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Capitolo 45

Suonai al campanello della maestosa villa Buttle e mi aprì una ragazza dai capelli corvini, sulla trentina credo.

"Salve, si accomodi pure.." mi fece entrare.

"Lei deve essere la signorina Steven..Molly l'aspetta di sopra, nella sua camera." Continuò.

"Si sono io, grazie mille!" Detto questo mi avviai su per le scale..conoscevo già la casa e sapevo come muovermi.

Bussai alla porta della camera di Molly, e mi giunse alle orecchie la sua voce ovattata che mi invitava ad entrare.

"Ciao Molly..oh, c-ciao Hayes!" Dissi guardando Molly in segno di una spiegazione.

"Ciao Carly!" rispose il ragazzo.

"Ah, si..ho dimenticato di dirtelo. Lui sa tutto. Ho pensato fosse giusto così..è il mio ragazzo ha il diritto di sapere tutto."

Annui.

"Certo, certo..la trovò una scelta giusta." Sorrisi.

"Allora, l'appuntamento in ospedale è alle 12:30, abbiamo giusto mezz'ora..quindi, vista la distanza, direi di incominciare a partire.."
Dissi.

Neanche cinque minuti dopo ci trovavamo tutti nell'auto di Molly con Hayes alla guida che era alquanto silenzioso..un po' nervoso.

"Comunque, Molly, ho parlato con il dottore e mi ha detto che tutto rimarrà anonimo, se è questo che vuoi." Dissi.

Lei sospirò e annuì.

"Bene.."

"Ma..invece, per quanto riguarda l'operazione, il dolore..insomma starà bene? Cosa faranno di preciso?" Chiese Hayes con un'espressione preoccupata sul volto.

"Hey, tranquillo.." sorrise Molly poggiando la sua mano sulla spalla del ragazzo.
"Starò benissimo!" Continuò.

"Si, ovviamente! Poi il dottore che ho contattato è uno dei migliori, la tratterà con molta cura..ne sono certa!" Dissi.

Molly si girò verso di me e sorrise.

"Grazie di tutto Carly, senza te non sarei riuscita a fare nulla..probabilmente sarei ancora a piangermi addosso senza cercare nessuna soluzione!..odio ammetterlo, ma sei un'amica!" Rise.

"Direi che non mi sarei mai aspettato che mi trovassi in una macchina insieme a voi due che non vi scannate.." rise Hayes.

"Neanche io me lo sarei mai aspettato, ma le cose cambiano..addirittura si possono ribaltare completamente, nella vita! Comunque sono stata felicissima di aiutarti Molly..era una cosa seria e nonostante i precedenti accaduti fra noi due, non potevo lasciarti sola!"

"Grazie ancora, davvero!"

Arrivammo in ospedale dopo poco e ci sedemmo in sala d'attesa..appunto, ad attende il turno di Molly.

"L'hai detto a Francy e Lisa?" Chiesi.

Fece segno di no con la testa.

"Appena tutto questo sarà finito, glielo dirò..mancano solo loro due..poi gradirei che non lo venisse a sapere più nessuno." Sospirò.

Annuì.

"E con Mark, cos'hai intenzione di fare?" Chiesi.

"A lui ci ho già pensato io, l'abbiamo denunciato. Ho parlato con mio padre e stiamo cercando di mantenere tutto all'oscuro. Tuttavia prima del processo effettivo, lui avrà piede libero. Prima dobbiamo incontrare gli avvocati, devono raccogliere tutte le prove e i testimoni..ah, tra cui tu, e poi andremo in tribunale e il giudice lo sbatterà in prigione."
Rispose Hayes.

"Bene, sarò felice di testimoniare contro quella belva. L'ho sempre ritenuto violento e molestatore. Mi fa schifo." Dissi arrabbiata.

Subito dopo Molly venne chiamata da un infermiera.

"Molly!" La chiamai tirandola per un braccio prima che andasse.

"Io vado adesso, prenderò un taxi..mi aspettano per pranzo. Buona fortuna!" Sorrisi.

