54 - Marianna
Lunedì 1, Marianna's pov
Entrare oggi nel bar di Nico mi provoca un leggero brivido. L'ultima volta che ero qui c'era anche Giorgio: quante cose sono cambiate da quel giorno. In meglio, in peggio. Lui è venuto a letto con me, Michele è scappato di casa, Marta è distrutta e non fa altro che incolpare me per una colpa che non mi sento di avere del tutto. Michele non era un bambino, avrebbe potuto scegliere. Ha scelto di fare tutto quello che ha fatto e questo mi basta per sentirmi a posto con la coscienza. Una ragazza che non c'era l'ultima volta mi fa accomodare in uno dei soliti tavolini.
- Che cosa ti porto? - mi chiede, sorridente.
- Un trancio di pizza e una coca cola - rispondo - e poi mandami Nico, gli devo parlare.
- Ok, va bene, te li porto subito.
Si allontana e ritorna dietro al bancone. La vedo trafficare con il mio pezzo di pizza, probabilmente lo starà scaldando. Vedo Nico uscire da una porta sul retro, pensavo stesse uscendo, invece ha di nuovo il grembiule indosso. Si siede di fronte a me e sembra abbastanza scocciato di vedermi.
- È un po' che non vengo, ma vedo che assumi nuove bariste come se niente fosse - commento - ma è davvero così brava per meritarsi di lavorare qui? La trovo un po' impacciata....
- Non sentirti obbligata a frequentare il mio bar - commenta, piccato - e comunque Giada è molto brava nel suo lavoro.
- Se lo dici tu - commento - comunque non sono qui per parlarti di lei, che ovviamente non conosco neanche....
- E di chi mi devi parlare?
- Di Giorgio, ovvio. Di chi ti dovrei parlare?
- Cambia subito espressione.
- Non mi interessa.
- Ma.... avete litigato?
- No, Marianna, non abbiamo litigato! - sbuffa.
- Sono ripassata perché l'altro giorno in piazza il discorso era rimasto un po' in sospeso....
- Era rimasto in sospeso?
- Beh, sì, ti ho detto che si erano messi insieme, no?
- Sì, me l'hai detto. Sinceramente sono cose che non mi riguardano.... - commenta, quasi irritato.
- Beh, credevo che tu e Giorgio foste amici.
- Credevi bene - commenta, secco.
- Senti, senza girarci troppo attorno, ti devo chiedere un favore.
- Non faccio favori.
- Aspetta almeno di sentire cosa ti devo dire.
- Dimmi.
- Io e Giorgio, la notte che è sparito mio fratello, abbiamo fatto l'amore. E il giorno dopo scopro che lui e Licia stanno insieme. Licia sta iniziando a prendersi troppe persone che non dovrebbe. Giorgio è mio, è una cosa mia. Io lo so che lui mi ama e so anche che non ha il coraggio di ribellarsi a lei.
- E quindi, che favore dovrei farti?
- Devi dire a Giorgio una cosa da parte mia senza dirgli che te l'ho chiesto io di dirglielo. Devi semplicemente dirgli che sono venuta nel tuo bar e che te ne ho parlato io, ma che non voglio dirglielo.
- E questa cosa è vera o è falsa?
- Lo scoprirò poi se è vera o è falsa. La settimana prossima ho la visita dal ginecologo.
- Continuo a non capire, Marianna.
- Nico, io ho un ritardo. Forse sono incinta di Giorgio, lo capisci? E lui se la spassa con Licia!
- Incinta? Ma dai, per una volta che l'avete fatto!
- Lo so, per questo vado dal ginecologo.... Io non ho mai avuto ritardi, sempre puntuali!
Si alza in piedi.
- Io non faccio favori, sei già grande e matura per prendere in mano il telefono e dire tu stessa a Giorgio questa cosa. Lasciami fuori dai tuoi casini.
- Lo capisci che non ho nessuno dalla mia parte? Adesso anche Gigliola si comporta in modo strano e siamo sempre state migliori amiche! Michele è scappato di casa e non si trova, mia sorella piange in continuazione, Licia non si sa per quale motivo non vuole più essermi amica, Giorgio viene a letto con me poi va a letto con Licia....
- Tu non vuoi nessuno dalla tua parte, tu sai stare sola, perché sai benissimo per quale motivo ti abbiamo lasciata sola.
