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6 - Teen drama

«Puoi dirgli di smetterla di guardare in questa direzione? Lo sta facendo in modo troppo evidente. Inizio a sentirmi in imbarazzo per lui.»

Confusa, rivolgo un'occhiata ad Harry. Mi indica qualcosa con un cenno della testa e, quando mi volto, mi rendo conto che si stava riferendo a Zayn che, in imbarazzo, riporta in fretta lo sguardo sul suo quaderno.

«Piantala, Harry» , sussurro, arrossendo. Tenta di soffocare una risata e gli do un colpetto sul braccio. «Perché oggi sei così antipatico? Ti sei svegliato dalla parte sbagliata del letto?»

«Non lo so, dimmelo tu. Il lato accanto alla finestra è quello giusto? In tal caso, è colpa tua. Te ne sei appropriata.»
Non aggiunge altro e io mi limito ad ignorarlo. Quando suona la campanella, corriamo in corridoio. «Ci vediamo a mensa.» Il riccio sparisce fra gli studenti e io resto ferma e confusa a cercare di intravedere la sua testa fra la folla.

«Connie?» Louis mi passa accanto. «Che stai facendo? Oggi non hai voglia di pranzare?»

«Io» , mormoro. «Sì, certo. Andiamo a cercare un tavolo?»

•••

Liam ci raggiunge prima che possa iniziare a sbucciarmi una mela. «Scusate il ritardo. Sono stato trattenuto dal professore di letteratura» , dice prima di prendere posto accanto a Louis.

«Tu almeno alla fine sei venuto» , mi lascio sfuggire.

«Harry sta chiacchierando con il giardiniere, l'ho incontrato in corridoio.»

«Con il giardiniere?» , chiedo, confusa.

«Rory è un tipo simpatico; ci dà sempre consigli utili» , afferma Louis.

«E che consiglio dovrebbe dare ad Harry?»

«Non lo so. Magari si sta soltanto sfogando con lui perché ieri gli è entrato in casa qualcuno e adesso ha paura di starci da solo.»

«Non è vero; l'ho praticamente costretto a dormire da me, Louis.»

«A proposito, ho pensato che stanotte potrebbe stare a casa mia e anche sabato sera. I suoi genitori torneranno domenica, no?»

«È un'ottima idea, Liam» , commenta Lou. Io in silenzio continuo a guardarli e a chiedermi che cosa stia dicendo Harry al giardiniere. «Potreste anche dormire tutti da me domani.»

«Sul serio?» Euforica, sorrido. Un amico mi ha appena invitata a stare da lui. Finirò il liceo qui e sto già coltivando dei rapporti.

Liam inizia a sbracciarsi per farsi vedere da qualcuno. Mi volto verso l'ingresso della mensa e mi accorgo che c'è Harry che si sta guardando intorno.

Ci nota e ci raggiunge. Si siede accanto a me, ma non mi degna nemmeno di uno sguardo. «Che cosa hai detto a Rory?»

Sorpreso, si volta verso di me. «Nulla.»

«Harry» , insisto.

«Volevo soltanto sfogarmi con qualcuno.»

«Perché?»

«Ti ha turbato quello che è successo ieri?» , si intromette Louis nel discorso.

Il riccio resta in silenzio per un attimo, poi inizia ad annuire. «Sì.»

«Sì!» , esulta Lou. «Un punto in più per me; ti conosco troppo bene, amico.»

«Perché non me lo hai detto?» , gli accarezzo un braccio e si irrigidisce per un istante.

«Non volevo farti preoccupare.»

Come mai ho l'impressione che mi stia mentendo?

«Puoi aprirti con noi, Harry» , gli dice Liam. «E puoi anche venire a stare da me stasera, ne stavamo giusto parlando.»

«Starai da Liam oggi e domani dormirete tutti da me, che ne dici?»

Il riccio sembra spiazzato. «Sì, mi sembra fantastico. Grazie a tutti per l'ospitalità, ragazzi.»

•••

Do due colpi alla serranda del garage di Louis e mi stiro il vestito con una mano mentre aspetto che venga ad aprirmi.
Sono piena di aspettative per questa serata. Andremo al cinema? Lou ci farà imbucare a qualche festa e conoscerò altri studenti del liceo? Sono ansiosa di scoprirlo.
La saracinesca si solleva e il padrone di casa mi accoglie a braccia aperte. Liam ed Harry, seduti dietro di lui sul divano, mi salutano con un sorriso e un cenno del capo.

«Dove volete andare?» , mi affretto subito a chiedere.

«Eh? Staremo qui a guardare un film, mi sembra ovvio» , mi risponde Harry. «Avevi intenzione di incontrare qualcuno?»

«No» , mento, cercando di nascondere la mia delusione. Mi aspettavo una serata più entusiasmante.
No. Smettila, Connie.
L'importante è stare insieme.
Cogli l'occasione per conoscerli meglio. Sono i tuoi amici. Vivrai qui a Notting Hill e finirai la scuola con loro. Dormirete tutti insieme per la prima volta e sarà divertente. «Che film volete guardare, allora?» , riformulo la domanda.

«Un teen drama.»

Sia io che Liam ci voltiamo verso Louis. «Un teen drama?» , chiede sconvolto lui. «Pensavo a qualcosa di più serio.»

Lou sorride e si lascia cadere sulla poltrona. «I teen drama fanno schifo» , esordisce.

«Non riesco a capire che hai in mente, allora.»

«Amico, è semplice. Mi diverto sempre a guardare film del genere con Harry. Prendiamo in giro le azioni banali o sdolcinate dei protagonisti e facciamo cose stupide, tipo darci uno schiaffo a vicenda, ogni volta che si comportano in modo prevedibile.»

«Mi sembra una follia» , commento.

«Sai che potremmo essere anche noi i protagonisti di un teen drama, vero, Louis?» , gli fa notare Liam.

«Non io. Non ci proverei mai in modo banale con Connie.»

«Perché con Connie?» Harry, sorpreso, si volta a guardarlo.

«Perché è la prima ragazza che mi è venuta in mente. Volevo soltanto dire che non potrei mai essere il protagonista di uno di quei film.»

«Va bene» , cedo. «Proviamo a fare questa cosa. Manderemo un messaggio imbarazzante a un numero casuale della rubrica ad ogni azione sdolcinata o scontata.»

Louis sorride compiaciuto. «Iniziamo ad essere sulla stessa lunghezza d'onda.»

«Ci sto anche io» , si decide Liam.

Harry si alza in piedi di colpo. Sorride guardando il telefono. «Che ne dite di "Il mio fratellastro è un bad boy"?»

«Questa è musica per le mie orecchie; amo i ragazzacci» , afferma Louis, divertito al solo pensiero.

Rivolgo uno sguardo preoccupato a Liam e lui si lascia sfuggire un sospiro. Ormai ci siamo dentro. La prenderemo come un'occasione per conoscere il mondo di Harry e Louis.

•••

«Mi ha risposto la pizzeria» , ci avvisa Harry quasi a fine film. «Mi ha scritto che non ci venderà del sushi.»

Scoppiamo tutti a ridere.
L'idea di Louis si è rivelata migliore del previsto. Una vecchia compagna di classe di Liam delle medie adesso pensa che sia pazzo perché è stato costretto a scriverle, quando la protagonista ha detto al suo fratellastro che lo detestava, ma ci è finita a letto subito dopo averlo fatto, che l'ha intravista al supermercato qualche giorno fa e gli sarebbe piaciuto tanto provare la sua maglietta nera a pois bianchi.

Addento l'ultima patatina del pacchetto quando iniziano a scorrere sullo schermo i titoli di coda.

Il cellulare di Harry incomincia a squillare e lui si allontana per rispondere mentre Louis si decide a spegnere la tv. Quando il riccio torna da noi, sembra stranamente sollevato. «I miei sono tornati a casa un po' prima del previsto. Mamma ha detto che sono sparite due sue collane e alcuni soldi. Quello dell'altro giorno è stato soltanto un furto. Nessuno vuole ucciderci. Lunedì verranno anche ad installarci un sistema di sicurezza.»
Tiro un sospiro di sollievo.
Harry si siede a terra accanto a me. «Mi dispiace se sono stato un po' scontroso ieri.»

«Non preoccuparti. Ero agitata anche io per la situazione.»

Mi sorride. «Hai intenzione di restarmi accanto anche se ho un carattere difficile?»

«Passiamo tutti dei momenti negativi. È ovvio che non ti abbandonerò. Stiamo iniziando a costruire un bel rapporto, no?»

«Sì, lo penso anche io.»

«Lasceremo a Connie la mia stanza e dormiremo qui, va bene?» Louis cerca di attirare l'attenzione di tutti. Harry gli risponde distrattamente di sì e Liam anche.

Giochiamo a carte per un po' e, quando inizio a sbadigliare, Lou si decide ad accompagnarmi nella sua camera.

«Hai davvero delle stelline attaccate al soffitto?» , gli chiedo, divertita.

«Non le aveva mai viste nessuna ragazza prima. Sentiti onorata e non prendermi in giro.»

Sorpresa, mi volto a guardarlo. «Non ne hai mai frequentata una?»

«Sì, ma non l'ho mai portata a casa mia. Tu sei diversa.»

La situazione sta degenerando. Come ci si comporta in questi casi? Non mi aspettavo che potesse succedere.
Incrocio le braccia al petto. «Hai appena detto una frase da teen drama. Dovresti punirti da solo scrivendo qualcosa di imbarazzante a qualcuno» , gli faccio notare, cercando di ostentare sicurezza.

«Sei diversa nel senso che ti vedo soltanto come un amico maschio. Un amico maschio con un bel fondoschiena.»

«Louis!» , lo richiamo, imbarazzata.

Si lascia sfuggire una risata. «Scusami, non sono bravo con le parole. Intendevo dire che non ci proverei mai con te, Connie, sul serio. Siamo amici e basta. E spero che il nostro rapporto si rafforzi sempre di più con il tempo. Sei forte. Mi piaci.»

Gli sorrido. «Lo spero anche io.»

Abbassa il capo e, senza aggiungere altro, si allontana. «Chiudi la porta a chiave prima di andare a dormire. Non voglio che quella rompiscatole di mia sorella venga a darti fastidio e a tempestarti di domande. E sentiti pure libera di curiosare in giro. Fammi sapere se riesci a trovare il toast al formaggio che ho perso la settimana scorsa.»

Arriccio il naso, schifata. «Lou!»

Sorride. «Scherzavo. Dormi bene, Connie.»

«Anche tu» , dico prima che possa uscire dalla stanza.

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