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26 (prima parte) - Nico

Venerdì 21, Nico's pov

C'è qualcosa che non mi quadra: Marianna che mi cerca di venerdì sera tardi per dirmi che domani lei e Giorgio vengono a pranzo nel mio bar. Lei e Giorgio???! Non mi sembrava che si sentissero visto che tutte le volte che viene con Licia a fare colazione la sommerge sempre di domande per avere aggiornamenti su Giorgio! E adesso mi viene a dire che pranzeranno insieme nel mio bar?? Quindi si sentono all'insaputa di Licia?

- E Licia, non viene a pranzo? - le chiedo, al telefono.

- Mi ha detto che non poteva... le ho telefonato prima... cosa pensi, scusa? Che chiami Giorgio senza dirle niente? - mi attacca.

- Se ti inalberi così, sì, lo penso - le dico.

- Guarda che ci metto due secondi a trovare un altro bar in cui andare a pranzo con Giorgio. Veniamo da te perché pensavo che ti facesse piacere rivederlo visto che è un pezzo che non è venuto a Milano, ma come vuoi, eh? Se non ti fidi degli amici...

- Dai, non ho detto che non mi fido di te e comunque la tua reazione è un po' eccessiva, Marianna - le faccio notare.

- Guarda, ti scuso perché ti conosco e probabilmente avrai i tuoi casini e mi rispondi così...

- Non ho nessun casino - ribatto - e continui a inalberarti per niente.

- Stiamo litigando, Nico? - mi chiede.

- Con te non si può mai parlare, dai, stai tranquilla, ci vediamo domani a pranzo. Mi fa piacere rivedere Giorgio.

- Dici così solo perché i soldi del pranzo finiranno nelle tue tasche - conclude, riattaccando il telefono.

Perché non mi stupisco della sua reazione? Perché cavolo non mi stupisco? Sono stato troppo zitto, ho sempre sospettato che Marianna fosse innamorata di Giorgio e forse adesso ne ho le prove. Non ho mai detto niente a Licia perché non sapevo esattamente lei cosa provasse per Giorgio, ma si vedeva lontano un miglio che a Giorgio Licia piaceva. Dovevo fare qualcosa. Insieme sarebbero stati una bella coppia. Licia mi è sempre stata simpatica fin da subito, Marianna invece no. A pelle, qualcosa mi diceva di non fidarmi del tutto. Nel suo sguardo, nel suo modo di fare, perfino nel suo sorriso c'era qualcosa di falso. Mi ripetevo che mi stavo facendo dei problemi per niente, ma ora sento di avere sempre avuto ragione. Licia si merita di stare con Giorgio. E se posso fare anche solo una piccola mossa per aiutarli, la farò. Perché anche se fra me e Licia non c'è molta confidenza, lo devo fare. Siamo amici e questo mi basta. Sarei amico anche di Marianna ma in questo momento mi sembra che sia Licia quella più sincera. Decido di telefonarle. Anche se è tardi.

- Nico? Che succede? - si allarma subito.

Non l'ho mai chiamata così tardi, forse pensa che stia male.

- Tranquilla, sto bene. Ti volevo solo chiedere una cosa. Scusami per l'ora, ma non potevo aspettare domattina.

- D'accordo, dimmi, credevo stessi poco bene infatti.

- No, no, sto bene. Senti, domani Marianna e Giorgio vengono a pranzo da me al bar... Tu ne sapevi niente?

- No.... Ma chi te l'ha detto?

- Mi ha telefonato poco fa Marianna. Tra l'altro mi ha anche detto che tu sapevi di questo pranzo ma che non potevi venire.

- Cosa? Ti giuro, Nico, non ne so niente...

- Non so perché ma me l'immaginavo. Quando ha sentito che dubitavo che ti avesse davvero chiamata, si è inalberata subito dicendomi che se pensavo così significava che io non mi fidassi di lei.

- Ma quindi è una sua idea questo pranzo? Intendo di Marianna...

- Credo proprio di sì, conoscendo Giorgio e la sua timidezza non credo si sia lanciato fino a questo punto...

- Forse lo fa per farmi ingelosire.. Prima abbiamo litigato io e Giorgio...

