13. Significati
Le risate ci strapparono dalla realtà solo per pochi attimi e dopo la consapevolezza di cosa mi aspettava tornò a essere presente, "dove sono tutti?" chiesi preoccupato "sono tenuti prigionieri in un caseggiato vicino alle mura" mi rispose Giacomo "come se fossero dei criminali?!" "vengono trattati molto meglio, hanno ricevuto ottimo cibo in questi giorni" mi rispose Giacomo. Mi chiesi per quanto tempo avessi dormito e non tardai a chiederglielo "Ma quanto ho dormito?" "Hai dormito circa due giorni e mezzo" mi rispose tranquillo il mio Guardiano "ho dormito 2 giorni e mezzo?!" chiesi sorpreso però non attesi risposta e continuai "in questi giorni cosa é successo?" prima di rispondermi Giacomo prese un lungo sospiro preparandosi a un lungo racconto "dopo il tuo svenimento nella basilica i soldati-scheletro sono ritornati silenziosamente nel cimitero e ognuno è rientrato nella tomba, pochi attimi dopo rispetto a quando gli scheletri hanno lasciato la città nella basilica sono arrivati tutti soldati che presidiavano le mura per controllare le sorti delle loro famiglie" mi guardò e io gli feci cenno di continuare "appena entrati circondarono te e i tuoi amici e aspettarono l'arrivo dei senatori per decidere sul da farsi. Appena arrivato Decimo, senza aspettare di consultarsi con gli altri, ordinò ti portare in prigione i tuoi compagni e di giustiziarli il giorno dopo, per fortuna mi ero ripreso abbastanza da intervenire. Spiegai a Decimo, che nel frattempo, mi aveva riconosciuto come il Guardiano che era giunto nella città 17 anni fa, la situazione e precisai con più cura possibile che tu eri l'erede e che tutti loro erano tuoi cari amici. Lui non mi credete per via della presenza vicino al tuo corpo del serpente e sopratutto per colpa della tua entrata in città" dicendo questo mi lanciò un'occhiata di rimprovero e io risposi "ero febbricitante e credo di aver perso il controllo dei poteri, poi sono stati loro ad attaccarmi per primi" "puoi biasimarli? Sei arrivato sotto le loro mura con un'esercito di circa 500/600 scheletri che non potevano essere uccisi e loro giustamente hanno cercato di difendersi" mi rispose sorridendo. Immediatamente tornò serio e continuò il racconto "fortunatamente mentre raccontavo le tue disavventure al senatore Decimo arrivarono gli altri e molti mi credettero come il senatore Marco e altri preferirono non schierarsi finché non erano più sicuri quindi convennero nel tenere sotto sorveglianza i tuoi amici e di non ucciderli e di curarti per poi poterti interrogare per deliberare del tuo destino". Probabilmente sarebbe stato più utile che non fossi svenuto, ma non potevo scegliere, mentre metabolizzato quello che mi era stato raccontato mi venne in mente una terribile domanda "cosa ne hanno fatto del mio corak?" chiesi angosciato io "è tenuto prigioniero insieme agli altri corak in un luogo diverso rispetto a dove sono tenuti prigionieri i tuoi amici perché così si rende più difficile una possibile fuga" rispose Giacomo molto calmo e la sua calma contribuì a calmare anche me, per cercare di ingannare il tempo chiesi a Giacomo "perché tutti hanno paura del mio corak?" "Perché dopo tutto è un serpente non è proprio un'anima le da compagnia" mi rispose Giacomo e il mio sesto senso mi disse che stava nascondendo qualcosa "allora come mai nessuno ha paura della pantera di Giulia o dell'orso di Sofia?" quando nominai Giulia per un solo attimo la maschera di calma di Giacomo si ruppe e sul suo viso passò un insieme di emozioni che non riuscii a capire per cui mi ripromisi di indagare meglio dopo. Giacomo sospirò e mi rispose rassegnato "tutti i corak hanno un significato, molti hanno un significato positivo gli unici che hanno un significato negativo sono il serpente e il ragno. Il ragno significa tradimento e sotterfugio cioè chi lo possiede normalmente è una spia oppure un bugiardo o qualcosa del genere, invece il serpente rappresenta il male puro, dove c'è il serpente c'è morte e dolore provocati dal suo compagno normalmente chi ha come corak un serpente o è un pazzo o è uno spietato assassino, oppure come alcuni dei tuoi avi, è un tiranno. Tutti speriamo che non sia il tuo caso". Questa rivelazione mi fa male, potrei essere un pericolo per tutti, da un momento all'altro potrei impazzire e con i poteri che, purtroppo, ho potrei uccidere molte persone, mi conosco troppo bene per non sapere dove è andrei a finire