Molly sorrise e mi abbracciò per poi seguire l'infermiera insieme ad Hayes.

Chiamai un taxi e aspettai che arrivasse seduta su una panchina.

Iniziai a pensare a tutto l'accaduto.

Era tutto così tremendamente strano..Molly che mi sorrideva, mi abbracciava.

E io poi..dove avevo trovato la forza d'animo per perdonarla e addirittura aiutarla e confortarla dopo tutto ciò che aveva fatto?

Non lo sapevo proprio..ma sapevo però che nella mi vita non avevo fatto altro che perdonare.

Forse ero troppo buona, ingenua..però perdonare mi faceva stare bene.

Infondo tutti hanno bisogno di un'altra possibilità.

Mio fratello, Danny, mia madre, Hayes, Molly..mancava solo lui, mio padre.

Con molta probabilità, se avesse sinceramente chiesto perdono, avrei perdonato anche lui.

Ma no, cosa stai dicendo.
Lui è un'assassino.
Ha tentato di uccidere tua madre.
Non fare troppo Santa Teresa di Calcutta, Carly.
Mi suggerì, la mia coscienza.

Il taxi arrivò quasi subito, e mi fece risvegliare dai miei pensieri.

Dopo circa 10 minuti, arrivai a casa.

"Ah, casa dolce casa.." sospirai stravaccandomi sul divano.

"Ciao Amore!" Mi saluto una voce ormai inconfondibile.

Apri gli occhi, che avevo chiuso, e guardai sorpresa il mio ragazzo.

Mi alzai dal divano e mi diressi ad abbracciarlo.

"Hey, cosa ci fai qui?" Sorrisi.

"Danny mi ha invitato a vedere la partita che sarà trasmessa oggi insieme..dunque, eccomi qui!" Rispose baciandomi.

"Si, infatti..quindi scollati che abbiamo una partita da vedere!" Disse Danny entrando in salotto e posizionando due cartoni di pizza e due birre sul tavolino.

"Hey, Hey..ti ricordo che è il MIO ragazzo! E poi, wow, siete amici per la pelle adesso?" Risi.

"Dovresti esserne felice!" Sorrise Danny.

"Ah, fuori la mamma e Sierra ti stanno aspettando insieme ad una pizza würstel e patatine!"

"Lo sono infatti..moltissimo! Ora vado..la mia pizza mi attende!" Dissi dando un bacio a Cameron e dirigendomi in giardino.

"Ciao mamma, ciao Cognatina!"

"Hey tesoro, buongiorno..dove sei stata?" Chiese mia madre.

"Mh..ho avuto delle cose da fare. Tu che hai fatto oggi?" Sorrisi sedendomi a tavola e iniziando a mangiare la mia pizza.

"Ehm..oggi avevo il giorno libero, e sono andata a fare colazione con un'amico.." sorrise imbarazzata.

"Un amico? Uhhh qui la cosa si fa interessante!" Risi dandole una gomitata.

"Oh su, avanti, smettila! È davvero solo un'amico!" Rise anche lei.

"Se lo dici tu...vedremo, comunque." Ghignai.

Dopo aver mangiato, parlammo del più e del meno fino alle 4:30 del pomeriggio.

"Salgo su..credo che farò una piccola pennichella!" Risi.

"Va bene tesoro, ceni a casa sta sera?" Chiese mia madre.

"Sisi.." sorrisi.

Abbracciai Sierra e mi avviai verso le scale.

"Hey piccola.."

"Cam.." sorrisi.
"Sto andando su in camera..vieni?"

"Si, arrivo.."

Entrati nella mi camera chiusi la porta e mi gettai di peso sul mio morbido letto.

"Che stanchezza.." disse Cameron prima di buttarsi letteralmente su di me.

"Ma se non hai fatto altro che esultare e mangiare stravaccato su un divano guardando la TV!" Risi.

"Guarda che esultare richiede grande sforzo fisico.." rispose lui facendo il finto offeso.

