Raggiungo il campo da football in silenzio.
È già arrivato?
Affretto il passo, come se fossi in ritardo, anche se non ci siamo dati nessun appuntamento.
Qualcosa mi dice che ci incontreremo. Il fatto che le scalinate siano diventate, quasi per un tacito accordo, il nostro punto di ritrovo o semplicemente che, a prima mattina, se ne sta sempre seduto lì a guardare il cielo.
Quando arrivo accanto agli spalti, lo trovo solo a fissare le nuvole.
Prendo un respiro profondo e lo raggiungo. Mi accomodo accanto a lui e lascio a terra la mia tracolla.
Si volta a guardarmi e sorride.
Non so bene come salutarlo e mi limito a fare lo stesso.

«Sono felice di vederti qui.»

«Anche io. Niall?»

«Harry?» , mi domanda a sua volta.

«Gli ho chiesto di aspettarmi in caffetteria.»

«In tal caso, si incontreranno, visto che l'ho pregato di fare lo stesso.» Si gratta la nuca e abbassa per un attimo lo sguardo. «Sapevo che saresti arrivata, prima o poi. Speravo che sarebbe accaduto, in realtà. Non riesco a smettere di pensare a ieri e volevo parlarti.»
Sospira. «Cercherò di andare subito al sodo. Cosa siamo per te, Connie?»

Inizio a sentirmi agitata, strana, quasi messa all'angolo.
Zayn mi piace molto, è vero, ma, ora che è qui davanti a me, non riesco ad articolare nemmeno una frase. Ho paura di deluderlo, ma perché?
Mi è piaciuto baciarlo.
Amo stare insieme a lui, ma, in questo preciso istante, non mi viene in mente un termine capace di definire il nostro rapporto.
Non riuscirei a dire che è il mio ragazzo. Non adesso, almeno.
Mi ha parlato di lui e gli ho parlato di me, l'ho seguito al mare e, per farlo, ho mentito ai miei genitori. Cosa c'è che mi frena, allora? Non riesco a capirlo.
In pochissimo tempo, le indagini mi hanno unita agli altri. Con loro mi comporto in modo totalmente spontaneo e quando sono con Zayn, invece, provo sempre un po' di imbarazzo.
Non sarei capace di definire 'fidanzato' un ragazzo che sento più distante da me rispetto ai miei amici.
Ho bisogno di conoscerlo meglio. Voglio accanto qualcuno con cui poter ridere ed essere spensierata, un ragazzo di cui potermi fidare totalmente.

«Due persone, attratte l'una dall'altra, che si stanno conoscendo.»

«Non provo soltanto attrazione fisica per te; mi piace starti accanto. Sei divertente, gentile, dolce e piena di interessi. Starei ad ascoltarti per ore quando parli e sei l'unica ragazza, se non contiamo mia sorella, a cui vorrei raccontare ogni giorno ciò che mi capita.»

Istintivamente, gli prendo la mano. Si sofferma ad osservare le nostre dita intrecciate. «Mi piaci anche tu, Zayn. Non soltanto esteticamente, si intende, ma non riesco ancora a definire il nostro rapporto. Chiaramente, non siamo due semplici amici, ma siamo usciti insieme poche volte e mi sembrerebbe prematuro considerarti il mio ragazzo. Potremmo frequentarci, però. Mi piacerebbe molto.»

Sorride flebilmente. «Piacerebbe tanto anche a me.»