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30 ( Louis ) Epilogo

Finalmente era giunto il momento che aspettavo da un pò: avrei fatto l'amore con Harry per la prima volta.
Gli spostai le braccia da me per spogliarlo durante i nostri vari baci.
Baci che crescevano come la mia eccitazione, che si poteva facilmente vedere dalla presenza nei miei pantaloni.

Mi staccai dalle sue labbra per andare a mordicchiargli un orecchio. I suoi gemiti aumentavano e così i suoi sospiri di piacere, che inevitabilmente mi facevano indurire il membro ancora stretto in quelle fastidiose cose chiamate mutande.
Continuai a torturare il suo lobo e, quando mi fui stancato, iniziai a baciargli ripetutamente il collo, dove mi soffermai specificatamente.

Difatti lì gli procurai dei marchi in diversi punti,e come in un rito ripetevo gli stessi passaggi: mordevo, succhiavo ed infine gli leccavo la porzione di pelle presa di mira.
Proseguii fino a tingere la sua carnagione di una moltitudine di macchie scure e viola.
Ma quello non mi bastava più, dovevo imprimere ogni sua piccola cellula di me.

Gli sbottonai la camicia, unico indumento che gli copriva il petto e che lo nascondeva dai miei bramosi occhi.
Una volta compiuta la mia missione che pareva davvero impossibile, gli osservai il viso.
Era sudato, con le labbra rosse, consumate da tutti quei baci rubati o ricambiati.

I suoi occhi verdi erano lucidi e springionavano un tale calore da incendiarmi il basso ventre, il solo guardarlo aveva fatto gonfiare a tal punto il mio uccello che per poco non persi la ragione,prendendendolo seduta stante.
Riuscii per miracolo a mantenere un po' di senno mentre lui mi cercava con gli occhi pieni di aspettativa.

Decisi di lanciare l'indumento che avevo ancora in mano da qualche parte nella stanza, per concentrarmi su di lui.
Ma volevo avere ancora di più, ormai  diventato avido del suo corpo. Desideravo vedere quell'opera d'arte in maniera completa.
Gli tolsi i pantaloni ed infine l'intimo...solo allora mi bloccai per guardare ciò che avevo portato alla luce.

La sua pelle bianca come la luna che splendeva adesso alta nel cielo fuori dalla finestra, l'avrei riempita di testimonianze di ciò che sarebbe avvenuto e l'avrei venerata in eterno.
Le sue mani splendide e delicate che adesso coprivano il suo viso rosso ed il suo petto non troppo muscoloso, lo rendeva perfetto ai miei occhi.

I suoi capelli, ci avrei passato ore a infilare le mie dita tra i suoi boccoli scuri e morbidi che sembravano seta.
La sua figura poi, aveva un non so ché di unico ed elegante che amavo da impazzire.
< Non mi guardare in questo modo.>
La sua voce era uscita timida e roca, mentre voltava il capo per scappare dal mio sguardo.

Mi faceva ridere il suo imbarazzo.
< In che modo?> chiesi dolce.
< In questo: mi guardi come se fossi la cosa più preziosa al mondo.> disse sussurando mentre mi attirava a sé con le braccia, forse per distrarmi.
< perché lo sei, sei la cosa più preziosa in questo mondo per me.>

Lo vidi commuoversi e, per non farsi vedere, girò la testa dall'altro lato.
< Vuoi andare avanti?> gli domandai, non più sicuro delle mie azioni.
Se fosse stato per lui per lui, avrei aspettato anche anni, dopotutto si fa ogni pazzia per la persona che si ama.
< Sì, non ti fermare adesso.>

Mi spogliai così da rimanere nudo anch'io.
Le nostre pelli a contatto bruciavano, mandando mille brividi sù per la mia schiena.
Le mie dita, agitate ed incapaci di rimanere ferme, perlustravano ogni parte del suo corpo, memorizzandone ogni minimo particolare.
Mi stavo godendo la nostra prima volta al massimo, volevo che fosse speciale per entrambi.

Che fosse semplicemente indimenticabile.
Mi concentrai sui suoi capezzoli, stimolandoli con le mie falangi e ascoltando i suoni piacevoli e leggeri che uscivano soavi dalle sue labbra.
Non soddisfatto delle mie prestazioni, decisi di utilizzare anche la lingua per continuare quel bellissimo atto, passandola intorno al bottoncino di carne per poi morderlo.

Feci dopo la stessa cosa con l'altro.
Tenendolo fermo con le mie mani sui suoi fianchi, tracciai un lungo tragitto dal suo petto fino al suo obelico per poi scendere ancora più giù, fino ad arrivare alla sua erezione pulsante.
Devo dire che era messo molto bene là sotto.

Iniziai a prestare un'attenzione particolare al suo membro, dove mi calai con la mia bocca, e presi a succhiare con forza mentre con la punta della lingua creavo figure immaginarie e sconnesse.
Harry prese a gemere in maniera incontrollata, cercando di recuperare aria mentre si contorceva, merito di un piacere da lui mai provato.

Quando però sentii in bocca il sapore del suo liquido pre-orgasmo, mi allontanai con un verso contrariato proveniente dal mio ragazzo.
Capivo la sua impazienza: anch'io non vedevo l'ora di unirci e venire insieme.
Tornai a baciarlo sulle labbra e mentre il bacio diveniva sempre più bagnato e passionale, infilai le mie dita tra le nostre labbra per lubrificarle al meglio.

Mi sedetti tra le sue lunghe gambe, gli massaggiai il cerchio di muscoli per farlo rilassare e poi, piano, infilai un dito.
Lo mossi in tutte le direzioni, facendo spesso avanti e indietro; una volta certo inserii il secondo.
Eseguita la stessa procedura né inserì un terzo e infine, per sicurezza, il quarto.

Nel frattempo che la preparazione avveniva, controllavo il suo volto e le sue espressioni, rallentando quando notavo il suo fastidio o accelerando in caso di piacere, fermandomi sempre però prima di farlo venire.
Quando finalmente lo sentii pronto decisi di passare alla fase successiva e con un piccolo movimento di bacino allineai il mio sesso e lo spinsi all'interno della sua apertura.

Subito un urletto di sorpresa e di dolore si levò in aria.
Mi immobilizzai per poi vedere il viso di Harry sudato ed eccitato, con gli occhi innamorati.
Attesi qualche istante che si abituasse alla nuova e maggiore presenza, nel frattempo mi abbassai per baciarlo.

Ricevuto il suo consenso, cominciai a spingere avanti e indietro in maniera rapida e precisa, cercando di raggiungere quel punto al suo interno che l'avrebbe fatto urlare.
< AH!> strillò incapace di contenersi.
A quanto pare l'avevo trovato.

Continuai così, colpendo sempre lo stesso punto fino a venire insieme, io dentro di lui e lui tra i nostri petti.
Riprendemmo fiato distesi affianco.
< Perché mi hai dato l'anello?> chiese tra un respiro e l'altro.
< Perché ti amo e sono pronto a dirlo all'intero universo, anche se questo si dovesse mettersi contro di noi.> risposi sincero.
< Ti amo anch'io.> disse per poi girarsi e tornare a baciarmi.

Gli circondai il fianco con un braccio, portando la sua testa sul mio petto.
Ci coprì con le coperte e, ancora nudi e sporchi del simbolo della nostra unione, ci addormentammo stanchi ma felici.

The end

Neko-ginny

Mio dio non posso credere di averla finita sto piangendo come un idiota.
Ogni volta che concludo una storia una parte di me muore.
Non so se è mai capitata anche a voi una cosa simile.

☆◇☆◇

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