
Finché Cormac non si prese una pallonata in testa, rischiando quasi di cadere dalla sua scopa e mancando da lì in poi le palle successive.
Che gli era preso? Possibile che Weasley avesse barato?
No impossibile, a stento si teneva in equilibrio sulla scopa, figurarsi prendere in mano la bacchetta e confondere Cormac senza che nessuno se ne accorgesse. Potter? Molto più probabile.
E se fosse....
Si voltò a guardare la Granger, sembrava divertita. Ridacchiava, tra sé e sé, nessuno l'aveva notata.
Era stata lei.
La candida e pura grifondoro, la paladina della giustizia e della moralità aveva barato.
E ne sembrava anche divertita.
Interessante.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro