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17 - Invito a cena con delitto

Soddisfatta, mi stiro con una mano il vestito rosso. Mi sta meglio degli altri. Opterò per questo.
Sono un po' in ansia e per calmarmi mi convinco a pensare al fatto che, sicuramente, la serata a casa di Zayn sarà piacevole come quelle che trascorro con gli altri.
Non mi sentirò a disagio. Conoscerò la sua famiglia e andrà tutto bene.
Riderò tanto, magari, come l'altro giorno quando abbiamo guardato un horror terrificante, non tanto per la trama, ma per il modo di recitare degli attori, a casa di Louis.

«Ha seriamente tentato di tramortirlo colpendolo in testa con un ricettario?» Harry, divertito, dà un colpetto sul braccio a Liam per attirare la sua attenzione.

«Trama interessante, no? Non vi ricorda qualcosa un folle omicida che invita a cena le ragazze per ucciderle? Scrivici l'indirizzo di casa di Zayn, Connie, così, per sicurezza, visto che hai accettato di andare da lui» , scherza Louis.

«Vuole soltanto passare un po' di tempo insieme perché la sera sto soltanto con voi» , affermo.

«E farti conoscere la sua famiglia, magari» , si inserisce nel discorso Liam.

«Fa più paura questo che il fatto che possa essere un assassino» , commenta Harry e Lou scoppia a ridere. «Quindi sì, spiegaci dove abita così, se hai bisogno, veniamo a salvarti.»

Dopo avermi riaccompagnata a casa, Harry si è fatto davvero spiegare dove abita Zayn. È riuscito a strapparmi un sorriso.
Gli ho detto di non preoccuparsi ed è quello che effettivamente dovrei fare anche io.
Prendo un respiro profondo e scendo le scale per andarmi a sedere in soggiorno.
Mi arriva una chiamata di Zayn dopo qualche minuto. Mi sta aspettando fuori.
Esco di casa e corro verso di lui.
Allegra, lo abbraccio e lui mi bacia la fronte.

«Pronta?» , mi chiede.

«A conoscere la tua famiglia?»

Sorride. «Non oggi. Avremo casa libera per tutta la serata.»

Deglutisco. «Pronta per cosa, allora?» L'ansia mi assale. Ha in mente di fare qualcosa in particolare?
No, Connie, calmati.
Avete già passato del tempo da soli in una casa.
Sì, ma c'era molto più imbarazzo fra noi e, tecnicamente, non ci stavamo nemmeno frequentando.
Che aspettative ha per la serata?

«Per la cena che ho preparato.»

Trattengo a fatica un sospiro di sollievo. «Sì, non vedo l'ora» , rispondo, forzando un sorriso.

•••

Zayn apre la porta della sua villetta e mi invita ad entrare per prima.
Quando accende la luce, mi rendo conto che ci sono fin troppe candele sparse per la stanza.

«Vuoi accenderle tutte per la cena? Non rischieremo di dar fuoco alla casa?»

Scoppia a ridere, divertito. «Possiamo farne a meno. Volevo soltanto creare un'atmosfera romantica.»

Prendo un respiro profondo e gli stringo la mano.
Devo calmarmi.
Non posso rovinare tutto. Si è chiaramente impegnato per organizzare la serata. È stato molto carino.

«Hai avuto una bella idea. Lascia tutto così. Ogni tanto mi capita di agitarmi per qualche sciocchezza.»

Sorride e mi dà un bacio a fior di labbra. «Come preferisci, allora. Siediti lì e aspettami. Finisco di preparare una cosa in cucina e ti raggiungo.» Mi indica con un cenno della testa il tavolo poco distante dalla televisione e io annuisco e vado ad accomodarmi.

Inizio a guardarmi intorno.
Fisso la libreria a pochi passi da me e strizzo gli occhi per mettere a fuoco i titoli di alcuni libri.
Il telefono vibra.
Harry mi ha scritto un messaggio.

L'appuntamento procede bene? Hai bisogno di aiuto?

No, tranquillo. La sua famiglia, alla fine, non c'è.

La risposta non tarda ad arrivare.

In tal caso, ha già cercato di ucciderti?

Mi sfugge un sorriso.

Siamo appena arrivati a casa. Dagli il tempo di avvelenarmi la cena.

Controllalo. Che sta facendo?

Roteo gli occhi e mi sporgo dal tavolo per guardare Zayn trafficare in cucina.

Sta affilando un coltello.

Mi stai prendendo in giro?

Te lo giuro.

Vengo a salvarti, allora. Nasconditi.

Sei impazzito? Hai preso quel film un po' troppo sul serio.

Non risponde più.
Gli scrivo altri messaggi e mi decido a riporre in borsa il telefono soltanto quando Zayn torna da me con un vassoio pieno di affettati e fette di formaggio. «Papà ha nascosto il vino da qualche parte. Trovo una bottiglia per la cena e ti raggiungo.»

Gli accarezzo una spalla. «Andrà bene anche un po' d'acqua e basta.»

«Voglio che tutto sia perfetto.»

«Va bene così, sul serio.» Gli sorrido. «L'importante è stare insieme. Siediti qui con me.»

Sembra sciogliersi. «Sì, hai ragione tu.»

