28. Come Dovrei Stare Scusa?
Il resto del viaggio lo passo in silenzio a guidare, mentre gli altri 4 fanno battute parlano e per di più capisco che sono frecciatine rivolte a me, ma come sempre faccio finta di nulla.
Dopo 10 minuti che a me sembrano ora siamo arrivati davanti al loro Hotel e per fortuna non dista molto da casa mia, ci mettono 10 minuti tranquilli per arrivare nel mio palazzo.
<ecco a voi siete arrivati >non vedevo l'ora che scendessero dalla mia macchina al più presto possibile, ma sopratutto speravano che non venissero da me.
<ok, casa tua è vicina così mettiamo via le cose e arriviamo da te >ecco qua la domanda, che volevo evitare.
<10 minuti da qua, ora vado >così dopo aver lasciato la via e tutto quanto di dove vivo me ne vado.
Sono entrata sull'ascensore ed ecco che ritrvo dentro la persona che tormenta i miei pensieri,Niccolò.
<ciao come stai? >a rompere quel silenzio era stato lui. Ero davvero ancora arrabbiata con lui, infatti non volevo rispondere, ma per educazione lo feci.
<bene tu? >lo so, che a lui non potevo nascondere nulla perché capiva come stavo, ma in quel momento che non eravamo più nulla se non vicini, dove mentire in caso si sarebbe accorto lui.
<a me non sembrava, che hai? >ecco qua, nonostante quello che era successo lui, voleva sapere come stavi a tutti costi.
<a me non hanno mai insegnato rispondere con un'altra domanda>sputi, per mia fortuna eravamo arrivati al nostro piano, solo che dovevamo fare un pezzo a piedi per arrivare davanti alla porta di casa.
<io bene, ma tu non stai bene>se devo essere sincera, mi piaceva quando si preoccupava per me, ma anche lui non stava bene.
<sai sono arrivati, e già mi hanno come preso in giro come dovrei stare scusa? >avava alzato un po' la voce era davvero nervosa.
<ehi vieni qui>disse lui aprendo le braccia, lei per la prima volta mise da parte l'orgoglio e l'abbraccio.
Quanto mi erano mancate questa braccia penso tra se e se, mentre una lacrima gli rigava la faccia.
<shh, io ti ho promesso che ci sarò infatti eccomi qua. Mi manchi >non stava male perché le mancava Marta.
<anche tu >sussurrò lei ancora attaccata al petto di Niccolò.
<ho sbagliato, sono stato un stupido perdonami>chiese lui, gli mancava davvero.
<perdonato > rispose lei.
Spazio autrice :
Ehi come state? Ecco qua un nuovo capitolo, spero che vi stai piacendo.
Buona anno ❤️
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