Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Home

Arrivarono a villa Conchiglia. Fu il caos.
Hermione fu strappata dalle sue braccia per essere medicata, ma lui avrebbe preferito continuare a stringerla.
Erano passati mesi dal loro ultimo incontro. Non sapeva se l'avrebbe mai più rivista, ed ora che l'aveva ritrovata avrebbe fatto il possibile per farsi perdonare per tutti i suoi innumerevoli sbagli.

Mentre Hermione veniva medicata, lui e sua madre furono disarmati per essere interrogati dai membri dell'ordine.
Sotto effetto del veritaserum confessò tutto: di aver fatto entrare i mangiamorte ad Hogwarts attraverso l'armadio, di aver assistito all'omicidio di Silente, delle lezioni di occlumanzia con Piton, della sua storia con Hermione.
Non seppe ciò che chiesero a sua madre e come andò il suo interrogatorio, ma a quanto pare era stata convincente.
Molto più convincente di lui si direbbe.

Furono accolti nell'ordine senza ulteriori dubbi o preoccupazioni. Ne fu grato.
Doveva trovarla. Voleva stare con lei.

Gli fu assegnata una stanza e gli furono dati dei nuovi vestiti. Era piccola, con solo un semplice letto ed un comodino. Era sicuramente diversa da ciò che a cui era abituato al Manor, ma fu piacevolmente sorpreso di notare che avrebbe avuto un bagno privato.
Si cambiò e fece una doccia. Al piano di sotto poteva sentire l'eco delle voci e dei passi dei numerosi abitanti della casa.
Vi era qualche riunione in corso, l'Ordine stava sicuramente programmando la prossima mossa. Non fu particolarmente stupito quando gli fu ordinato di recarsi in camera sua. Certamente non si aspettava che fossero tutti così pronti ed immediati a condividere con lui i loro piani segreti.

Non era neanche certo di quanti e quali fossero realmente gli ospiti della casa in quel momento. Dall'indistinto vociare che udiva dal piano di sotto intuì che vi erano decisamente molti altri membri dell'Ordine rispetto ai due Weasley che lo avevano interrogato.

Attese che le voci si calmassero. Era ormai buio fuori. Udì i passi di diverse persone fare su e giù tra le scale ed il corridoio. Nel giro di un'altra ora o due calò il silenzio.

Era il momento.
Voleva vederla, anche solo per qualche secondo.
Solo per scusarsi con lei dei suoi innumeravoli sbagli.
Uscì dalla sua stanza sforzandosi di non fare rumore e, nel buio più totale, inizio a percorrere il lungo corridoio. Come avrebbe fatto a trovarla? In quale delle tante stanze era?
Avrebbe dormito da sola anche lei?
O forse Weasley e Potter non l'avrebbero più mollata, tenendola lontana da lui?

Notò che alcune porte erano aperte. Non tutte le stanze erano occupate evidentemente.
Ad un certo punto si sentì afferrare per un braccio e trascinare in una delle stanze vuote che aveva precedentemente superato.

Sentì il rumore della porta sbattere con forza e, non appena i suoi occhi constatarono che ad averlo trascinato lì era proprio la persona che stava cercando, ricevette un sonoro schiaffo sul volto.

Ok, se lo meritava.

Si prese un momento per osservarla. Sembrava una persona diversa, nuova, rispetto a quella che fino a poche ore prima giaceva piccola ed indifesa sul pavimento del Manor.

La ragazza alzò la mano per colpirlo di nuovo ma questa volta lui fu più pronto: le afferrò il polso mentre si trovava per aria, interrompendo la traiettoria verso la sua guancia.

Le sorrise maliziosamente. "Il prossimo solo fra altri tre anni, Granger".

In quello stesso istante la ragazza si avvicinò, mettendo le mani intorno al suo collo.
Le loro labbra si scontrarono, le loro lingue si intrecciarono.
In quel bacio ognuno di loro liberò tutta la disperazione dei mesi passati, il dolore della distanza, il desiderio alimentato dall'incertezza.

Senza rendersene conto i loro piedi si spostarono attraverso la camera vuota. Hermione lo trascinò su di sé sul letto.
Le mani della grifindoro passarono su e giù lungo il suo petto, spostandosi verso il basso.

Perso tra il dolce profumo dei suoi capelli ed i piccoli i gemiti che lasciavano la sua bocca quando con le labbra le accarezzava il collo, non si rese immediatamente conto di quali fossero le reali intenzioni della ragazza.

