19 - Triccia
Sabato 15, Triccia's pov
Non ho mai visto mia sorella così tesa. È seduta in divano, con le mani che le tremano. Nonna è in corridoio, sta aspettando che tornino i nostri genitori. Li ha chiamati al telefono per dire che ha sorpreso Licia a letto con uno. Mi siedo di fianco a lei. Quando sto male ultimamente c'è sempre, adesso che sta male lei voglio farle sentire che le sono vicina. Le prendo una mano e gliela stringo forte. Mi guarda, non se lo aspettava. Mi sorride, ma è un sorriso spento.
- Se vuoi parlare ci sono.
Non so perché glielo dico, forse perché io stessa avrei bisogno che qualcuno mi dica così. A volte diciamo le cose che noi stessi vorremmo sentirci dire. Io non lo so ancora se un giorno le racconterò davvero tutto. Non riuscirei mai a dirle come stanno le cose senza piangere. Non ce la farei. Ho paura che mi giudichi, ho una maledetta paura che mi giudichi, anche se ha detto che non lo farà. Ma un conto è dirlo e un altro è trovarsi nella situazione. Non ce la faccio ad affrontare tutto da sola, sento di non farcela più. L'unica cosa che mi consola è che Licia mi starebbe vicina, lo so che lo farebbe, perché l'altro giorno quando stavo male lei c'era. Mi ha abbracciata senza giudicarmi. Sono riuscita a dirle che la storia del ciclo era una cavolata, quindi se lo sarà immaginata che mi sta succedendo qualcosa di brutto se reagisco così. Ma per quanto possa immaginare una cosa grave, non riuscirà mai veramente a immaginarsi tutto prima che le dica qualcosa. Quando arrivano mamma e papà, la loro faccia dice tutto. Sono arrabbiati. Molto. Ma perché i genitori se la prendono se i figli fanno l'amore? Dovrebbero essere contenti perché se la loro figlia arriva a fare l'amore in camera sua fregandosene di chi potrebbe entrare e scoprirla significa che il resto non ha più importanza, che quella persona vale da sola tutte le altre che conosce. E poi mia sorella ha 23 anni, dovrebbe avere il diritto di fare l'amore con chi le pare. Ho bisogno di pensarla così, perché se mai dovessero scoprire che io l'ho fatto a 15 anni perché il mio ragazzo anzi il mio ex ragazzo.... anzi quella carogna di Michele.... (ho reso l'idea?).... insomma lui mi ha quasi obbligata altrimenti mi avrebbe mollata mi cancellerebbero dalla faccia della terra. Anzi no, cancellerebbero lui dalla faccia della terra. E questo potrebbe essere solo un valido motivo per dire loro tutto, se sapessi che per me sarebbe l'unica conseguenza. Mentre penso a tutto questo, i miei entrano in sala, seguiti dalla nonna.
- Triccia, puoi uscire? - chiede mio padre, secco.
- Non posso restare? - chiedo.
- Sono cose da grandi - interviene mia madre - tu sei troppo piccola per parlarne, figuriamoci per discuterne.
Lo dice con una voce sottile. Sembra che creda veramente a quello che sta dicendo.
- Tua sorella ha fatto una cosa gravissima - dice nonna - però dobbiamo parlarne fra grandi.
- La piantate di dire cavolate? - non so perché ma mi esce spontaneo così - ha solo fatto l'amore con il suo ragazzo! Non ha ucciso nessuno e la dovete far sentire in colpa così!!
Licia mi guarda, sorpresa. Di solito non la difendo, di solito non dico mai niente, di solito sto zitta, con il cellulare in mano, a torturarmi psicologicamente con tutte quelle notifiche.
- Ecco, ora sarai contenta! Senti che bel messaggio che hai trasmesso a tua sorella! - brontola nonna.
- Triccia, esci, hai fatto il tuo spettacolino... - dice mamma - non mi sembra il caso che tu continui a rimanere qui. Sei piccola per parlare di andare a letto con qualcuno, fattene una ragione.
- Triccia, vai - brontola papà.
Capisco che qualsiasi cosa possa fare o dire, continueranno a pensare che sono troppo piccola per restare.
- E se sto lì buona buona ad ascoltare la musica? - chiedo, indicando una sedia e tirando fuori dalla tasca i miei auricolari.
- Va bene - acconsente mamma - però tienila alta la musica, diremo parecchie parolacce ed è meglio che tu non senta.
