Capitolo 20 - Aliaku Initor
Reynor stava finendo di leggere l'ultima lettera di un conte. I suoi compiti la annoiavano a morte e, per di più, duravano un'eternità. Appena finì di leggere la lettera, si alzò dalla scrivania e uscì dallo studio, avviandosi verso la vecchia sala privata di Nenyan, nella quale incontrava le ragazze. Una volta dentro, si tolse il mantello e mise a bollire dell'acqua mentre prendeva una torta e la tagliava, mettendola poi su un vassoio che portò nella sala e mise sul tavolino. Poco dopo, l'acqua bollì e la ragazza lo mise in una teiera con sei cucchiaini di Earl Grey. Appena ebbe rimesso il coperchio alla teiera, andò ad aprire, trovandosi davanti Margot, Arya, Elen, Lena e Terian. Le fece entrare e accomodare, mentre andava a prendere dei piatti e delle forchette rlda dolce per la torta. Quando tornò, mise nei sei piatti sei pezzi di torta e verso in sei tazzine il tè, per poi sedersi e iniziare a chiacchierare con le ragazze mentre tutte bevevano il tè.
<<Allora... avevi detto che tra te e Nenyan non c'era niente... come mai ora sei la regina allora?>> chiese Margot, maliziosamente.
<<Ecco... è una cosa complicata. All'inizio non mi interessava realmente nulla di Nenyan, ma poi... mi sono innamorata di lui.>>
<<Wow. E per il fatto che ti fingevi maschio?>>
<<Non ho voglia di parlarne. Se volete chiedete a Nenyan e ditegli che avete il mio consenso, ma non sentirete una parola da me su questo argomento.>> rispose la regina, prima che l'argomento della conversazione venisse spostato su altro. Il tempo passò così velocemente fino alla tarda sera, quando le ragazze si separarono. Reynor fu l'ultima ad uscire, dopo aver lavato sia il servizio da tè che i piatti e l'argenteria. Lungo la strada che portava alla sua stanza, la sua mente iniziò a vagare tra i mille pensieri che le passavano per la testa, almeno finché non sentì un forte dolore alla nuca, prima che tutto divenisse buio.
La prima cosa che Reynor sentì quando si riprese fu una voce che diceva:
<<Ora che l'abbiamo neutralizzata, credo che comandare ci sarà facile. La mente del re è facilmente consizionabile, ma la sua... è impossibile penetrarla. Già che ci penso, dato che non ci serve più e possiamo sbarazzarci di lei, penso che potremmo anche divertirci un po' prima di disfarcene, no?>>
Reynor non provò nemmeno ad aprire gli occhi, sapendo di essere bendata: tentò solo di concentrarsi e rimanere calma per raccattare le idee. Questo almeno fino a quando non sentì che la tunica le veniva letteralmente strappata di dosso. A quel punto andò in panico, mentre tutte le sue peggiori paure la assalivano e l'ansia prendeva il controllo del suo corpo. Quando sentì la mano di uno degli uomini sul suo corpo si agitò, colpendolo di striscio.
<<Ah, si è ripresa. Tienila ferma.>> disse l'uomo, mentre un'altro la bloccava. Reynor sentì molte mani che si muovevano sul suo corpo, e dai suoi occhi iniziarono a uscire delle lacrime che le rigarono le guance.
<<Reynor, se essere femmina significasse essere te, io vorrei essere una ragazza. Sei più forte di me. Riesci a tenermi testa e a farmi fare tutto quello che vuoi. Questo ti sembra essere debole?>>
<<Combatti ciò che temi.>>
Queste furono le parole che rimbombarono nella testa di Reynor. Fu in quel momento che ricordò che sua madre gli aveva insegnato, poco prima di morire, un incantesimo molto utile. La castana, per quanto le fosse possibile, si concentrò e sussurrò:
<<Iltior kilitor hotut¹.>>
In quel momento, un pugnale uscì dal palmo della mano della ragazza, tagliando le corde che la legavano. Reynor allora con uno scatto allontanò tutte le persone da sé e tagliò anche la benda. Era davanti a cinque uomini, tutti armati fino ai denti. Si gettò allora su uno di loro come una bestia assassina, tagliandogli la giugulare con il pugnale, per poi passare al secondo bersaglio. Appena lo uccise, le altre tre persone morirono accasciandosi al suolo. Cylen entrò nella stanza e diede dei vestiti a Reynor, che si rivestì velocemente e chiese dove fossero.
