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26 ( Louis )

Ormai era la duecentesima dimora che controllavo e di lui ancora nulla.
Io e Niall c'eravamo divisi i quartieri per fare più in fretta.
Avevo chiesto indicazioni e se qualcuno avesse visto Harry o uno dei due bastardi, ero così arrivato ad una delle periferie del mio regno.

Mi era toccato controllare tutte le case e qualche volta ho dovuto anche sfondare un paio di porte.
Ero sconsolato dal risultato un po' scadente che avevo ottenuto.
Era arrivato il pomeriggio e come il sole saliva nel cielo azzurro così la mia ansia cresceva.

Quando l'astro raggiunse il punto centrale, il mio stomaco mi avvertì che era giunta l'ora di pranzo.
Fu con tristezza mista a speranza che raggiunsi il punto di incontro che avevo fissato con il mio migliore amico.
Speravo che almeno lui mi portasse qualche lieta novità.
Cavalcai velocemente fino a vedere la sua sagoma puntuale in lontananza.

< L'hai trovato?> chiedemmo in contemporanea.
A quanto pare anche lui non aveva raggiunto nessun risultato.
Pranzammo a sacco, anche se io mangiai poco e nulla a causa della morsa che mi attanagliava lo stomaco.
Più di una volta dovetti inghiottire il boccone a forza e alla fine dovetti arrendermi e dare a Niall quello che era rimasto del mio pasto.

Continuammo la ricerca questa volta insieme.
Proprio mentre stavamo per girare l'ennesima via, vedemmo un ragazzo scappare e neanche pochi istanti dopo uscire dallo stesso vicolo uno sconosciuto e quel poco di buono dell'ex istruttore di Harry.

Erano entrambi di corsa e dalla vena che pulsava sulle loro tempie direi anche molto infuriati.
Feci segno a Niall di aiutarmi ad acchiapparli.
Scendemmo rapidamente dal cavallo e prendendo delle armi ( non proprio armi letali dato che uno era il mio fedele coltellino e l'altra una spada non molto affilata ), corremmo andandogli incontro.

Lo sconosciuto, un energumeno alto e spaventoso toccò a Niall, invece io affrontai quel dannato a cui dovevo farla pagare cara.
< Guarda un po', che ci fa il principino fuori dalle mura della sua nobile fortezza? > domandò con un ingenuità talmente finta da farmi venire voglia di spaccargli la faccia, mi faceva saltare i nervi.

La mia rabbia crebbe ma io sapevo di non poterla lasciare libera di agire su di me, perché il mio avversario era molto astuto ed io non potevo permettermi errori.
Non adesso.
Non in questa situazione.
Feci un passo in avanti mettendomi in posizione di attacco con il coltello bene in vista.

< Dov'è Harry? Victoria ha detto che lo hai rapito tu.> chiesi con più calma di quanto credessi di avere.
< Il drago? Non so, non è più un mio problema. > mi rispose con un falsissimo sorriso.
Lo odiavo, non mi importava più nulla della conversazione anche perché sapevo che finché non si fosse trovato con le spalle al muro non avrebbe parlato.

Lo attaccai in avanti puntando al petto, ma lui mi schivò elegantemente, per poi farmi uno sgambetto.
Fortunatamente grazie al mio istruttore di spada sapevo molto bene come evitare un colpo basso del genere.
Indietreggiai riuscendo però a ferirlo ad una spalla.
< Tutto qua? Il tuo draghetto ha fatto di meglio.>

Lo sapevo che mi voleva irritare, ma non ci potevo fare niente.
Nessuno avrebbe dovuto parlare così di Harry e meno di tutti lui, che non aveva neanche il diritto di nominarlo.
Ripresi con degli attacchi rapidi e precisi, forse persino prevedibili dato che dopo averlo colpito un paio di volte riuscì ad atterrami disarmandomi.

< Mai farsi prendere dai sentimenti durante una lotta, vedi saranno la tua fine. > disse sferrandomi un pugno allo stomaco.
Trattenni il fiato dal dolore.
Poco distante dalla mia mano vidi riflettere i raggi del sole su qualcosa.
Mettendo a fuoco vidi la mia mossa vincente, infatti mentre l'altro caricava il prossimo colpo con una testata gli feci perdere l'equilibrio.

Riuscì a ribaltare le posizioni e allungando la mano in modo fulmineo afferrai un pezzo di vetro affilato (Probabilmente di una finestra sfondata).
Glielo pontai alla gola.
< Questo è uno scacco matto se non sbaglio.> affermai sarcastico.
L'uomo sconfitto rilassò i muscoli e appoggio la testa sulla strada sporca e polverosa.

< Hai bisogno di aiuto?>
Niall era spuntato dal nulla dinanzi a me.
< Tutto ok?> gli chiesi preoccupato.
Non potevo permettermi di distrami non fin quando quest'uomo non era legato o incatenato.
Non mi fidavo.

