Sabato 29, Marianna's pov

- Nico????

Sbianco. In un attimo la mia mente viene invasa da mille domande a cui non trovo risposta. Sono stata fregata da quella stronzetta, è evidente. Ma il nesso fra lei e Nico non lo trovo. Come fa a conoscerlo così bene da telefonargli e mandarlo qui al suo posto? Forse gli ha chiesto Licia di venire?

- Marianna, ciao - mi saluta e appoggia le borse a terra.

- Senti, non giriamoci tanto attorno - lo attacco - lei dov'è?

- Lei chi? - mi chiede.

- Triccia. Lo so che sei con lei. Non fare il finto tonto con me.

- Chi? Veramente io sono da solo...

- Nico, non prenderti gioco di me. Dov'è quella stronzetta?

Mi sto innervosendo. Ha mandato avanti lui, è chiaro, perché non ha il coraggio di affrontarmi.

- Non so proprio di cosa parli - mi dice, spaesato - non sono con nessuno, anzi, ho lasciato il bar al mio collega per fare una scappata in centro a prendere due cose che mi servivano e fra un po' devo tornare là. Alle 19 iniziamo con gli aperitivi. Sai, è sabato...

Sembra sincero. Allora veramente è qui per caso. Ora mi sento totalmente stupida. Cambio subito espressione e gli sorrido.

- Certo, è sabato! Figurati, immagino che tu sia di fretta...

- Non ho capito bene con chi pensavi che fossi...

- Niente, lascia stare, ti ho visto con delle buste e pensavo che fossi qui con una ragazza...

- Ah... - si mette a ridere - no, sono sempre single...

- Ma cos'hai comprato da H&M, posso vedere??

Devo distrarlo, devo cambiare discorso. Deve sentirmi tranquilla. Ho già fatto un passo falso che potrebbe costarmi caro. Non dovevo attaccarlo in quel modo. Sono stata una stupida. Sempre a dubitare delle persone.

- Niente, niente, un paio di felpe - commenta, afferrando di nuovo le buste.

- Felpe? Non ti ho mai visto indossarne una in quattro anni? Che ti ha preso? Una nuova moda?

- Ehm sì, una nuova moda - balbetta - tu che ci fai in centro?

Cambia discorso anche lui. A che gioco sta giocando? Cosa c'è davvero dentro quelle buste?

- Ma sai, quando ho bisogno di distrarmi faccio un salto in piazza. Se sto a casa, non faccio che piangere e disperarmi per quello che è successo a Michele. Spero tanto che lo trovino, ormai è passata una settimana...

- Tua sorella come l'ha presa?

- Male. Pensa che sia colpa mia, che poi non so perché lo pensi. Si fa certi viaggi a volte... Va beh senti magari una sera usciamo a mangiarci una pizza anche con gli altri... Così festeggiamo la bella notizia...

- Quale bella notizia?

- Ah, non lo sai? Licia e Giorgio si sono messi insieme.

Lo vedo trasalire. Non lo sapeva. Mi chiedo se fra lui e Licia ci sia qualcosa. Licia non può prendersi anche lui. Si è già presa Alvaro e Giorgio.

- Spero di non aver detto niente di male...

- No, figurati, tutto ok, sono contento per lei - riesce a dire, a fatica - ora, scusami, ma vado proprio di fretta. Ciao.

- Ciao! A presto!

Neanche il tempo di salutarlo che vedo arrivare Triccia da lontano. Perfetto. Il momento che aspettavo è arrivato.