"Certo, se lo si fa saltando come delle scimmie impazzite e ruggendo come leoni!"

Ridemmo insieme.

"Mi sei mancata.." disse posizionandosi tra le mie gambe e poggiando la testa sul mio petto.

"Anche tu.." sorrisi accarezzandogli i capelli.

"Che ne dici se domani dopo scuola ci prendiamo un pomeriggio tutto per noi?" Chiese alzando la testa e guardandomi.

"Si, certo, potremmo andare in centro a fare una passeggiata.." sorrisi.

"Mi sembra perfetto.." rispose prima di baciarmi.

Improvvisamente la suoneria del cellulare di Cameron si propagò per tutta la stanza facendomi sbuffare.

Con fare scocciato Cameron prese il cellulare dalla tasca dei suoi pantaloni e rispose.

"Dimmi Nash..si...veramente stavo con Carly..amico non la vedo da giorni..e va bene, arrivo tra poco!" Disse sbuffando e chiudendo la chiamata.

"Che succede?"

"Succede che la mia squadra è un ammasso di rammolliti, non si sanno coordinare senza il loro capitano.." sbuffo alzandosi.
"Io volevo stare un po' con te..doveva essere giorno libero per tutti, ma il coach è una belva ultimamente!" Continuò.

"Tranquillo amore, staremo insieme domani! Vai pure.." sorrisi stampandogli un bacio a fior di labbra.

"Ahhhh..ti dovrebbero fare santa, ti amo piccola, a domani!" Disse prima di uscire dalla porta.

Risi scuotendo la testa e mi ributtai sul letto.

Accesi la televisione e guardai un film su netflix, fino a quando squillò il mio telefono.

"Pronto?"

"Hey Carly, sono Molly.."

"Ciao Molly, dimmi.."

"Sono sotto casa tua, vorrei parlarti se per te va bene.."

"Certo, scendo ad aprirti.."

Chiusi la chiamata e mi diressi giù per le scale.

La casa era molto silenziosa, si sentiva solo il lieve chiacchiericcio della TV nella mia camera.

Ero completamente sola..Danny era fuori con Sierra e degli amici, mia madre era uscita a cena con il suo 'amico' e io ero rimasta a casa, sola soletta per portarmi avanti con gli studi e con le serie di netflix.

Quando aprì il portone vidi Molly seduta sugli scalini.

Sentendo la porta aprirsi, si girò sorridendo.

"Ciao Carly..scusa se mi sono presentata a quest'ora! Per scusarmi, ho pensato di portare questa torta..magari parliamo d'avanti a una bella fetta!" Sorrise.

"Certo, entra pure!"

Ci sedemmo in giardino e dopo aver mangiato la torta, Molly iniziò a parlare interrompendo l'imbarazzante silenzio che si era creato tra di noi.

"Senti, Carly..questo pomeriggio sono stata sola a casa, e ho pensato molto. Tutta questa situazione del bambino, mi ha fatto pensare molto..mi ha fatto pensare a quanto io sia stata crudele, non solo con te, ma con tante altre persone..comprese Francy e Lisa. Loro sono da sempre state delle amiche vere, da quando eravamo bambine..ma da quando mi sono ritrovata sola, senza genitori, sono cambiata. Non ti so dire bene come, perché..ma mi piaceva far soffrire le persone..forse per alleviare il dolore che avevo dentro, per non sentirmi l'unica a soffrire, non lo so davvero. Fatto sta che oggi, quando ho detto loro dell'aborto e di tutta la situazione, si sono presentate a casa mia piangendo e non hanno esitato ad accogliermi in un'abbraccio caloroso..nonostante le abbia trattate da 5 anni a questa parte, come dei burattini..o peggio, come delle pezze." Si fermò e cerco di levare dal suo viso le lacrime che stavano scendendo dal suo viso.