se continuo a pensarci per cui mi sforzo di distrarmi e chiedo a Giacomo "se il mio corak significa tutto ciò quello degli altri che significato ha?" Giacomo per fortuna capisce la mia necessità di non pensare al significato del mio corak per cui con vece tranquilla inizia a spiegare i vari significati dei corak partendo , ovviamente, da quelli che hanno i nostri compagni "la pantera rappresenta un crakes sicuro di se e di mente agile, cosa che Giulia ha sempre dimostrato" sta per continuare, ma io l'interrompo " mente agile concordo con te, ma non mi sembra molto sicura di se Giulia" "questo è quello che credi tu, ma lei è molto più sicura di se di quanto pensi e anche di quanto pensa lei stessa" con questa frase che mi fa, sempre più, immaginare che fra di loro ci sia qualcosa di più di un'amicizia considerando soprattutto il fatto che si sono già baciati, capii che avevo deciso bene riguardo al mio futuro interrogatorio a Giacomo; lui continuò "poi abbiamo il colibrì di Vincenzo che rispecchia un carattere non conforme al solito da cui ci si può aspettare di tutto sia nel bene che nel male, poi abbiamo l'orso di Sofia che rappresenta una personalità dolce, ma al tempo stesso molto forte e pronta a difendersi da tutto, poi abbiamo il cane corak di molti senatori che rappresenta fedeltà, fedeltà a cosa spesso non è dato saperlo..." continuò per quasi tutto il mondo animale, ma io mi persi circa all'altezza dei primi volatili dopo i mammiferi, l'unica cosa interessante dopo la spiegazione dei corak dei miei compagni fu che scoprii che i corak potevano essere anche dei pesci. Quando concluse tutta la spiegazione scoppiai a ridere e lui mi guardò con fare interrogativo "Perdonami Giacomo, ma ti ho seguito fino ai primi volatili dopo ho rinunciato, ma come fai a ricordarli tutti?" "Mi hai seguito per neanche il 40% della spiegazione sei un caso clinico eppure dovrebbe interessarti" mi rispose un po' risentito "Perché dovrebbe interessarmi" chiesi incuriosito "Perché come sire devi saper associare il corak alla personalità del suo crakes" "piano piano io non sono il sire" misi fra virgolette l'ultima parola "Non sperarci se il consiglio ti riconoscerà come erede di tuo padre, ma sopratutto non ti vedrà come una minaccia verrai trasferito nel palazzo reale dove avrai sudditi che penseranno a te, dispute fra cittadini da risolvere, leggi da emanare, ma sopratutto un regno da riprendere" io rimango letteralmente spiazzato dalle parole del mio amico, per fortuna, capisce e aggiunge "ma tutto a suo tempo" ma ormai è tardi il danno è fatto. Ho sempre amato dare ordini e comandare, ma nessuno rischiava la vita per me, mai, per cui inevitabilmente la mia mente iniziò a fare una stima delle persone che sarebbero morte per riprendere il mio regno, quante persone sarebbero state accusate ingiustamente per colpa di un mio giudizio sbagliato oppure per una legge errata; "un passo alla volta, non posso crollare, la vita dei miei compagni dipende da me e dal fatto che il consiglio e di conseguenza questa città mi riconosca come legittimo erede al trono" pensai. Dovevo cambiare discorso e per una volta volevo vederlo in difficoltà, ogni tanto la mia vena sadica si fa sentire, per cui esordii dopo circa una decina di minuti di silenzio con "Allora tu e Giulia state insieme?" Giacomo iniziò a tossire molto forte, come da copione gli era andata di traverso la saliva, mi affretto a battergli una mano sulla schiena e dopo qualche colpo riuscì a respirare normalmente; non riuscii a evitare di mettermi a ridere, appena ripreso un minimo il controllo lui esclamò "Come mai questa domanda?" cercando di infondere più calma possibile nella sua voce, ma fallì miseramente, ero indeciso se dirgli la verità sul fatto del mio corak oppure no; decisi di buttarmi sulla strada della sincerità "La prima notte che abbiamo passato da questa parte del portale, quando eravamo ancora vicino al portale, non so come, ma il mio corak vi ha visti che vi baciavate in una radura e se posso permettermi non era una bacio molto casto" dissi soffocando una risata visto che stava diventando così rosso da fare concorrenza alla mela di Biancaneve. Ormai era con le spalle al muro per cui fece un respiro per prepararsi a spiegare quando la porta si spalancò e un soldato, dopo aver fatto il saluto, ci comunicò che il consiglio aveva preso una decisione.
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