Solo quando sentì le sue piccole mani aprire la zip dei suoi pantaloni ebbe un breve momento di lucidità.

"Hermione, sei ferita" ansimò.

La ragazza lo zittì con un bacio.

"Non voglio farti male" provò ancora a resistere, per quanto non desiderasse altro che perdersi in lei ancora una volta.

"Smettila di parlare" lo zittì nuovamente lei, mentre con una mossa decisa lo liberava dai suoi pantaloni.

Gemette, anticipando ciò che sarebbe successo. Capì che quella ragazza sarebbe stata la sua rovina: lo avrebbe fatto impazzire, mandando in frantumi anche il più piccolo residuo del suo autocontrollo.

Avrebbe voluto andarci piano, prendersi il suo tempo, assaporare ancora una volta ogni centimetro della sua pelle prima di perdersi in lei.
Tuttavia la ragazza sembrava avere ben altre intenzioni.

Voleva arrivare dritta al dunque. Aveva aspettato troppo.

Nel giro di pochi secondi si ritrovarono entrambi senza vestiti, lui sopra di lei.

Era stupenda. Più di quanto si ricordasse. I suoi capelli indomabili sparsi sul materasso, i suoi occhi puntati su di lui, le iridi color cioccolato quasi totalmente oscurate dalle sue pupille dilatatissime.
Ma la cosa che più lo faceva impazzire erano le sue labbra, leggermente aperte per lui, rosse, gonfie ed umide per i baci precedenti.

Stava per entrare in lei. Non aveva fretta, avrebbe anche potuto passare l'intera notte solo ad osservarla. Tuttavia Hermione sollevò i suoi fianchi, cogliendolo di sorpresa e spingendolo dentro di sé.
Fu pervaso dal suo calore, dal suo profumo, dai suoi gemiti.
Aveva paura di ferirla, non voleva che soffrisse. Avrebbe dovuto sentirsi esausta, piena di dolori, dopo ciò che aveva passato. Eppure più la guardava, più vedeva tutt'altro.

I loro occhi si persero gli uni negli altri mentre lui scivolava con ritmo lento ed estenuante dentro di lei. La più dolce delle torture.

"Draco" sussurrò Hermione "più forte".

Dio, voleva proprio farlo impazzire.

Non sarebbe durato a lungo. Lo sentiva.
Ma crollasse il mondo, non si sarebbe fermato prima di sentirla stringersi e contrarsi intorno a lui.

Fece scivolare la sua mano nel punto in cui i loro corpi si incontrarono, trovando il centro del suo piacere.
Iniziò a muovere la mano al ritmo delle sue spinte, sempre più veloce, mentre sentiva il proprio orgasmo avvicinarsi sempre di più.

Prima lei.
Prima lei.

Era vicina, poteva sentirlo. Il suo respiro era diventato frenetico ed irregolare ed i suoi gemiti sempre più forti.

"Si Hermione" sussurrò nella giuntura tra il suo collo e la sua spalla, continuando a muoversi ad un ritmo frenetico.
"Ti prego".

Era vicino, le sue spinte assunsero un ritmo irregolare.

Prima lei.

"Fallo per me.
Vieni per me".

Le mani della ragazza si strinsero intorno alle sue braccia, le sue unghie affondarono nella carne. La sua bocca si spalancò.
I suoi muscoli si contrassero intorno a lui. Era il momento.
Con un'ultima e decisiva spinta raggiunse il suo orgasmo un secondo dopo, liberandosi dentro di lei, sussurando promesse confuse contro il suo collo, perdendosi nel suo profumo.

Si sdraiò accanto a lei, l'oscurità della stanza spezzata solo dalla debole luce della luna che proveniva dalla finestra.
Le sue braccia si strinsero intorno al piccolo ed esile corpo della ragazza.
Era più magra di come la ricordava. Dovevano essere stati mesi difficili.
La strinse più forte, come se temesse che potesse sparire da un momento all'altro.

"Hermione" sussurrò debolmente "mi dispiace, per tutto".

"Shh" fu l'unico verso che ricevette come risposta.

Poteva sentire il suo respiro divenire sempre più lento e regolare, il suo petto alzarsi e abbassarsi contro di lui.

Si era addormentata.
Sembrava così piccola, lì tra le sue braccia.

In quel preciso istante, per la prima volta dopo mesi, si sentì veramente a casa.

Finalmente un po' di Draco ed Hermione, dopo la loro brusca separazione. Siamo sempre più vicini alla fine, la grande battaglia si avvicina.
A sabato:)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro