Capitolo 6- Ricambio di favore:
Dopo che Emily ebbe scoperto tutta la verità su se stessa, era ora di risolvere lunica questione in sospeso: Peter.
Lo trovò seduto sulla tavola di pietra a guardare il disegno che proprio lei aveva fatto di Aslan.
-Ehi.- gli disse, sedendosi accanto a lui.
-Sei fortunata sai: tu sei lultima che lo ha visto.- le disse Peter, riferendosi al leone.
-Mi appare in sogno ogni tanto.- ammise lei. -Gli chiedo sempre perché non è venuto in nostro aiuto. E mi ha risposto: Due cose non avvengono due volte allo stesso modo.-
-Cosa vorrebbe significare?- domandò confuso.
-Io penso che lui verrà da noi quando ne avremmo bisogno.- rispose Em, guardandolo negli occhi e sistemandogli un ciuffo di capelli. -Mi dispiace per tutto.-
-Sai Em, io ti voglio bene, ma certe volte sai essere davvero ottusa.- commentò Peter, ripetendo le parole che tempo prima gli erano state delle esattamente da lei.
Emily ridacchiò arrossendo.
-Io non ho mai voluto scappare da te. Se solo avessi potuto, se solo avessi saputo come, sarei tornato subito.- spiegò Peter.
Emily non diede altre scuse e non esitò ad accarezzargli la guancia e poi a baciarlo dolcemente sulle labbra.
Fu poco dopo che giunse Edmund e a guardarli, si intristì un po'.
Si schiarì la voce per ottenere la loro attenzione.- Peter, devi venire a vedere.-
Insieme uscirono dalla galleria e videro che gli uomini di Miras erano vicini.
Erano molti più di loro e con se avevano balestre e catapulte.
Dovevano attuare un piano alla svelta.
Nonostante Aslan non si fosse mostrato, avevano bisogno di lui.
Peter decise di mandare Susan e Lucy nella foresta a cercarlo, mentre loro avrebbero guadagnato tempo.
-E questo il tuo nuovo strabiliante piano? Mandare una ragazzina nel bosco?- domandò Trumpkin.
-Non abbiamo altra scelta.- rispose Peter.
-E come intendi a guadagnare tempo?- chiese Emily.
-Se mi posso permettere..- intervenne Caspian. -Miras sarà anche un tiranno ed assassino, ma deve comunque rispettare le tradizioni del proprio popolo. Ce nè una che ci farebbe ottenere del tempo.-
-Cioè?-
-Uno scontro, corpo a corpo.-
-No, no, non se ne parla!- esclamò Emily, avendo timore per la vita di Peter.
-Sono daccordo.- affermò il re.
Lei lo guardò con sopracciglia aggrottate.- Ma sei impazzito, ti ucciderà!-
Allora Peter le strinse le mani.- Em, ascolta: tu una volta hai sacrificato la tua vita per me, lascia che ora sia io a farlo.-
Emily scoppiò in lacrime.- Non posso! Ti ho aspettato qui per cinque anni! Ed ora che ti ho ritrovato, non posso perderti!- singhiozzò.- Io ti amo.-
Peter la guardò negli occhi e le asciugò una goccia col pollice.- Ti fidi di me?-
Quella domanda riportò per un attimo Emily al lago ghiacciato, quando Peter si era fidato cecamente di lei e ne erano usciti vivi.
-Mi fido.-
***
Lesercito di Miras si era accampato nella foresta, così Emily ed Edmund andarono in pace verso la tenda del re.
Peter aveva scritto di proprio pugno un pergamena in cui sfidava il re.
-Io, Peter, re di Narnia e imperatore delle Isole Solitarie, per evitare spargimenti di sangue, propongo una sfida corpo a corpo contro lusurpatore Miras e per il perdente, sarà la resa totale.- lesse Edmund davanti a Miras, seduto ad un tavolo che intorno aveva i suoi consiglieri.
Egli più che osservare Edmund, osservava come Emily pareva più sicura di se ed in effetti era così, si stava fidando di Peter.
-Principessa Emily-
-Eve.- lo bloccò lei. -Era questo il nome che voleva darmi mia madre. E sono regina, non principessa, poiché il trono dove sedete è il mio.- continuò, avvicinandosi a lui con i pugni verso il tavolo.
Miras scoppiò a ridere e dietro di lui anche tutti gli altri uomini.- Una ragazzina come regina, ma per favore.-
-Sbaglio o questa ragazzina è riuscita ad entrare nella vostra camera da letto senza che voi ve ne foste accorto?- chiese Emily con sopracciglio alzato e un sorrisetto divertito.
Quello sulla bocca delluomo scomparve subito.- E perché dovrei accettare, quando io e i miei soldati potremmo sterminarvi?-
-Non avete già sottovalutato la potenza di Narnia?- intervenne Edmund. -Fino a qualche giorno fa non credevate nella nostra esistenza.-
-Mah Ed, io credo solo che lui abbia paura di confrontarsi con chi ha la metà dei suoi anni.- continuò la ragazza.
A quel punto Miras, stufo di essere preso in giro, le puntò la propria spada al mento.- Tu devi sperare che la spada del tuo fidanzato sia più affilata della sua penna.-
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