Sabato 15, Michele's pov

A volte mi perdo a fissare il soffitto di camera mia, a volte mi chiedo perché mi sono rovinato l'esistenza rovinando due persone solo perché mia sorella maggiore non riesce a portarsi a letto chi le pare. A volte mi chiedo se avrò mai la forza di ribellarmi e di dirle di no, che non lo faccio. La notte ho gli incubi. Mi chiedo se anche lei ne abbia. Mi chiedo perché mi obblighi a fare certe cose. Mi chiedo cosa ci guadagni a vedere la gente intorno a lei stare male. Mi chiedo se si sia mai innamorata veramente. Mi chiedo se qualcuno si innamorerà mai di lei. Mi chiedo come finirà con Triccia, perché ho paura che finisca come con Carolina. Volevo solo diventare qualcuno, ma fare la carogna non è diventare qualcuno, è fare la carogna e basta.

- Alzati, maledizione, non dirmi che stai già dormendo.

Marianna entra nella mia stanza, spalancando la porta. Mi basta guardarla e sentirla parlare per capire che è successo qualcosa, che è già incavolata con qualcuno.

- Non sto dormendo - rispondo - che vuoi?

- Mi ha appena telefonato Licia. È preoccupatissima, pare che Triccia sia stata molto male l'altro giorno e che da quel momento sia sempre sul punto di raccontarle qualcosa.

- Sarà stata male per quel video - dico.

- Certo, ma noi dobbiamo impedire che racconti tutto a Licia.

- Hai già un piano? - le chiedo.

Stasera mi sento strano. Come se mi dispiacesse di aver fatto star male Triccia. Non so cosa mi prenda, sono sicuro che quando la vedrò domattina farò la carogna come sempre.

- Sì, devi farti un profilo su Facebook.

- Ce l'ho già il profilo su Facebook - mi sorprende che me lo dica.

- Scemo, intendo che ne devi fare uno nuovo.

- E a cosa mi servirebbe un profilo nuovo?

- Ti servirà eccome. Fai finta di essere Licia. Contatti Triccia per messaggio privato e le dici che a voce hai visto che fa fatica a raccontarti tutto e la convinci che è meglio se ti scrive quello che è successo. Licia non ha Facebook, quindi non si accorgerà di niente.

- E che cattiveria sarebbe?

- Triccia si risolleva un attimo credendo di aver raccontato tutto alla sorella ed eviterà di parlargliene a voce. Io ho appena consigliato a Licia di evitare Triccia così riusciremo a fare in modo che non si parlino proprio. Appena Triccia starà un po' meglio, ricomincerai con i tuoi video. Deve credere che tu abbia smesso di tormentarla, così quando riprenderai, il colpo sarà ancora più duro per lei. A quel punto convincerò Licia che sua sorella finge di stare male per attirare l'attenzione e che addirittura ha messo in mezzo te che non hai colpe se non quella di essere l'oggetto dei suoi desideri. Devo convincere Licia che sua sorella è subdola e ipocrita, devo convincerla che quelle foto se le è fatta lei ed è stata lei ad averle mandate a te. Metterò tutti contro Triccia... Licia ormai mi crede e penserà che sua sorella sia solo una povera quindicenne bugiarda che si inventa di tutto per attirare l'attenzione.

- Ma tutto questo per cosa, scusa? Per arrivare a Giorgio?

- Certo. Licia sarà troppo occupata a pensare alla sorella per andare a trovare Giorgio. Io finalmente avrò campo libero per agire e conquistarlo.

- Se ne sei convinta...

- Te l'ho già detto, non finirà come con Carolina... e poi con Carolina è finita bene, no? Ti sei beccato solo una denuncia...

- Certo, è finita benissimo - le rispondo, ironico.

- Ti ho sempre detto che non ha cercato di ammazzarsi per colpa tua, ma in realtà è così. Tu saresti stato l'unico responsabile di quello che le sarebbe potuto succedere.

- Ma che cavolo dici? Sei stata tu ad obbligarmi a costringerla a fare quei filmini!

- Io? Hai qualche prova? I messaggi su Skype glieli hai mandati tu o sbaglio?

- Vai a quel paese, questo gioco non mi piace più.

- Credevo che ti servissero i soldi per le sigarette... E soprattutto che ti servisse il mio silenzio con mamma sul fatto che fumi pesante...

In questo momento la odio. Ha già capito dove andare a parare. Mi servono i suoi soldi e mi serve anche il suo silenzio.

- Scherzavo... - le dico, fingendo di aver scherzato davvero.

- Bravo, ma stavolta ti darò solo trenta euro.

- Perché non cinquanta?

- Perché hai scherzato - mi dice, tagliente - e ora muoviti a fare questo profilo.

Entro in Facebook. In pochi minuti faccio il nuovo profilo.

- Ci serve anche una foto della tua amica...

- Dammi la password, dopo gliela metto io.

- Allora, scusa, non puoi fare tutto tu?

- No, lo farai tu, io non ho tempo e poi il lavoro l'hai iniziato tu e lo finisci tu... Ah, a proposito... Se Triccia non ci crede che è sua sorella a scriverle, le devi dire il soprannome con cui Licia la chiama sempre. Lo sanno solo loro due. Con quello si fiderà.

- E quale sarebbe questo soprannome?

- Pulce. Me l'ha detto Licia stasera.

- Pulce? - rido.

- Ridi poco e fai bene quello che ti ho chiesto, altrimenti i trenta euro stavolta te li sogni. Mi hai già fatto venire abbastanza il nervoso stasera.

- Ma perché non chiedi queste cose a Marta?

- Lo sai che con lei non ci parlo...

- Più che altro è lei che non ti parla dopo quello che è successo con Carolina...

- Abbiamo solo rovinato la sua migliore amica...

- Quindi ammetti di c'entrarci qualcosa?

- È stato un lapsus...

- Un che?

- Scrivi a Triccia e non perdere tempo, cretino.

Marianna esce dalla stanza. Lo faccio solo per i trenta euro, lo faccio solo per i trenta euro, ripeto nella mia testa. Lo faccio solo per quello. Non so che effetto mi farà leggere quello che mi scriverà. Ma a lei, che effetto farà se dovesse scoprire di aver raccontato quanto stava male a quello che l'ha fatta stare male?

Che ne pensate del rapporto fra i due fratelli? Grazie come sempre per i vostri voti e i vostri commenti <3