- Avete litigato?

- Sì... È una storia lunga...

- Marianna lo sa che avete litigato?

- No, ma se ha telefonato lei a Giorgio lui gliel'avrà sicuramente detto.

- E lei sapendo che avete litigato lo invita a pranzo fuori senza dirti niente? Posso dirlo: che carogna?

- No, dai, non dirlo... Magari vuole solo sapere perché abbiamo litigato per aiutarci a fare pace.

- Uhm, chissà perché ma Marianna non ce la vedo a fare la parte della crocerossina... Anzi, secondo me a lei Giorgio è sempre piaciuto.. E forse avendo saputo che adesso avete litigato vorrà fare la sua mossa...

- No, dai, non pensiamo male... Marianna è una brava persona, è onesta, è sincera e soprattutto è leale...

- Forse una volta lo sarà anche stata, ma adesso non credo lo sia più... Ti giuro, Licia, si è inalberata per niente e chi non si fida non è da fidare...

- Ma se avesse qualcosa da nascondere perché venire a pranzo proprio nel tuo bar?

- Ha la scusa che Giorgio è tanto tempo che non viene a Milano e che vuole vedermi. Oppure si aspettava che ti telefonassi e che ti dicessi tutto così te poi ti presentavi nel mio bar e facessi una scenata di gelosia... Ma tu non lo farai, vero?

- No, ti sembro il tipo?

- Sinceramente no. Però mi sei sempre sembrata la tipa ideale per Giorgio.

- Oggi mi ha detto che gli sono sempre piaciuta... Ci sono rimasta... Non mi ha mai fatto capire niente...

- Lo sapevo! Si vedeva da come ti guardava che gli piacevi...

- Anche a me è sempre piaciuto... Non lo posso più negare, ma ormai è tardi, io ho fatto un casino e lui non me lo perdonerà mai... Ho la mia buona dose di colpe in questa litigata e ti prego, Nico, non giudicarmi perché mi sento già uno schifo così.

- Vuoi che ne parliamo a voce?

- Ne avrei tanto bisogno, ma è tardi e non voglio disturbarti.

- Ti vengo a prendere subito. Aspettami. Fra venti minuti arrivo sotto casa tua.

- Grazie, Nico, davvero.

Riattacco. Vado in cucina. Mio padre sta guardando ancora la televisione.

- Prendo la macchina. Torno presto.

- Ma esci a quest'ora? - mi chiede, sorpreso.

- Una mia amica è in crisi e ha bisogno di me.

- E ci vai vestito così? In tuta e spettinato?

- Sono messo così male? E poi non la devo conquistare, dobbiamo solo parlare... Un vestito vale l'altro... E per i capelli, ho il pettine in macchina. Dai, papà, è un'amica e io lo sono per lei. Non c'è neanche tanta confidenza fra noi ma la devo aiutare perché se lo merita.

- Prendi i teli, sono giù in garage...

- Ci avevo già pensato, comunque grazie - gli dico, sorridendo.

- Fila, prima di farmi commuovere. Ho tirato su un figlio da sposare - dice, allungandomi le chiavi dell'auto.

Vado in garage, prendo la macchina e i teli e in venti minuti arrivo da lei. Ok, trenta ma solo perché quando si dice un tempo poi come minimo sono sempre dieci minuti in più e visto che non voglio fare il fenomeno della situazione tipo supereroe che ferma il traffico per volare a casa dalla sua amica con una macchina speciale preferisco dire la verità. Ci ho messo mezz'ora. Ok, torniamo alla storia, questi dettagli vi faranno sorridere ma non vi interessano. Vi preme sapere cosa succederà poi e vi accontento subito.

Quando arrivo sotto casa sua, Licia mi sta già aspettando in strada. Sale in macchina.

- Grazie, Nico, davvero. Forse sei l'unico con cui posso parlare apertamente... - mi dice.

- Vieni, ti porto nel posto in cui vado io quando ho bisogno di tranquillizzarmi. Questo è per te.

Le allungo un telo da spiaggia.

- Non capisco...

- Capirai...

Questa è la prima parte del primo pov di Nico... Impressioni su questo personaggio? ❤️


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