JACK.

Mi sento in debito con me stesso, mi sento in dovere di ripagare tutto l'ozio che ho raccolto nella mia vita e mi sento di recuperarlo facendo qualcosa per gli altri piuttosto che per me stesso.

Dio, non mi era mai successo: sentire il bisogno di cambiare.

E tutto questo per cosa? O meglio per chi? Per Aron.

Eppure non capisco, la mia con lui non era altro che una semplice scommessa.
Nessuno dei ragazzi che mi porto a casa ogni notte ha avuto il potere di riuscire a cambiarmi ma lui, lui ci sta riuscendo.

Che cosa sta accadendo al giovane egoista di nome Jack?

Pensieri che mi spaventano inondano la mia mente mentre sono a lavoro.
Lavare piatti e bicchieri non è mai stato così stressante. Insomma, giá fare il cameriere o il lavapiatti lo è di per se, se poi viene aggiunto il malumore, addio.

Mentre prendo due bicchieri con una sola mano per riporli nell'apposito scaffale, perdo d'improvviso la presa di un bicchiere e finisce a terra frantumandosi in mille pezzi.

Rob, il mio collega, osserva la scena incredulo, di solito io sono quello che non rompe mai niente.

Mentre mi piego a terra per raccogliere tutti i pezzetti di vetro sento il mio amico dire -Hey Jack, che ti succede?
Il mago dei bicchieri oggi ha fallito!-

-Divertente Rob.- rispondo con tono sarcastico.

-Sul serio amico, non è possibile quello che ho appena visto, che ti passa per la testa eh?-

Non so neanche io cosa mi passi per la testa, un tornado forse, o magari un uragano, beh sta di fatto che non è niente di buono.

Lo stesso dubbio di qualche ora fa si ripercuote nella mia mente ormai annebbiata, e sento di aver bisogno di un'altra conferma.

-Rob, secondo te io sono superficiale?- chiedo rialzandomi da terra con i frammenti di vetro in mano.

-Cosa? Perchè mi fai questa domanda? Ok va bene, sai perfettamente che io sono una persona schietta e sincera, perciò sì Jack, lo sei, non ti offendere ma è così.-

Giá, è tutto vero.
Ma io lo so quello che sono perchè continuo a chiedere opinioni in giro?
Forse spero che qualcuno dica di no? Beh sono un illuso.

-No non mi offendo..cioè, ci provo.-

Guardo Rob avvicinarsi a me e stavolta con aria veramente preoccupata.
-Non ti sei mai preoccupato di te stesso, perchè ora si?-

-Perchè ho capito che è importante pensare anche agli altri, l'egoismo non è una bella cosa.-

Aron è questo che vuole, giusto?
Vuole una persona bella dentro, o almeno credo di aver capito così.
Se in me è rimasto almeno un briciolo di personalitá e di carattere devo tirarlo fuori, per lui.

-Oh ma davvero?- dice Rob. -Allora ho qualcosa per te.-

Sollevo lo sguardo che fino a quel momento era rimasto rivolto verso il pavimento. -A cosa ti riferisci?-

-Volontariato amico. Lo faccio ogni giorno.
Se credi di riuscire a svegliarti alle sei di mattina, domani vieni alla 'Safety group', è l'associazione che si occupa di volontariato appunto, io sarò lì ad aspettarti.-

-Sei di mattina?- chiedo incredulo. Non mi sveglio a quell'ora dai tempi del liceo.

-Ok cercherò di esserci.- dico rassegnato.
Infondo svegliarsi a quell'ora non sará così faticoso.
Comincerò veramente da domani.

*
Le sei di mattina arrivano, più presto di quanto immaginassi. Mi sono dimenticato di quanto faticoso fosse alzarsi forzatamente dal letto.

Che poi sono le cinque e mezza. Ho dovuto farlo se voglio arrivare lì in tempo. Oh cazzo io a quest'ora di solito mi addormento, e invece eccomi qui, in piedi, diretto come una scolaretta verso la casa del volontariato.

Quando esco di casa, piuttosto scombussolato e confuso, vedo i mormoni uscire di casa con delle biciclette in spalla, diretti chissá dove.
L'ultimo a uscire è Aron, quando mi passa davanti mi lancia un'occhiata piuttosto infastidita, come per dire 'Che cazzo hai da guardare?'
Si ok lo stavo fissando un pò insistentemente lo ammetto, ma è così fottutamente bello.
I tratti di luce dell'alba lo colpivano illuminandolo di ogni sua sfumatura.

Okay che cazzo mi sta succedendo? Sembro una checca innamorata.

Dopo averlo fissato fino a quando non sparì totalmente dalla mia visuale, decido di riprendere la mia strada.

Stavolta sento che non sono più io, sto cambiando. Non ho mai guardato un ragazzo in quel modo.

È inutile, lo devo accettare: Aron mi sta convertendo.