Amortentia
Hermione sedeva al primo banco nell'aula di pozioni, in attesa di conoscere il professor Lumacorno.
Come suo solito, era arrivata in aula in anticipo. Uno alla volta iniziarono ad arrivare tutti gli altri. L'aula si riempì. Gli unici, ovviamente, sempre in ritardo erano Ron ed Harry.
"Che c'è Granger, i bimbi a cui fai da babysitter sono scappati?". Si voltò in direzione di Blaise, pronta a fulminarlo con lo sguardo.
Per un attimo però fu lei ad essere fulminata: gli occhi gelidi di Draco Malfoy, seduto di fianco a Blaise, la fissavano intensamente. Un brivido la scosse, dal ventre fino al petto. La stessa sensazione che aveva provato sul treno: quello sguardo raggelante aveva la capacità di farle prendere fuoco. Quegli occhi di ghiaccio puntati su di lei bruciavano come carboni ardenti.
Draco si ricompose subito, guardando altrove con aria indifferente e a tratti schifata, con il classico alone di superiorità di chi non ti degnerebbe mai di uno sguardo.
"Dovresti tenere i tuoi cagnolini al guinzaglio, mezzosangue" ecco.
Era di nuovo lui.
"Come fanno i tuoi amici con te, furetto? " rispose la grifondoro, ricambiando lo sguardo sprezzante del biondo.
"Wooooooo" Blaise e Theo urlarono, scoppiando in una fragorosa risata.
Draco rimase attonito. Lo aveva zittito. Evidentemente non si aspettava una risposta del genere. Anzi, non si aspettava proprio una risposta da lei.
Una sensazione la pervase: si sentiva fiera, sicura di sé e forte. Aveva zittito Draco Malfoy di fronte ai suoi amici. Perché non lo aveva fatto prima?
Perché porgere sempre l'altra guancia?
Harry e Ron entrarono di corsa in aula, scontrandosi sulla porta col professore, appena arrivato anche lui. Lui sembrò non fare affatto caso al loro ritardo.
I due si sedettero accanto ad Hermione.
Lavanda Brown si sporse dal suo banco tentando disperatamente di attirare l'attenzione di Ron.
"Oh, ehi ciao Ron" ridacchiò non appena lui si voltò nella sua direzione.
Per la prima volto dopo giorni ad Hermione non diede più fastidio. Il senso di fierezza che aveva provato fino a pochi momenti prima le aveva trasmesso un'ondata di fiducia che voleva portarsi dietro almeno fino alla fine della giornata.
Il professore sistemò delle boccette sul tavolo.
"Chi di voi conosce il veritaserum?"
Una sola mano alzata. Chi poteva essere, se non lei.
"Si, signorina?"
"Granger, professore... Il veritaserum è il siero della verità più potente al mondo. Così potente che il suo utilizzo è strettamente regolato dal ministero della magia"
Draco era rimasto immobile. Dopo la sua risposta continuava a fissarla ancora più intensamente.
Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
Perché era così difficile?
Stupida sottuttoio, stupida mezzosangue, stupida mezzosangue sotuttoio-. Si sarà montata la testa? Avrà pensato di averlo umiliato? E anche se fosse, perché gli dava così fastidio? Che gli importava di quello che pensava lei?
"Corretto, signorina Granger. E adesso, chi di voi riconosce questa pozione?"
Il professore scoprì un grosso calderone.
Hermione era pronta a dar la risposta ma le parole le si bloccarono in gola.
"Amortentia".
Tutti si girarono verso Draco, mentre le sue narici si riempivano di un inebriante profumo di vaniglia e fiori di pesca.
Lui guardò verso Hermione, l'unica persona di cui voleva attirare l'attenzione adesso.
Lei lo aveva battuto al suo stesso gioco: adesso toccava a lui sfidarla sul suo campo.
"È una pozione d'amore. L'Amortentia assume un odore differente secondo i gusti e le preferenze della persona con cui entra in contatto, assumendo l'aroma di ciò che la attrae maggiormente. Quindi, può essere aggiunta a cibo o bevande senza che la vittima se ne accorga".
Guardò verso Hermione. Lo stava fissando.
Perché si sentiva intimidito?
In tutti quegli anni, quello era lo sguardo più lungo che lei gli aveva rivolto.
Incrociò i suoi occhi con le iridi color cioccolato della grifondoro, fissandola con aria di sfida.
La risposta della mezzosangue non si fece attendere. L'aveva ferita nel suo stupido orgoglio grifondoro da sotuttoio.
"In realtà" iniziò lei "l'amortentia crea un'ossessione romantica e una travolgente infatuazione, ma non il vero amore, che è impossibile da ricreare artificialmente".
Sembrava rivolgersi più a lui che al professore. Rimasero immobili a fissarsi negli occhi. Sembrò un eternità prima che la voce di Lumacorno li riportasse alla realtà.
"Molte bene ragazzi, complimenti".
Finita la lezione si diressero tutti nella sala grande per il pranzo. Draco sedeva di fronte a Blaise e Theo al tavolo dei serpeverde. Non aveva toccato cibo, non che mangiasse molto in generale ultimamente.
"Se continui ancora a fissarla creerai un buco attraverso di lei" iniziò Blaise.
"Cosa c'è Draco, ti brucia così tanto che una ragazza ti abbia messo a tacere? Bel caratterino eh, la Granger" lo incalzò Theo.
"Beh, se proprio devo dirlo, anche il suo corpo non è che sia poi così mal.."
"SMETTETELA" Draco esclamò, a voce più alta di quanto avrebbe voluto.
"Beh, è peggio di quanto pensassi" disse Theo all'amico, voltandosi nella direzione in cui era puntato lo sguardo di Draco.
Al tavolo di fronte, Hermione sedeva con i due soliti amici. Non aveva toccato cibo, non riusciva a mangiare. Il suo stomaco era sottosopra, e questa volta non era per la scena di Lavander avvinghiata al braccio di Ron.
"Vuoi spiegarmi cosa è successo oggi a lezione?" chiese Harry, assicurandosi che Ron fosse abbastanza distratto da non prestare attenzione alla loro conversazione.
"Non so di cosa stai parlando, Harry"
"Come? Malfoy? Te ne sei dimenticata? Te lo stavi praticamente mangiando con gli occhi ... Dovrei forse sapere qualcosa? Quando ti ho chiesto di tenerlo d'occhio non era questo che intendevo"
"HARRY JAMES POTTER, come osi?!"
Si alzò dal tavolo di scatto e se ne andò.
Mangiarlo con gli occhi? Lei e Draco?
Ma come poteva il suo migliore amico anche solo lontanamente pensare questo di lei.
La rabbia per ciò che aveva detto le fece attorcigliare lo stomaco mentre risaliva le scale verso il dormitorio.
Aveva osato accusarla di essere attratta da Draco Malfoy? Lei, Hermione Granger, attratta dal principe delle serpi? Da quell'idiota privilegiato, montato e viziato... No.
Neanche sotto l'effetto della pozione d'amore più potente del mondo.
Mai, mai e poi mai.
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