- Ti abbiamo?
- Pensi che sia tutta casualità, Marianna? Tu sei una stronza e alla fine ti ritrovi sola come un cane, ti ritrovi sola come tutte quelle persone che erano sole quando tu le facevi sentire delle vere merde.... stai tranquilla, che arriverà anche per te il momento in cui ti sentirai una vera merda....
- Cos'è, una minaccia?
- No, è qualcosa di più di una minaccia, è una promessa - mi dice, guardandomi in un modo in cui non mi aveva mai guardato prima - e ora sparisci dal mio locale, la pizza e la coca le vai a bere da un'altra parte, non di certo qui da me.
Raccolgo le mie cose mentre mi caccia via con un'audacia che riesce a zittirmi. Non l'ho mai visto così da quando ci conosciamo. Probabilmente doveva uscire e non vedeva l'ora che me ne andassi per non sconvolgere ancora di più la sua giornata. Mi chiedo dove debba andare con tanta urgenza. Esco e mi nascondo nell'androne del palazzo a fianco che è sempre aperto perché nel cortile c'è una copisteria. Dieci minuti dopo che sono uscita, eccolo che esce. Ha in mano una sporta, dev'essere anche pesante perché glielo leggo in faccia e dai movimenti che fa. Lo seguo, a debita distanza, indossando gli occhiali scuri da sole che per fortuna ho nella borsa nonostante sia dicembre. Ha la macchina posteggiata in un parcheggio non molto lontano dal suo bar. Sale e se ne va. Quanto vorrei in questo momento sapere dove sta andando. Ritorno indietro e incrocio Manuel. Ha un'aria incazzata e sta fumando nervosamente una sigaretta.
- Ehi, Manuel, ciao....
- Marianna! Cazzo ci fai da queste parti?
- Sono venuta a trovare Nico, al bar, ma a quanto pare aveva parecchia fretta...
- Hai visto da che parte è andato quando è uscito?
- Sì, è andato giù per quella strada - dico, indicandogliela.
- È uscito da molto?
- Saranno neanche cinque minuti.
- Allora, cazzo, forse riesco ancora a beccarlo.
- Perché ti interessa tanto sapere dov'è andato?
- Perché voglio rivedere Michele.
- Michele? Che c'entra Michele?
- Non c'entra niente - mi risponde, come se si fosse lasciato sfuggire una cosa che non dovevo sapere.
- Manuel, guardami bene in faccia... tu sai dov'è Michele?
- No, non lo so - sembra sincero, si appoggia al muro dell'edificio e si accende un'altra sigaretta - ma so che Michele è scappato per colpa tua.
Le sue parole mi arrivano dritte come una coltellata, l'ho sempre sospettato, ma saperlo fa un effetto che non mi aspettavo.
- Michele è scappato per delle cose che ha fatto a una sua ex.
- A Triccia, sì lo so, so tutto, ma so anche che tu hai un ruolo in questa faccenda.
- Io invece so che tu ti sei preso una bella scuffia per mia sorella visto che lei ti ricambia, dico bene? E Marta è pur sempre la sorella del tuo migliore amico!
Arrossisce.
- Immagino che Michele non lo debba sapere, giusto? Fidati, in cambio di favori, i segreti li so mantenere. Dove si nasconde Michele?
- Non lo so, ma so che Nico lo sta nascondendo - mi confessa - tuo fratello mi ha chiesto di aiutarlo, gli serviva un posto dove stare finché non trovava la forza di tornare a casa e così ho chiesto aiuto a Gabriele e lui a Nico.
- Nico sta nascondendo mio fratello? Ma è impazzito?
- Chi, lui o Michele?
- Entrambi, cazzo, c'è di mezzo la polizia, si sta mettendo nei casini.... Manuel, ti prego, devi dirmi tutto quello che sai....
- Non so più niente, Nico non ha detto neanche a Gabriele dove sia questo posto e io ho paura che Michele impazzisca a stare tanto tempo da solo senza telefono...
- Dove potrebbe aver nascosto Michele?
- Non ne ho idea... forse a casa sua...
- Io lo so dove abita Nico.... Vengo con te se mi carichi sul motorino....
Acconsente e mi allunga il casco.
- Fai presto. Dobbiamo muoverci - gli dico, mentre salgo in sella al suo motorino.
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