Paura di dire la Verità
Catra pov
"Io.. io..." balbetta lei, dal suo sguardo, capisco che non è ancora pronta
Neanche il tempo di tranquillizzarla, quando crolla in un pianto senza fine, un pianto silenzioso, facendo scendere una lacrima alla volta
"Io non sono pronta! Ma giuro, vorrei raccontarlo, ma ogni volta che ci provo mi viene in mente la sua immagine! Ho provato a raccontarlo a qualcuno, a Glimmer, a Bow, ma non riesco! Ho troppa paura di lei.."
L'abbraccio in un caldo abbraccio, lei lo sa, non sono brava con le parole, ma sapevo che cosa fare, anche se non sapevo che dire, fino a che le dissi
"Facciamo una cosa, io faccio delle domande, cercando di capire senza che tu mi dica nulla, mi dovrai solo rispondere: si, no, o più o meno, c'è la fai? Puoi farlo per me?"
Lei annuisce e appoggia la testa sotto il mio collo, mentre le accarezzo la schiena
"C'entra Lonnie?"
"s-si"
"Ha fatto qualcosa di cattivo?"
"si"
"Ti ha picchiato?"
"più o meno"
"ha.. Privato ad uccidert-ti?"
"N-no, p-er fo-ortuna"
"ok.. Ti ha messo contro qualcuno?
"No"
"... Puoi toglierti la felpa?"
Un po' si silenzio, poi si decise e se la tolse.. Era piena di lividi.. Ero terrorizzata dalla mia ipotesi, ma decisi di continuare
"Li hai da più di un mese?"
"Più o meno"
"te li sei fatti quando ti hanno picchiata?"
"Non mi hanno picchiata.. Lonnie, l-lei mi ha.." Non disse una parola
Tutto quello che diceva mi faceva pensare che la mia teoria fosse giusta..
Non volevo nemmeno immaginarlo, il solo pensiero mi irrigidiva
"Ultima domanda" dissi mentre Adora si irrigidi sentendo il tono della mia voce un po' cambiato
'
"Adora.. Lonnie ti ha.. Stuprata..?"
Speravo di sbagliarmi. Inizialmente lei fa un respiro profondo, che poi si trasforma in una serie di respiri affaticati, i suoi occhi erano lucidi, Adora adesso non vedeva praticamente nulla. Stava avendo un' attacco di panico
"OK ok, Adora, concentrati su di me, guardami, tu sei qui ora, non insieme a quella str0nz@ di Lonnie, tu sei qui con me, e non ti lascio sola mai più"
"Pr-promet-ti?"
"Promesso"
Le metto la testa sul mio petto fino a che non si calma
"Si, Catra"
Ero molto arrabbiata, ma non era il momento di arrabbiarsi, dovevo aiutare la mia ragazza. Le morendo le mani, fredde e indebolite e le riscaldo, tranquillizzandola e io inizio ad abbracciarla senza fine, notando che era più scheletro di quel che pensassi.
"Che ne dici se pranzassimo insieme?"
Le dico come se nulla fosse, ma guardandola negli occhi, come per dire "io ti proteggerò"
"Non lo so, c'è insomma, aah va bene"
Spazio autrice
Ciao ragazzi questo è il secondo capitolo della storia. Non so quanto sarà lunga, però do che cercherò di dare un capitolo al giorno, se riesco, altrimenti vi avviso, ciaooo
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