Quando ho iniziato a scrivere questa storia era ottobre 2015. Al telegiornale avevano dato la notizia dell'ennesimo caso di suicidio di un'adolescente per ragioni legate al cyberbullismo e io mi sentivo profondamente addolorata per una morte che avrebbe potuto essere evitata. Da qui l'idea di scrivere questa storia, la storia di una quindicenne che avrebbe potuto toccare tante persone, non solo coetanee, ma anche adulti.

Questa storia ha avuto una vicenda un po' travagliata, prima divisa in due libri, poi in uno, poi la revisione perché pareva contenesse troppe parolacce e non fosse in linea con le regole della app ecc. L'idea era di finirla in un mese invece fra poco saranno passati due anni.

È la storia che mi sta più a cuore perché è un tema delicato e vorrei trattarlo in modo dignitoso, senza condirlo con stereotipi o altro che potrebbe essere facilmente opinabile. Vi chiedo immensamente scusa se ho sempre preso tempo per questa storia, principalmente perché alcuni dei personaggi sono ispirati a personaggi reali che nell'ultimo anno mi hanno fatto soffrire. Per questo, soprattutto per colpa del personaggio di Giorgio, non sono più riuscita a riprendere in mano questa storia. Lo so, è una motivazione infantile, ma ora credo di aver fatto passare abbastanza tempo per poter parlare di nuovo del suo personaggio senza che mi ritorni la tristezza.

Detto questo, mi impegnerò a finire questa storia e vi ringrazio ancora per la pazienza che avete dimostrato finora nell'aspettare il capitolo 63 da almeno un anno.

Vi voglio bene,

Clockie_24