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Capitolo 21 - Luce alle Rovine

Cylen si alzò dal suo letto matrimoniale con baldacchino. Nella stanza, illuminata dalla luce del sole che filtrava dalle tende, si poteva vedere il mobilio in ebano. Allora il ragazzo si trascinò fino all'armadio, mentre le coperte scivolavano via dal suo corpo, lasciandolo solo con un paio di mutande indosso. Aprì l'armadio e ne estrasse un vestito elegante, come aveva richiesto Nenyan per quel giorno. Faceva parte della famiglia reale da cinque giorni, eppure non si era ancora abituato ai ritmi di corte. Mentre si vestiva, iniziò a schiarire la sua mente annebbiata dal sonno, per poi uscire dalla stanza e trovarsi faccia a faccia con Reynor.

<<'Giorno, Reynor.>> disse semplicemente, avviandosi verso la sala da pranzo.

<<Fermo lì.>> lo ammonì la ragazza. Lui ubbidì e si girò.

<<Devi rifarti il letto. Sai che non sopporto che altri lo facciano.>> disse la castana. Cylen sbuffò, però ubbidì e rifece il letto, per poi andare con Reynor a fare colazione. Trovarono Nenyan che li aspettava a tavola. Mangiarono in silenzio e poi Cylen si dileguò in uno dei suoi portali. Nenyan invece prese Reynor per mano e la condusse con sé fuori dal Palazzo, dove li attendeva una carrozza. Reynor lo guardò con sguardo interrogativo, e lui rispose:

<<Dobbiamo fare un viaggio.>>

Allora la ragazza salì sulla carrozza e si sedette davanti a Nenyan, poco prima che il cocchiere partisse. La carrozza abbandonò la città e se ne allontanò, seguendo una strada che sembrava essere stata poco battuta. Reynor rimase a guardare fuori dal finestrino, tentando di ingannare la noia mentre il paesaggio si susseguiva sempre uguale davanti ai suoi occhi. Intanto Nenyan sembrava impaziente e ciò era dimostrato dal movimento costante di un piede e dal tamburellare continuo delle dita su un ginocchio. La ragazza lo ignorò, continuando a guardare fuori. Passò quasi un'ora e mezza prima che la carrozza si fermasse. Nenyan scese dalla carrozza e fece scendere anche Reynor, che appena alzò lo sguardo davanti a sé rimase senza parole. Di fronte a lei era una villa bianca con due ali laterali. La porta sotto al portico in stile tempio greco era in bronzo, e alla base della scalinata che portava all'entrata del portico erano due statue raffiguranti dei draghi su dei piedistalli.

"Impossibile. Questa non può essere..." pensò la ragazza, incredula.

<<Bentornata a casa, contessa Reynor Astan.>> disse Nenyan, dando alla ragazza una chiave sul manico della quale era raffigurata la testa di una fenice di profilo. La ragazza prese la chiave e si avviò verso la casa. Salì le scale del portico, sfiorando le statue e le colonne del portico, mentre si avvicinava alla porta. Mise allora la chiave nella toppa e la girò. Dopo aver fatto scattare la serratura, abbassò la maniglia ed entrò, riprendendo la chiave. Nenyan la seguì dentro la villa, e sorrise quando vide la ragazza che fremeva di gioia. Dopo un primo momento di silenzio, Reynor si girò e, piangendo di gioia, abbracciò il moro dicendo:

<<Idiota, non c'era bisogno che facessi questo.>>

<<Invece si. Questa era casa tua, e non era giusto che rimanesse distrutta, con in essa tutti i tuoi averi e i tuoi ricordi, men che mai era giusto il fatto che non rimediassi ad un danno del consiglio degli anziani.>> rispose il moro, ricambiando l'abbraccio e sorridendo.

<<Questo dove devo metterlo?>> chiese Cylen, spuntando dal nulla con un pupazzo a forma di coniglio bianco. Reynor lo vide e si asciugò le lacrime, prendendo il pupazzo e avviandosi verso le scale sul fondo della sala. Prese la scalinata di destra e camminò lungo il corridoio fino ad una porta bianca. Bussò, come era abituata a fare con quella porta quando era piccola, e abbassò la maniglia. Entrò nella stanza, seguita da Cylen e Nenyan, e vide tra dei pupazzi un bambino sui nove anni che giocava. Aveva occhi marroni e capelli biondi, che contornavano un volto dai lineamenti morbidi. Reynor rimase meravigliata e la sua felicità raggiunse il limite massimo e lo superò nel vedere suo fratello Kylyan. Corse ad abbracciare il bambino e fece cadere il pupazzo a forma di coniglio a terra.

<<Reynor! Mi stringi troppo forte!>> si lamentò il bambino.

<<Grazie a Cylen siamo riusciti a resuscitarlo, ma per i tuoi genitori era impossibile fare qualcosa oltre a fare in modo che potessero manifestarsi come spiriti in questa villa.>> spiegò Nenyan.

<<Non mi interessa, questo è il giorno più bello della mia vita.>> rispose la castana, sciogliendo l'abbraccio con suo fratello.

<<Lo so. Auguri, Reynor.>> disse il re, sorridendo.

<<Auguri, Reynor.>> ripeté Cylen.

<<Auguri Reynor! Tieni, questo è per te.>> disse il Kylyan, dando un bacio su una guancia a Reynor e porgendole un pupazzo a forma di fenice alto trenta centimetri. Reynor sorrise e pianse dalla gioia ancora una volta per la bellezza di quel giorno. Fuori dalla sua villa splendeva il sole e lei, all'alba dei suoi sedici anni, era con le persone a cui teneva di più al mondo: Nenyan, Kylyan e Cylen.


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Ciao a tutti!!!
Non ho nulla da dire, a parte che vi ringrazio per aver seguito questa storia fino alla fine e per aver votato, commentato o anche solo letto e che il bambino nella foto, come avrete capito, è Kylyan. Spero che la storia sia piaciuta a tutti indistintamente, e ora vi lascio agli affari vostri.
Soul_Mirror

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