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Scommessa impossibile.Capitolo 3.

JACK.

Quando aprii la porta rimasi incantato dalla bellezza che quel biondino con gli occhi azzurri portava con se.
Ma mi è bastato veramente poco per capire chi era, o meglio, cosa voleva.

Un ragazzo sulla ventina si presenta a casa mia con tanto di abito formale e un'agenda sotto braccio, facile capire che è uno di quei stupidi personaggi che sprecano la loro vita dedicandola interamente alla religione.

Ma ha sbagliato casa, io sono gay, e lui è un mormone, che per me è sinonimo di 'omofobo'.
Perciò gli sbatto la porta in faccia con tanta furia, perchè io da lui non potrei mai avere niente, siamo l'opposto. È una persona che non mi cambierebbe mai la vita.

Subito dopo aver chiuso la porta viene a galla nella mia mente un pensiero tanto stupido quanto vero.

Perchè i tipi più affascinanti devono essere sempre e comunque omofobi?

Giuly pone fine ai miei pensieri contorti chiamandomi a sedere vicino a lei.

C'erano tutti i miei colleghi, o per meglio dire, i miei amici.
Lavoro in un ristorante qui a Los Angeles come cameriere, e oggi sono tutti a casa mia dal momento che oggi abbiamo tutti il giorno libero.

-Hey ma hai visto come ti guardava?- chiese con aria provocatoria Giuly.

-Beh, sono in mutande, non si aspettava certo di vedermi in questo stato.- risposi.

-Appunto! Era su di giri per questo, era evidente come il sole!-

Interviene Rob.-Ma dai Giuly, lo sanno tutti che i mormoni fanno parte delle persone più omofobe del mondo, non starai mica insinuando che quel tizio è gay? Ahahahah- scoppiò in un'immensa risata.
Aveva pienamente ragione.

-Beh nel caso fosse così avrai parecchio tempo per scoprirlo, si sono trasferiti proprio qui accanto.- dice Anne mentre guarda fuori dalla finestra il giovane biondino di prima entrare nell' abitazione affianco senza bussare.

Rimango incredulo, così mi alzo e vado a vedere di persona.
Notai con sorpresa che Anne ha detto la veritá, abitano proprio qui.

-Noi ridiamo e scherziamo ma va a finire che Jack si porterá a letto anche questo.- dice Rob sarcastico. È ovvio che non finirò mai a letto con quello lì, anche se non mi dispiacerebbe affatto.

In questa stanza è noto a tutti che io sono solito portarmi a casa un ragazzo diverso ogni notte, o quasi.

Vicino al ristorante dove lavoro c'è un locale gay, così ogni volta che finisco il mio turno ci faccio un salto e finisce sempre nello stesso modo. Scopo con ragazzi sconosciuti e poi li mando via a calci in culo la mattina dopo, adoro questo stile di vita.

-Oh non sottovalutate Jack, potrebbe riuscirci!- dice Giuly che è quella che mi conosce meglio di tutti.
-Perchè non ci provi eh?- aggiunge.

-Non che mi dispiaccia, ma sappiamo tutti che è letteralmente impossibile.-

Anne si avvicina con aria quasi minacciosa.
-Sul serio? Jack, ti sei scopato il professore di Matematica al liceo, il signor Degruth, quello che tutti credevano un grandissimo omofobo.-

Risi a quel ricordo, bei tempi quelli.
-Ahaha oh si mi ricordo, ho avuto 10 in matematica per due anni di fila.- Non è mica colpa mia se alcuni professori sono così sexy, impossibile non provarci.
Infatti quel prof era giovane, un bell'uomo, ci sbavava dietro mezza scuola.
È sempre stato freddo e ostile a tutti fino a quando beh, avete capito.

-Si beh se è stato possibile quello allora non vedo perchè non dovresti riuscirci con quel mormone.- insiste ancora Anne.

-Oh andiamo, non ce la fará mai, non ha le palle neanche di provarci.- dice Rob.

-Hai ragione Rob, non ha le palle.- conclude Giuly.

Se c'è una cosa che mi da fastidio è quando gli altri parlano di me come se non ci fossi.
E un'altra cosa che non sopporto è che qualcuno mi dica di non avere le palle.

-Hey smettetela!
Allora facciamo una scomessa okay? Se riuscirò a portarmelo a letto, dovrete darmi 50 dollari ciascuno, se non ci riuscirò dovrò darli io a voi.-

Ora sono in gioco, quei soldi devono essere miei.

I tre ridono e Anne dice -Sapevamo avresti ceduto Jack, affare fatto.-

-Siete degli stronzi.- mi rivolgo a tutti e tre.

Quando i miei amici vanno via mi stendo sul mio letto.
Un letto che ha conosciuto tanti ragazzi assetati di sesso, e comincio a chiedermi se tra questi ci sarebbe stato anche quel giovane mormone.
Dio! Non so neanche il nome.

Non mi importa come ma devo riuscirci.

Questa notte non ho proprio voglia di uscire, ho solo voglia di dormire, e questa è una cosa che accade raramente. Forse sono solo pò turbato dal guaio in cui mi sono messo.

Ma ne uscirò vicitore. Spero.


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