Siamo tra le ultime classi a entrare in aula magna, che è stracolma. Odio quella stanza. Puzza di chiuso, e le enormi finestre che ha ai lati emettono troppa luce che si riflette e ti abbaglia. In più, ha il soffitto alto, e quando c'è casino (cioè sempre) rimbomba e ti fa venire il mal di testa. Nell'aula riconosco tutte le classi. Le prime, schiamazzanti e impaurite. La seconda A, sono quasi tutte femmine, ci sono solo 4 maschi. Poveracci, non devono avere la vita semplice. La seconda B, quei mocciosi che si credono fighetti. Come se saper fumare li rendesse fighi. Non sono per niente furbi, li hanno beccati già 8 volte, a un gruppetto, a fumare nei bagni. La seconda C, quelli sono pericolosi. Si fanno rispettare da tutti, e se non gli ubbidisci te lo fanno rimpiangere. Ma il peggio arriva con la seconda D. Una volta un prof gli aveva detto che avrebbe bocciato qualcuno, e il giorno dopo l'hanno umiliato davanti a tutta la scuola. Nascondergli i pantaloni mentre si cambiava per l'ora di nuoto non era stato troppo difficile, avevano raccontato in seguito. Ma se le seconde sono toste, le terze so possono definire criminali a tutti gli effetti. La prima A è quella messa peggio. Sono armati quelli. Ma non i soliti coltelli, quelli ce li hanno tutti. Loro hanno anche le armi, quelle vere. Una volta uno di loro mi ha mostrato la sua pistola. L'ho presa in mano. Era pesante, un po' rovinata, ma lui diceva che la lucidava ogni giorno. Poi c'è la mia classe, la terza B. Siamo abbastanza tranquilli, ma molti collaborano con quelli della A. E poi c'è la C. Sono i bulletti di turno, l'esempio della seconda C. Sono la mano della terza A, se così si può dire. La D, infine, è composta da soli maschi. Prima c'erano anche delle femmine, ma hanno cambiato scuola tutte, tranne una che si è suicidata. La terza D è quella più scostumata. 3 ragazzi hanno già la fedina penale sporca, ma avendo i padri senatori hanno corrotto gli sbirri, e ora è come se non avessero fatto niente. Che culo, eh? Beh infondo in questa scuola siamo tutti privilegiati. Lavorano tutti al governo, e noi ce la spassiamo, non ci possono toccare. Beh, noi, io no. Io mi sono sempre tenuta indifferente da ciò. Le ho viste tutte, ma non ho mai alzato un dito per aiutare nessuno. I miei compagni pensano che io sia una introversa scorbutica, timida e silenziosa. Forse lo sono, o forse lo sono dovuta diventare.