< Sì, l'altro era sia goffo che stupido mi è bastato un non nulla per metterlo fuori combattimento. Tieni, ho chiesto ad una casa qua vicino se avevano qualcosa con cui legarli.> detto questo mi mise davanti agli occhi un paio di cinture fatte da corde.
Legai il traditore mentre Niall faceva lo stesso col suo sfidante.

< Vado a chiamare qualche guardia dovrebbe essercena qualcuna qua vicino. > dissi iniziando ad avviarmi sulla strada principale senza aspettare una sua risposta.
Stavo camminando da un po' e mi chiedevo se era possibile che non ci fosse nemmeno uno in divisa.
Alla fine ne vidi uno che stava per entrare in una taverna.

Lo fermai e raccontandogli dei due rapitori, senza scendere eccessivamente nei dettagli riuscì a convincerlo ad arrestarli.
< Sono loro?> mi chiese osservandoli.
< Sì.> confermai fermamente.
L'uomo si guardò intorno e dopo aver analizzato la situazione parlò.

< Ho bisogno che uno di voi due mi aiuti, non posso trasportali entrambi da solo.>
< Vengo io con lei.> si offrì il mio amico.
Lo ringarziai mentalmente io non potevo più perdere del tempo con quei due.
Appena mi passò accanto, lo fermai per sussurargli che io avrei continuato a cercare Harry, annuì in risposta e mi sorpassò.

Risalì sul mio destriero, ma non mi allontanai troppo che potei sentire un ruggito, provenire da ovest o più precisamente dalla foresta.
Doveva essere il segnale di Zayn, spinsi il mio cavallo a galoppare velocemente nella direzione da lui indicata.
Cavalcavo così rapidamente da non riuscire più a distinguere bene i colori puntando solo ad arrivare al più presto dal mio obbiettivo principale.

Arrivai vicino a Zayn che lottava contro un altro drago, Harry era là sotto shock.
Non potevo sapere cosa gli era accaduto, ma dovevo portarlo via da là prima che venisse coinvolto nello scontro.
Mi diressi verso il piccolo Harry divenuto nuovamente un drago, lo presi in collo e quasi non mi commossi.

Mi era mancato più di ciò che volevo ammettere.
Non lo avrei lasciato mai più non importa cosa avrebbe comportato.
< Mi dispiace.> non feci altro che sussurrare quelle due parole senza mai fermarmi.
Quando per poco una fiamma non ci ridusse in cenere capì che era l'ora per me ed Harry di ritirarci.

Anche seppur controvoglia Harry non si ribellò più di tanto alla mia decisione.
Mentre camminavo nel bosco in cerca del mio cavallo, incontrai Niall.
Probabilmente aveva sentito anche lui il richiamo di Zayn.
Mi offrì un passaggio, accettai senza nemmeno pensarci due volte.

Uscimmo dal bosco.
Spiegai cosa stava accadendo a Niall, chiedendogli aiuto per il fuoco che divampava e di avvertire i cittadini del pericolo.
Quando mi giunse all'orecchio l'ultimo lamento dalla direzione dei due rettili, riaccompagnai Harry da Zayn.

Il luogo che aveva visto la battaglia era stato devastato dal fuoco e ogni cosa era divenuta cenere o quasi.
Il draghetto verde si catapultò giù dalle mie braccia per poi correre dall'immenso drago nero sdraiato a terra.
Gli sfidanti sembravano stare piuttosto bene tutto sommato, non ero un veterinario ma credo che nessuno dei sue fosse sul serio in pericolo di vita.

Mi avvicinai ad Harry che tornò tutto d'un tratto umano.
Corsi a prendere qualcosa per coprirlo e nonostante il cavallo fosse scappato era caduto il borsone in cui tenevo le cose per le emergenze.
Presi una delle due coperte che mi ero portato dietro e la misi ad il mio piccoletto per evitare che prendesse freddo.

Quando l'abbracciai notai le sue lacrime e cercai di tirarlo su di morale un po' come potevo.
< Niall ? > mi chiese all'improvviso.
< È andato ad avertire i cittadini degli incendi, tra poco dovrebbe arrivare con i rinforzi.> lo informai, capivo il motivo della sua distrazione di prima.

< Ma così li vedranno! > gridò allarmato.
Effettivamente non aveva torto ma in quel momento non ci avevo pensato affatto.
< Già dovremo spostarli! > acconsentì.
Mi staccai da il mio amato per pensare a come fare, quando gli immensi rettili presero forma anche loro umana.

Non so cosa aveva scatenato questo fenomeno ma attualmente era avvenuto in un momento più che propizio.

Neko-ginny

Wow questo capitolo è immenso ben 1400 parole.
Ragazzi mi sento un po' giù perché vedo che questa storia non è molto notata nonostante mi impegni tanto.

Ps: Da oggi in poi Vacanza, quanto siete felici?

☆◇☆◇

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