<<Iliryn, un giorno dal tuo rapimento. Quei tizi erano mercenari al servizio di Galmard, eccetto uno che era uno dei membri del consiglio degli anziani.>> rispose Cylen, aprendo un portale per il Palazzo Reale.
<<Cylen, ti dispiacerebbe fare una missione per me?>>
<<Dipende da cosa comporta. In ogni caso, prima rispondi ad una mia domanda: aver ucciso delle persone non comprometterà il tuo potere?>>
<<No, non lo comprometterà. Avendo io compiuto il delitto senza i miei simboli di potere io sono intoccabile quale regina. Tornando a noi, gli obiettivi sono i membri del consiglio degli anziani e Galmard. Li devi uccidere tutti stanotte.>>
<<Accetto l'incarico, mia regina.>> disse il castano, oltrepassando il portale con Reynor.
Il mattino dopo Reynor si svegliò e trovò sia Cylen che Nenyan nella stanza. Cylen era tranquillo, mentre Nenyan era nervoso.
<<Buongiorno. Cylen, hai fatto quel che ti ho chiesto?>> disse la castana.
<<Certo, mia regina. I membri del consiglio degli anziani sono tutti morti.>>
<<Bravo. Aspetta qui.>>
<<Ehi Reynor, stai bene?>> chiese Nenyan, preoccupato.
<<Si, sto bene. Tranquillo.>> rispose la regina, vestendosi con il frack blu che aveva richiesto al sarto. Sillian si era davvero superato. La giacca aveva bottoni color oro ed era blu scuro, con la coda non come la classica coda di rondine, ma che partiva da poco sopra al fondoschiena e, dopo essersi separata, si ricongiungeva in un punto per poi separarsi a coda di rondine di nuovo. Il vestito stava alla perfezione a Reynor, che vi indossò sopra il mantello da regina e uscì dalla stanza, facendo cenno agli altri due di seguirla. La regina si diresse spedita verso la sala del trono. Quando vi entrarono, la trovarono gremita di persone. Al loro ingresso, tutti si inchinarono, per poi iniziare a bisbigliare nel vedere Cylen. Giunti ai troni, Nenyan e Reynor si sedettero, mentre Cylen rimase in piedi all'inizio della scalinata.
<<Questo ragazzo, chiamato Cylen Hijerikai e conosciuto da tutti come Heart Card, ha reso molti servigi alla famiglia reale, prima preservandone le ricchezze, poi sventando un tradimento e infine salvando e vendicando me, la regina.>> iniziò Reynor con voce solenne, prima che le venissero portati un diadema in oro con tre punte e quattro gemme e un anello con un rubino incastonatovi le venissero portati e lei li indossasse. Il diiadema portava sulle tre punte, di cui la centrale era la più alta, tre gemme, che da destra verso sinistra erano uno zaffiro, un diamante e un rubino. La quarta gemma era sotto al diamante ed era uno smeraldo. L'anello, a forma di drago e dalle quali partivano le ali al centro delle quali era il rubino, era in puro argento.
<<Per questo io, Reynor Astan, contessa capostipite della famiglia Astan e Regina del Regno di Beron, nomino te e tutti i tuoi discendenti membri della famiglia reale. Aliaku Initor²>> continuò Reynor, alzandosi e avvicinandosi a Cylen. Dopo un primo momento di silenzio tutti applaudirono e Cylen si inchinò, rispondendo:
<<Dilia Nivigor³>>
¹, Jared ilitior kilitor: significa "io posso evocarti". È un incantesimo che serve ad evocare delle armi, ed era usato solo dalla famiglia Astan, l'unica oltre alla famiglia reale che ne conosceva i segreti.
², Aliaku Initor: letteralmente "Ora sei nostro". È una formula cerimoniale di Dermash e Jati usata anche in varie sette per dare il benvenuto a coloro che superano la prova di iniziazione.
³, Dilia Nivigor: questa espressione ha significati molteplici, ma quello che è inteso da Cylen è "Per il tuo amore" o anche "Per il tuo bene", nonostante un altre significato sia "Riposa nell'oblio dei morti", motivo per il quale a Dermash e Jati gli assassini che parlano in codice dicono "Iliam Dilia Nivigor", in cui "Iliam" significa "lui".
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Ciao a tutti lettoriii. Spero che la storia vi stia piacendo perché stavo pensando ad un sequel. Ditemi nei commenti se pensate che vi piaccia come idea. In ogni caso, sappiate che il prossimo capitolo sarà l'ultimo di questa storia. Detto ciò, vi lascio in pace, anche se in realtà lo dico per me perché è il mio compleanno u.u
Ciaooo,
Soul_Mirror
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