•••

Harry non ha più risposto ai miei messaggi, ma è passato un po' da quando mi ha scritto l'ultima volta e inizio a credere che non gli sia mai passato per la testa di venire qui a salvarmi. Scherzava. Sa che non sono in difficoltà.
Sta procedendo tutto serenamente.
Non mi sento affatto a disagio.
Zayn si versa un po' d'acqua nel bicchiere e ricomincia a parlarmi di un film che vorrebbe farmi vedere.
Improvvisamente, bussano alla porta.
Sbuffando, si alza e va ad aprire. Si ritrova davanti Harry e, confuso, si volta a guardarmi.
Mi viene istintivo scattare in piedi.
Il riccio dà una spinta a Zayn e io gli urlo di fermarsi.
Louis compare alle sue spalle con Liam accanto. Blocca contro il muro il proprietario di casa e mormora un "non le farai del male" a pochi centimetri dal suo volto.

«Basta!» , grido, agitata.

Si voltano tutti a guardarmi.
Corro verso Louis e lo allontano da Zayn.

«Che cosa vi è saltato in mente?» , chiede lui agli altri tre, visibilmente irritato.

Prendo un respiro profondo. «È colpa mia. Erano preoccupati per me perché li ho costretti a vedere un film orribile che ci ha suggestionati.» Confuso, mi rivolge un'occhiata. «Se vuoi, te lo racconto.»

•••

«Sei arrabbiata con noi?»

«No, Liam.»

«Sicura? Abbiamo rovinato la vostra cena.»

«Mi sento incredibilmente in colpa. Insomma, l'ho spinto contro il muro e ci ha anche preparato da mangiare.»

«Lou, non preoccuparti.»

Harry mi accarezza un braccio. «Sono stato un idiota.»

«Va tutto bene, sul serio.»

«È un periodo particolare. Non mi fido di nessuno. L'assassino potrebbe essere chiunque.»

«Davvero, Harry, smettila di darti colpe» , lo rassicuro.

«Almeno adesso sappiamo che il folle omicida non è Zayn. Era l'occasione perfetta per farci fuori tutti e non ci ha torto un solo capello. E se gli fosse passato in mente di eliminarci, in ogni caso, non lo avrei nemmeno giudicato. Gli abbiamo scombinato totalmente i piani per la serata» , commenta Liam.

Ci fermiamo esattamente in una stradina a metà fra casa mia e casa di Louis.

«Riaccompagno Connie.»

«Io vado con Lou. Ci vediamo domani, allora» , ci saluta Liam.

Ci dividiamo.

Harry se ne sta in silenzio per un po' a torturarsi le mani. «Non volevo interrompere nulla. Mi dispiace, sul serio» , esordisce poi all'improvviso.

«Ceneremo insieme un'altra volta.»

«Ma non sai se avrà casa libera di nuovo a breve.» Gli rivolgo un'occhiata interrogativa. Arrossisce e abbassa il capo. «Per guardare un film insieme» , dice.

«Potremmo andare al cinema.»

«O per fare altro» , precisa.

Guardo in basso anche io, imbarazzata. «Non volevo che accadesse nulla. Non ho mai fatto niente del genere» , confesso. «E mi metteva un po' d'ansia il pensiero di doverglielo dire e di chiedergli di rimandare. Non che abbia provato a fare nulla, sia chiaro, ma ero agitata lo stesso a inizio serata. E non sapevo nemmeno come sarebbe andata a finire. Mi avete salvata dal sentirmi a disagio, probabilmente.»

Incredulo, si volta a guardarmi. «Sul serio?»

«Credi sia un pensiero stupido?»

«No» , risponde. «È che non me lo aspettavo e il fatto che riesca a capire ciò che provi mi fa sentire un po' più vicino a te.»
Sorrido, ma non riesco ugualmente a voltarmi verso di lui.
Camminiamo ancora un po' senza parlare.
Inizio a intravedere casa mia all'orizzonte.
«Credi sia normale aver paura?»

«Cosa?»

«Aver paura di fare qualcosa con la persona giusta per te.»

«Sì, probabilmente.»

«Immagina che io abbia una cotta per una ragazza. Non ho mai dato un bacio, va bene? Se avessi l'occasione di darlo a lei, però, non mi tirerei assolutamente indietro, anzi, sarei felicissimo di farlo.»

«Sono cose diverse.»

«Ne sei certa? E se Zayn non fosse la persona adatta a te?»

«Stiamo bene insieme» , mi viene spontaneo mettermi sulla difensiva.

«Stai bene anche con Liam.»

«È diverso; noi siamo amici.»

«Come si fa a distinguere l'amicizia dall'amore?»

«Perché me lo chiedi?»

«Per fare due chiacchiere. Perché non rispondi?»

«Non riuscirei mai a dare un bacio a Liam. Mi sembrerebbe incredibilmente strano farlo.»

«Esteticamente non ti piace?»

«È molto carino, ma non è questo il punto. Non è costantemente nei pensieri. Mi piace abbracciarlo, ma potrei vivere tranquillamente anche se non mi stringesse mai a lui. Se si trovasse una ragazza, non mi dispiacerebbe affatto. Non mi darebbe fastidio guardarli baciarsi.»

«Pensi sempre a Zayn? Passi le giornate aspettando con ansia il momento in cui vi incontrerete?»

Improvvisamente, due cani da un giardino iniziano a ringhiarci contro e ad abbaiare. Le luci si accendono al piano di sotto della villetta dietro di loro. Sta per uscire qualcuno a controllare cosa sta succedendo?

«È meglio rimandare questa conversazione a un altro giorno. Corri a casa» , gli dico.

«Sì, forse hai ragione. Ci vediamo, allora.»

Gli do un rapido abbraccio e ci separiamo.

«Grazie per essere corso a salvarmi, comunque» , gli urlo. «E per avermi riaccompagnata.»

Si limita a sorridermi.

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