Così, il Capovillaggio e Jeff iniziarono ad andare verso la casa del nonnetto, passeggiando fra gli alberi.

Il bimbo, preoccupato per gli amici, chiese se stessero bene.

"Pulce, non preoccuparti. Stanno bene. Per ora... Comunque, una domanda, umano..." disse il pesce uomo.

Appena sentite queste parole, Jeff si mise subito in guardia, tenendo le orecchie vigili.

"Come hai fatto a trovare una mappa così vecchia?" chiese.

Jeff non sapeva come interpretare la domanda, mostrando parecchia confusione.

Il Capovillaggio, sorpreso, dichiarò:

"Davvero voi stupidi bambini non vi siete accorti che sulla mappa c'è un mulino?".

Il ragazzino, sicuro di averlo notato assieme agli altri, chiese quale fosse il problema.

"Hai per caso notato un mulino nel nostro villaggio? E poi qui indica la città..." replicò.

Jeff, capendo il dilemma, domandò se quella mappa richiamasse ad un tempo più remoto.

"Finalmente, ragazzo! Ce ne hai messo di tempo! Questa mappa raffigura lo stato della città circa un centinaio di anni fa."

Dopo quelle domande, tacquero entrambi.

Poi, riflettendo, il Capovillaggio chiese:

"Dimmi, umano. Qualcuno ti ha dato questa mappa? Non è possibile che abbiate trovate un oggetto così potente incustodito."

Jeff, non volendo mettere in pericolo gli amici, decise di rispondere con sincerità.

"Co-cosa? AHAHAHHAHAHA! Avete derubato un vecchio? AHAHHAHAH!

AHAHHA!"

L'uomo pesce sembrava così divertito.

E dopo qualche altra risata, smise di colpo:

"Non faceva ridere. Guardami negli occhi, bello".

Prese Jeff per la maglietta e lo sollevò al livello dei suoi occhi, guardandolo con concentrazione.

Tutto quello che vedeva dentro quelle sfere era pura verità.

Allora, dopo aver realizzato che il bimbetto non mentiva, lo lasciò andare.

"Bah, voi siete pazzi. Derubare un vecchio che ha pure cresciuto tuo padre non è una bella cosa. Che disonore." disse, grattandosi le branchie-orecchie.

Un po' deluso, cominciò ad accelerare il passo. Jeff, non volendo rimanere indietro, fece lo stesso, ma le gambe del ragazzino non erano così agili.

Nel mentre, il Capovillaggio sembrava molto combattuto e iniziò a strofinarsi le mani.

Il ragazzo si rese conto di non essersi presentato al Capovillaggio. Non gli aveva neanche detto il nome.

Appena Jeff provò a parlare, il pesce umanoide lo interruppe:

"Umano... Devo chiederti una cosa...

Qual è il...tuo nome?"

Sorpreso, il bimbetto rispose.

"Ok, Jeff. Il mio nome è... Trugoy", disse a sua volta il pesce uomo "... posso essere certo che voi non direte a nessuno del nostro villaggio... vero?"

Dopo queste aprile, iniziò a camminare più lentamente, tornando alla velocità del passo iniziale.

Jeff annuì più volte un no.

Allungando di tanto il passo, dopo qualche oretta, riuscirono ad arrivare a casa del nonnetto.

Ah, quanta nostalgia pensò il nostro carissimo Jeff. E poi si ricordò che era passato a malapena un giorno.

"È questa?" chiese Trugoy.

Il ragazzo annuì nuovamente una serie di volte, portando un inevitabile torcicollo.

"Bene... Allora entriamo..." affermò il capo.

Quindi i due si avvicinarono alla casa e arrivarono all'ingresso.

Jeff provò ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave.

Di conseguenza, disse al Capovillaggio di provare dal retro e così fecero.

La porta del giardino era aperta.

Jeff, nonostante volesse aiutare Trugoy con la sua missione e anche liberare i suoi amici dalle eterni prigionie, sperava con tutto il cuore che il nonno non fosse a casa, per evitare ogni tipo di pericolo.

Con cautela, i due entrarono nella casetta.

<Il capitolo 16 verrà scoperto il 18/01/25>