"Il Passato": parte cinque
Passarono pochi anni dall'incontro con Gesù. Lucifero durante quegli anni era completamente ossessionato dalla figura di Gesù: ad ogni anima che trapassava all'inferno, faceva chiedere dagli Abomini se avessero notizie del Nazareno. Poi sarebbero stati torturati sangue per il resto dell'eternità. Un giorno un uomo disse che aveva notizie che lo riguardavano: stava per subire un processo per aver affermato più volte di essere il figlio di Dio.
"Galzu, dovrò tornare sulla Terra" disse Lucifero, e con uno sguardo, i due si capirono così Galzu rispose:"Se quest'uomo, è veramente il figlio di Dio, ti sconsiglio di farlo".
Così Lucifero si alzò e disse furibondo:" Questo posto puzza di marciume Galzu: sento il fetore degli uomini sbudellati e le loro grida tutto il giorno, questa - e indicò l'inferno- è la mia pena, e lui che pena ha avuto? Nessuna, Galzu. Proprio niente. Io glielo ammazzo il figlio, così capirà cosa vuol dire l'ingiustizia, così capirà cosa vuol dire perdere a causa della corruzione"
"Non ti appoggerò, stavolta" rispose Galzu.
Lucifero si allontanò in silenzio, furibondo, e valicò il portale.
Si trovò di nuovo nel deserto, fece qualche miglio a piedi, finché non si trovò dove doveva essere. Incontrò un passante e gli chiese:"Conosci un certo Yeshua di Nazareth?", l'uomo, che era abbastanza giovane, ma portava una barba che gli dava almeno qualche anno in più rispose:" Tu non ti intrometterai negli affari del cielo e della Terra Lucifero"
Il principe delle tenebre fece un passo indietro, quasi spaventato da quell'uomo che l'aveva riconosciuto, ma chi era, e da dove veniva?.
"Come fai a sapere il mio nome?" chiese Lucifero
"Sono passati millenni, ma noi una volta eravamo fratelli"
" Tu... -Lucifero spalancò gli occhi per lo stupore- Tu sei Taafele, mio fratello". Nel dire questo, Lucifero cadde per terra, spinto dal fratello, il quale si era camuffato da uomo, ma ora non serviva più alcun travestimento.
" Nostro Padre mi ha detto di ordinarti di non intrometterti Lucifero, ti abbiamo perdonato quella piccola scappatella qualche anno fa, stavolta non dovrai osare nemmeno ad avvicinarti a Yeshua"
"Come osi parlarmi in questo modo? Proprio a me ? Che se hai quelle belle ali bianche lo devi a me, e a nessun altro. Perché quello stramaledetto giorno tu volevi... Ma io te lo impedii: non volevo che ti ..." Taafele si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio queste parole:" Se io sono ciò che sono è semplicemente grazie a me. E non osare mai più parlare in modo così irrispettoso a un arcangelo. Siamo intesi?"
" Che ti hanno fatto?" urlò Lucifero
" Tornatene all'inferno, mostro!".
Lucifero a quel punto, preso dalla rabbia, colpì Taafele con un lampo di luce dagli occhi.
Taafele, con un buco in mezzo alla testa, da cui, usciva una luce abbagliante, cadde a terra e morì.
Seppellì il cadavere in una terra vicina, e successivamente proseguì il suo cammino, stracolmo di rabbia. Successivamente, vide un uomo che correva con dei soldi , le sue mani tremavano, i suoi occhi erano dilaniati dal terrore.
Lucifero fu colpito da quell'uomo, perché aveva visto lo stesso indentico sguardo all'inferno, nel volto delle persone che hanno appena capito di trovarsi all'inferno: uno spettacolo impagabile per gli occhi. Lucifero lo seguì e, quando fu abbastanza vicino, lo prese per una spalla e disse:" Tu, ammasso di carne, mi incuriosisci molto. Non sei una persona a caso, vero? No no, sento che sei stato vicino a qualcosa di divino, ne percepisco l'energia". Lucifero lo guardò negli occhi e lo paralizzò completamente, tranne la lingua ovviamente, serviva a quell'uomo per parlare.
"Oggi lui mi aveva detto che saresti venuto per parlarmi- scoppiò a piangere da quel momento in poi- io non volevo farlo, non l'avrei mai fatto, lo giuro. Lui mi ha detto che sarei passato alla storia come il più grande traditore di tutti i secoli, ma che sarei andato con lui nel Regno dei Cieli se l'avessi tradito"
"Che stai farneticando? Qual è il tuo nome, uomo? " chiese Lucifero
" Il mio nome è Giuda Iscariota, sono uno dei dodici apostoli di
Gesù" rispose
"Lo conosci quindi, che ti ha detto di me?"
"Ti ha lasciato un messaggio, mi ha detto di dirti:“Non sarai tu a uccidermi, non è questo il tuo compito nel grande schema dell'universo, tutto è ormai compiuto” ".
Lucifero smise di paralizzare Giuda e disse:" Ho visto uomini che sono venuti da me, all'inferno, per molto meno. Ci rivedremo presto Giuda".
Il cielo si fece nero.
Tre fulmini colpirono nello stesso punto contemporaneamente.
La terra cominciò a tremare.
Lucifero quindi disse a Giuda:" Che cosa hai fatto?"
"Ho fatto ciò che lui mi ha chiesto"
"Che ti ha chiesto? Parla, maledetto? Parla!" urlò Lucifero
" Mi ha chiesto di tradirlo, perché solo così sarebbe stato messo in croce, e solo così, la Parola si sarebbe diffusa su questo mondo".
Un fulmine divise Lucifero da Giuda, la terra cominciò a tremare, e si aprì una voragine tra lui e Giuda, che guardò in alto e disse:" Io non volevo, non volevo farlo, perdonami Padre".
Lucifero inorridito si rivolse anch'egli a suo Padre:"Io ti odio maledetto! Se ti è mai importato qualcosa di me, colpiscimi con un fulmine adesso e fammi smettere di vivere".
Il cielo si rasserenò e tutto tornò come prima. Lucifero ripercorse i suoi passi, deluso, amareggiato, ma soprattutto molto triste per la morte del fratello, tornò all' inferno dove Galzu gli disse:" Che è successo?"
" Il figlio di Dio è morto,non per mano mia. Anche mio fratello è morto"
"Che è successo sulla Terra?"
" Sono stanco Galzu, sono molto stanco, ho bisogno di riposare. Domani ti spiegherò tutto" e così fece.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro