8 (prima parte) - Licia
Domenica 9, Licia's pov
Sono le 23,30 quando rientro finalmente a casa. Si è messo a piovere, ovviamente ero senza ombrello e adesso ho tutti i capelli bagnati. Non vedo l'ora di farmi una bella doccia calda. Entro cercando di fare il meno rumore possibile, ma ovviamente inciampo in qualcosa rovesciandomi addosso l'intero portaombrelli. Mia madre si affaccia dalla sala.
- Tutto bene? - chiede, ridendo, vedendomi sepolta sotto i nostri ombrelli.
- Non volevo fare rumore, ma figurati...
- Tranquilla, sono rimasta sveglia apposta... - dice, aiutandomi ad alzarmi - allora, allora? Voglio tutti i dettagli!!
- Mamma! - commento, rimettendo a posto il portaombrelli.
- Allora?
- Non è successo niente - rispondo.
- Ma come ancora niente?!! Ma che cosa aspetta 'sto ragazzo!!!
- Mamma!! Ma ti pare??
- Certo che mi pare, passi la notte a casa sua e non succede niente!
- Abbiamo dormito in due stanze diverse!
- Ma perché? Cosa ti ha fatto questo ragazzo che non potete dormire insieme?!
- Non lo so, non mi ha fatto niente, ma non sono innamorata di lui!
Mamma sbuffa.
- Triccia è già a letto? - chiedo, cambiando discorso.
- Sì, è in camera sua. La volevi andare a salutare?
- Beh, sì, non l'ho vista per due giorni praticamente...
- Vai pure, poi però ti fai una doccia prima di andare a letto, eh? Hai tutti i capelli bagnati...
- Sì lo so, la saluto un attimo e poi vado a farmi una doccia.
- Ok, io finisco di guardare il film poi vado a letto.
Esco dalla sala e salgo le scale. Quando entro nella stanza di Triccia la trovo con la schiena appoggiata alla testiera del letto e gli auricolari nelle orecchie.
- Ciao - saluto, sorridente - sono rientrata adesso, posso darti la buonanotte?
- Ciao - si toglie gli auricolari.
La guardo meglio, ha gli occhi gonfi come se avesse pianto da ore. È la terza volta che la trovo così nel giro di pochi giorni... Forse ha davvero un problema. Mi tolgo le scarpe e mi siedo di fianco a lei sul letto.
- Cosa stavi ascoltando? - chiedo, mettendomi uno dei suoi auricolari.
- Guardian, di Alanis Morissette - dice, con un filo di voce.
- Ti dispiace rimetterla da capo? È una vita che non la sento...
Prende l'altro auricolare e fa partire la canzone. Vorrei farmi uno chignon improvvisato solo per evitare che i miei capelli sgocciolino acqua sul suo letto. Mi allunga uno dei suoi lacci che usa come braccialetti.
- Grazie - le dico - giusto il tempo di non bagnarti il letto.
Non risponde ma mi guarda come per dire che non c'è problema. La canzone finisce, mi tolgo l'auricolare e guardo l'orologio.
- È sempre una bella canzone - le sorrido - ora però ti lascio riposare altrimenti domattina sarai cotta.
- Non ho sonno stasera - mi risponde - com'è andata a Ravenna?
- Bene, diciamo che è andata bene...
- Mamma non ha parlato d'altro in questi due giorni...
- Davvero? Oddio e cosa diceva?
- Che non vede l'ora che lo facciate così diventa nonna.
Arrossisco.
- Ma perché continua a dire queste cose??!
- Perché vuole diventare nonna.
- Sì, ma prima lo diceva solo con me o con papà, adesso anche con te lo dice...
- No, in realtà ne parlava con papà a pranzo e a cena, io ho solo sentito che lo diceva - precisa.
- Ah, ecco... Comunque non è successo niente..
- Ma tu vorresti che succedesse?
- No, ti prego, Triccia, io mi sento molto in imbarazzo a parlare con te di certe cose..
- Era solo una domanda...
- Sì, ma, ti prego, non mi chiedere di parlare di certe cose. Aspetta, non voglio che pensi che non ne voglio parlare perché sono cose schifose o vergognose... fare l'amore è una cosa bellissima, ma io non sono pronta per parlarne con te al meglio, per questo c'è mamma....
- Sì ma ormai...
- Ormai cosa, scusa?
- No, niente - si morde un labbro, arrossendo come un peperone.
- Ormai cosa? - la guardo - mi stai dicendo che l'hai già fatto?
- No, non ho fatto niente, era per dire - esclama.
- Vorrei anche vedere, hai solo 15 anni, mi sembra un po' prestino...
- A che età dovrei farlo secondo te?
- Non c'è una data di scadenza, lo farai quando ti sentirai pronta.
- E se l'avessi già fatto invece cosa penseresti di me?
La guardo, sorpresa.
- Dai, Triccia, non scherzare... Sei così piccola ancora... Adesso vado a farmi una doccia altrimenti mi prendo una polmonite...
- Non mi hai risposto però..
- Ma non saprei, sinceramente mi fa impressione pensare che tu possa già averlo fatto... Ma non ci pensare adesso, ok?
- Sì, sì era per dire... - mi dice, con un filo di voce.
- Adesso però spegni la luce e dormi. Dai, mettiti sotto le coperte.
La copro per bene e le bacio la fronte.
- Ti voglio bene, sorellina.
- Anch'io, tanto - risponde, prima di chiudere gli occhi.
Vado in bagno a fare la doccia e penso a quello che mi ha detto. Un brivido mi percorre la schiena. Dovevo ancora capire se avesse un problema e ora ho il dubbio se abbia fatto o meno l'amore per la prima volta.
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