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Mentre sciacquo premurosa le ferite di Pietro tra di noi cala un silenzio abbastanza imbarazzante. Lui stringe i pugni per non urlare, ma si vede che gli fanno male le ferite, soprattutto l'occhio. Io inizio ad avere una certa fame, e automaticamente mi viene da invitarlo a pranzo. "Ehi ti andrebbe di venire a mangiare un panino con me? Offro io, tranquillo". Lui mi guarda sorpreso come si guarderebbe un alieno. Poi mi sorride a accetta. Ci alziamo e lo porto in un bar vicino a casa mia. Tiro fuori i soldi che mi hanno dato i tre bulli e mangiamo voracemente i nostri panini e le nostre Coca-Cola. Adesso siamo satolli e ci guardiamo soddisfatti. "Allora, stai meglio adesso?" gli chiedo. "Oh si grazie, se non fosse stato per te adesso sarei conciato molto peggio." "Ma.. se posso chiederlo, cosa sai di tanto importante da farli arrabbiare così tanto?" Il suo sguardo si fa subito serio e si guarda intorno spaventato. Poi si gira verso di me di scatto e mi dice "N-niente era solo una.. ehhh.. una cazzata. Niente di importante." Frettoloso e in preda a un panico improvviso mi dice che è tardi e che deve andare. Afferra la giacca e corre via. "Grazie ancora di tutto" e scompare dalla mia vista. Cavoli! Quei tre devono averlo spaventato parecchio. Poverino. Un'altra onda di odio mi scende lungo la spina dorsale e i miei pungi si stringono. Gliela farò pagare. Tanto ormai la pace e l'apatia è andata, non posso più nascondermi nella mia solita indifferenza. Finisco la mia Coca-Cola e pago, e mi accorgo che Pietro ha lasciato qua il suo telefono. Un IPhone 6 con il vetro rotto in più punti. Istintivamente schiaccio sul tasto Home e vedo che ha un sacco di messaggi non letti. Sono tutti da parte di Alessandro.
Ehi succhiacazzi che cazzo ti fai difendere da Paola?
Se dici anche solo una parola ti spacco il culo
Sei un impiccione di merda, a scuola ti gonfio di botte
Ti conviene tenerti alla larga da quello che sai, a meno che tu non voglia ritrovarti come il Fontana.
Smetto di leggere, mi è bastato. Alessandro ha fatto di peggio, ma non riuscirò mai ad abituarmi a questa legge del più forte dove le botte e i soldi vincono sempre. Ripenso alla faccia spaventata di Pietro di poco fa e sospiro stanca. Devo riuscire ad aiutarlo. Ma come? Io lui e qualche altro sfigato contro una gang di ragazzi armati? Si ciaone. Non ci tengo a essere violentata da una banda di ragazzini, e tantomeno a morire in un corridoio delle medie uccisa da qualche bullo armato. Intanto esco dal bar e inizio a camminare verso casa. Sono quasi arrivata, quando sento lo scoppio di dei petardi poco distante. Sospiro ancora una volta e mi dirigo da dove proviene il baccano. Alcuni della 3A stanno lanciando dei petardi su dei poveri cani spaventati, e quando essi provano a scappare, loro gli si parano davanti con i coltelli facendoli indietreggiare nuovamente. Non è la prima volta che assisto a questo gioco assolutamente crudele, e non ho mai mosso un dito per aiutare quelle povere creature spaventate. Probabilmente anche questa volta non avrei fatto niente se non avessi appena sentito uno di loro nominare il Fontana. Mi avvicino incuriosita fino a quando uno di loro mi nota e fa un cenno agli altri. "Ciao Paola. Che ci fai qui?" Dice uno di loro gentilmente ma con un ghigno inquietante stampato in faccia. "Niente, stavo andando al supermercato all'angolo" mento tranquilla. Loro si guardano tranquilli e riprendono il loro gioco. Allora mi viene un idea. Prendo il telefono e filmo di nascosto la loro attività con i cani, soffermandomi su ogni faccia in modo da farlo vedere bene. Poi continuo a camminare tranquilla ed entro nel supermercato. Prendo solo un pacchetto di cicche e poi torno a casa soddisfatta. Una volta in camera mia prendo il mio telefono e cerco il video, ma non lo trovo più. Allora mi sorge un terribile dubbio. Prendo il telefono di Pietro in preda al panico ma poi mi ricordo che non si la password. Cazzo. Devo aver filmato con il telefono sbagliato. E ora che cazzo penserà Pietro quando vedrà il video? Decido di fare un altro video, sempre sul suo telefono e di spiegargli tutto. Cioè niente in realtà. Perché ho fatto quel video? Non lo so nemmeno io. Ma Pietro ha bisogno di spiegazioni, perciò mi devo inventare qualcosa. Senza riflettere, faccio partire il video, e la mia immagine sul mio letto è ora registrata sul telefono di un altro. "Ehm ciao Pietro. Per sbaglio hai dimenticato il tuo telefono al bar. Non ti preoccupare te lo ridarò domani a scuola, ma nel frattempo potrei aver fatto un video con il tuo telefono, oltre a questo, che.. non avrei dovuto fare. Puoi cancellarlo se vuoi, non ha importanza. Scusa il disturbo e mi raccomando disinfettati bene le ferite. Ciao" e chiudo. Che faccia da idiota che c'ho nei video madonna! E poi che cazzo gli ho detto? "Disinfettati bene le ferite?" Minchia manco sua madre. Mi odierà dopo tutto questo.
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