- La tengo alta, non preoccuparti - dico.
Col cavolo che la tengo alta, penso. Mi metto le cuffiette e faccio finta di messaggiare, ma in realtà sento tutto quello che dicono. Mamma è la prima a cambiare espressione.
- Tesoro, ho solo una domanda da farti - chiede mamma - era Giorgio quello di oggi pomeriggio, vero?
Licia annuisce. La situazione si distende all'istante non appena sentono che il ragazzo a letto con mia sorella era lui.
- Finalmente una buona notizia - esclama mamma, sorridente - cavolo, Licia, non sai quanto sono felice! Hai sentito, Gaetano? Finalmente hanno consumato!!!
- Ora si può pensare al matrimonio! - commenta nonna - scusa per quello che ti ho detto prima, Licia, ma c'era tua sorella e non potevo fare finta di niente. Non deve passare il messaggio che lei possa fare quello che fai tu. Lei ha 15 anni, ma tu puoi, eccome se puoi...
- Vogliamo tutti i dettagli - continua mamma, con gli occhi che le brillano.
- Se ce l'avessi detto che sarebbe venuto Giorgio, saremmo rimasti qui a casa anche noi, senza bisogno che facessi tutto di nascosto... - commenta papà.
Sì, ci manca solo che dicano che volevano essere in camera con loro mentre lo facevano. Ma che discorsi assurdi che fanno.... Sono senza parole... Licia continua a non dire niente, poi finalmente apre bocca.
- Non vi ho detto niente perché non era previsto... è stato un fuori programma... - balbetta.
- Un fuori programma? Un fuori programma? Hai sentito, Gaetano? Un fuori programma! È meraviglioso, tesoro, sai che significa? Che se qualcuno ci fa il miracolo, tu potresti essere rimasta incinta! Incinta di Giorgio!!! E sai cosa potrebbe significare per noi? Diventare nonni!!!
- Oh, cara, te lo auguro con tutto il cuore - interviene nonna, raggiante.
Licia non è altrettanto entusiasta all'idea di diventare madre. Non commenta.
- Se non siete arrabbiati, posso andare in camera mia adesso? - chiede, con un filo di voce.
- Certo, tesoro, vai pure dove vuoi! Non sai quanto ci hai reso felice! Vero, mamma?
- Felicissimi - commenta nonna.
- Senti, ma Giorgio l'hai lasciato andare via così?? Ma perché non gli hai chiesto di rimanere a cena? - chiede papà.
- Ha preferito andare via. L'entrata a sorpresa di nonna e la sua reazione ci avevano un po' traumatizzati - spiega Licia.
- Mamma! Adesso che figura ci facciamo con Giorgio? Hai rovinato il giorno della loro prima volta!
- Oh, insomma, c'era la bambina! Non potevo fare altrimenti... che messaggio sarebbe passato? - brontola nonna.
- Va beh, dai, per stavolta passi - conclude mamma, rivolgendosi a Licia - vai pure di sopra. E porta con te anche Triccia, noi andiamo a preparare la cena. Quando è pronto, vi chiamiamo...
- Va bene.
Licia mi fa cenno di uscire dalla sala. La seguo e quando siamo di sopra, la fermo.
- Ho sentito tutto - le dico - non mi aspettavo che fossero contenti...
- Speriamo che non succeda niente di quello che vorrebbero...
- Perché?
- Perché il ragazzo che c'era qui oggi non è Giorgio...
- Coosa?? - la guardo, stupita.
- Tienitelo per te, non lo deve sapere nessuno...
- E allora perché me l'hai detto?
- Perché ho fatto la cavolata più grande del mondo ad andarci a letto...
- Perché? Lui chi è?
- Un amico di Giorgio che ho visto oggi per la seconda volta...
- Cavoloo... Lo vedi due volte e già ci vai a letto?
- Scusa, scusa, non so cosa mi abbia preso... Non mi sono mai vergognata così tanto come oggi... Già mi imbarazza parlare di queste cose con te...
- No, ti prego, parliamone...
- Perché?
Abbasso la testa. Non oso guardarla in faccia. Forse capisce tutto senza che le dica niente. Non era in programma che le dicessi niente, non era in programma niente. Cavolo. Perché non penso prima di parlare?
Come giudicate la reazione dei genitori? È stato giusto differenziarla in base alla presenza o meno di Triccia? E alla fine Triccia racconterà tutto a Licia?
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