Ecco che il grande giorno era arrivato, la mamma di Marta sarebbe arrivata da lì a poco e lei stava morendo di ansia, l'unica cosa positiva era che la sera non la vedeva, ma la paura più grade era Andrea.
Stava ferma lì in stazione aspettando che il treno di sua mamma arrivasse, più il tempo passava più ansia aveva, ma pensava pure come sarebbe stato se Niccolò fosse stato lì con lei, magari gli avrebbe preso la sua mano e sussurrato :"ci sono io", ma così non era.
Dopo quella "litigata" non si erano più sentiti e lei si sentiva un vuoto enorme dentro.
Era arrivata a Roma per cambiare vita, ma a lei sembrava che non tutto quello che aveva programmato era andato così, per fortuna che aveva le sue due amiche che aveva conosciuto al bar, infatti gli avevano detto almeno mille volte che se aveva bisogno loro c'erano, anche perché Alice sapeva cosa voleva dire avere un bullo vicino a te, dato che aveva passato pure lei questo periodo.
A portarla alla realtà fu la voce metallica della stazione che annunciava che il treno di Milano era arrivato.

Ed ecco lì sua mamma che trascinava la valigia con la mano destra, mentre con la sinistra teneva la mano del suo nuovo compagno.
A quella vista quasi non si strozzò con la sua stessa saliva, non solo c'era Andrea, ma a quanto pare pure Mary la sua ragazza, quella ragazza che per molti anni era stata la sua migliore amica, ma dopo se ne era andata via pure lei.
Così prese di fretta e furia il suo cellulare e digitò su WhatsApp il gruppo formato da Alice e Sofia le sue due nuove amiche.
<Aiuto>scrisse sul gruppo, aveva davvero bisogno che almeno una delle sue fosse lì assieme non ce la faceva a reggere ancora quegli sguardi che per molto tempo l'avevo fatta soffirere.
<che succede? >rispose subito Alice, anche se indondo si immaginava già tutto, dato che gli aveva raccontato la sua storia.
<non solo c'è il compagno di mia mamma e Andrea quello che mi bullizzava, ma anche la sua ragazza ovvero la mia ex migliore amica e amica >stava andando in ansia, ma non poteva di certo farse vedere fragile lì davanti a loro, non ora.

<ciao amore come stai? >chiese sua mamma, appena arrivò davanti alla figlia.
<ciao bene tu? >rispose lei.
Avrebbe voluto dire, stavo meglio prima, ma ok.
Non guardò in faccia nessuno se non solo sua mamma.
<bene bene ecco vedi loro >iniziò a parlare, ma venne subito bloccata da Marta.
<so chi sono non serve che ci presentiamo, ora vi porto nel vostro hotel >tagliò corto, non voleva dire una parola ad Andrea e Mery, voleva solo andare via da lì ritornare a casa e magari essere stretta tra le braccia di Niccolò che gli sussurrava cosa dolci, ma purtroppo poteva rimanere solo nei sogni.

Spazio autrice:
Ehi come state? Scusate se sono stata così assente, ma ho troppi impegni con la scuola.
Ecco qua un nuovo capitolo spero che vi piaccia.
Buona lettura :)