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Alessia pt 3

《Che pianta strana il riso...》

Alessia

Commenda di Wuyuan (160 d.c. Circa)

Stavo vagando da anni per il mondo senza saper dove fermarmi.
Non avevo idea di dove fossi, però a vedere quelle distese verdi di piante che non avevo mai visto, mi convinsi di fermarmi lì per un po'.
Mi guardavo intorno e vedevo solo distese verdi con molta acqua. Mi avvicinai per esaminare quelle piante più da vicino.
Era simile al grano, era a chicchi, ma di certo non era grano. Decisi di staccare un pezzetto di quella "spiga" ed iniziai a masticarlo.
Faceva schifo.
Dopo aver sputacchiato in giro quella roba, alzai lo sguardo per poi scorgere delle persone in mezzo a queste distese, molto probabilmente stavano lavorando.
Guardandone una, mi resi conto di quanto fosse anziana mentre io, anche avendo passato innumerevoli anni, non ho nemmeno una ruga o una macchia che dimostri la mia vecchiaia.
Decisi di avvicinarmi ad una di queste persone per provare a comunicare con essa.
Ma ovviamente non sapevo come parlarle visto che non conoscevo la lingua del posto.
Provai gesticolando ad attirare la sua attenzione quando questa si girò.
Quella donna mi guardò dalla testa ai piedi visto che avevo addosso dei vestiti che non le sembravano familiari (per forza, i miei vestiti erano greci), poi notò la mia spada e iniziò ad urlare e a scappare da me...
Tutte le persone presenti nelle distese scapparono insieme a quella donna dopo aver sentito le urla di quest'ultima e dopo aver visto la mia figura armata spiccare tra le risaie.(sí era riso, NON LO SAPEVO ALL'EPOCA OK?).
Probabilmente mi ero appena messa nei guai... Adesso mi avrebbero cercata le forze armate di questo posto? Non ne avevo idea, nonostante tutti questi pensieri decisi di continuare a vagare fino ad arrivare ad un centro abitato.
Era molto diverso dal posto che chiamavo "casa", però non sembrava male...
Non ci volle molto, anzi, in meno di un attimo si accorsero della mia figura con dei vestiti alquanto bizzarri per loro, per questo motivo, venni arrestata.
Mentre mi portavano al cospetto di quello che per me all'epoca era il "re" di questo posto, scoprirono che ero stata proprio io a causare quei turbamenti nelle risaie qualche ora prima.
Arrivai al palazzo reale al cospetto di un tizio di cui ovviamente non capivo nemmeno una parola...
Poco dopo mi incatenarono e mi tirarono una botta in testa.
Molto probabilmente svenni sul colpo.
Rinvenni dopo una secchiata d'acqua in faccia.
Mi tolsero le catene per poi provare a lanciarmi in una cella.
Mentre provavano a chiudermi lì dentro, notai che sul carretto su cui mi avevano portato in quel posto, c'era il mio spadone.
Continuai a fissarlo ed ad un certo punto lo vidi sollevarsi in aria.
Allungai la mano verso di lui e sentii una voce.
Mi spaventai.
Tornai alla realtà scuotendo leggermente la testa e lo ritrovai tra le mani.
Tutti gli uomini che fino a poco prima avevano provato ad imprigionarmi entrano stesi al suolo.
Non erano morti, erano solo svenuti.
Guardai il mio spadone, la mia vista scorreva su tutta la lunghezza della lama poi, sentii di nuovo quella voce.
Surudoi Hisui.
Lo spadone si era presentato a me come Surudoi Hisui.
Da quel momento Surudoi Hisui era diventata una spada leggera, tanto da riuscire a passarmela da una mano all'altra senza alcuna fatica.
Prima di scappare da lì presi i vestiti di uno di quei tizi così da non dare più nell'occhio.
Stavo di nuovo vagando per quelle risaie, poi arrivai in un villaggio, un villaggio molto più piccolo di quello in cui ero appena stata.
Passai vicino ad un pozzo e vidi un bambino lì da solo che, quasi di nascosto, stava rosicchiando un ravanello.
Mi avvicinai a lui e, quando notò la mia figura, lo nascose tutto in una guancia.
Mi allontanai perchè lui lo mangiasse con calma, ma appena mi allontanai, lui ne prese un altro e lo tese verso di me, me lo stava offrendo?
Tesi la mia mano verso la sua ma lui, invece di "regalarmelo" me lo lanciò addosso con forza.
Io, con tutta l'apatia da combattimento, insegnatami dal Sommo, lo presi a calci.
Poi me ne andai dopo che scoppiò a piangere.
Scoprii solo quando giunsi nel Valhalla che quel bambino che avevo incontrato (e maltrattato, però aveva cominciato lui, quindi non mi sentivo poi così in colpa) era quello che poi sarebbe stato ricordato per l'eternità come l'Uomo più forte dei Tre Regni, nonché Lü Bu Fengxian.























🌹Ikki space🌹

Gente sono tornata con una nuova parte della storia di Alessia(storia non mia ma della mia sorellina Ale nee chan infatti tutti i diritti d'autore vanno a lei)

Dico solo che adoro questa parte.
Lancio dei ravioli nuova tecnica per distruggere gli avversari

E niente alla prossima

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