"Per non parlare di te..Dio solo sa quanto male ti ho fatto, eppure, proprio quando mi sentivo completamente sola e persa, tu non hai esitato a darmi una mano. Potrebbe sembrare una cosa da niente, ma è stata davvero una mossa coraggiosa da parte tua..sei buona, sei bella, hai una magnifica famiglia...e io ti ho sempre invidiato per questo, perché io sono stata sempre sola, cattiva e non sai quanti soldi ho fatto spendere ai miei genitori in vestiti, trucchi, accessori..solo per sentirmi bella, apprezzata, ma mi sono accorta che era tutta una finzione. Nessuno mi reputa bella, mi sono solo guadagnata una fama da stronza e da puttana!" Singhiozzò, e a quel punto non riuscì a trattenere una lacrima.

Lei vedendola sorrise, e si preoccupò subito di asciugarmela.

"Vedi? Stai piangendo per me..perché sei tanto buona da provare pietà per una persona che con te è stata solo spregevole. E poi..la cosa che più di tutte mi ha fatto riflettere sulla piega che stava prendendo la mia vita, è stata la discussione che ho avuto con Cameron a scuola, quando avevo escogitato tutto quel piano malefico per farvi separare. Devo dire che è stato molto bravo a fingersi dalla mia parte per poi avere la chiavetta con il video e distruggerla sotto i piedi..e non solo,ha iniziato a distuggere tutto..inizialmente ero impaurita, ma poi quando si è fermato, si è seduto d'avanti a me con il viso rosso per la rabbia e mi ha sputato contro delle cose orrribili..delle cose orribili che mi sono resa conto fossero realtà..quelle cose orribili ero io. Mi sono resa conto che stavo facendo del male solo per il gusto di farlo..non perché amassi sinceramente Cameron, ma perché ci trovavo gusto. La rabbia e la gelosia mi stavano divorando viva e non mi permettevano di vedere che non ero sola e che c'era chi invece teneva a me davvero, come Francy, Lisa e Hayes..che ho solo trascinato con me nel mio covo di malvagità. E mi dispiace così tanto per questo..io non so come riparare a tutto il male che ho fatto. Mi sento spregevole..vorrei solo che i miei genitori fossero qui con me. Si, ho i miei genitori adottivi che amo molto..ma ormai sono arrivati ad odiarmi anche loro per quanto male ho fatto anche a chi mi ha cresciuta amorevolmente. Non so che fare..merito di stare sola." Singhiozzò ancora e ancora.

A quel punto l'abbracciai.

"Tu non sei spregevole Molly, sei solo quella bambina a cui hanno strappato via i genitori troppo presto, sei quella ragazza che è stata usata e violentata..sei solo piena di ferite che sanguinano e che nessuno si è mai occupato di ricucire per bene. Ma hai Francy, Lisa, Hayes, i tuoi genitori adottivi, me...e anche i tuoi genitori naturali che non ti hanno mai lasciata sola..sono sempre accanto a te. Hai sbagliato, è vero, e anche tanto...ma te ne stai pentendo e se mostrerai la vera te alla gente, saranno tutti sicuramente disposti a darti una seconda possibilità. Tutti sbagliamo nella vita, Molly, non devi fartene una condanna...devi solo ricominciare, chiedere scusa, cercare di riparare ai tuoi errori ed essere finalmente te stessa." Sorrisi, staccandomi dall'abbraccio.

Sorrise anche lei, nonostante avesse il viso stracolmo di lacrime e il trucco tutto colato.

"Grazie, grazie e ancora grazie. Sei splendida, senza di te chissà dove sarei." Rise tirando su col naso.

Sorrisi.

"Anche tu sei splendida, adesso che ti stai mostrando per quella che sei veramente. E credimi, sei molto più bella di quanto credi, quando non ti riempi la faccia di cosmetici e non esci mezza nuda da casa." Risi seguita da lei.

"Hai ragione..voglio ricominciare da capo, voglio essere me stessa. Per cominciare voglio trovare un lavoro, nonostante i soldi in casa non manchino, voglio essere indipendente e non togliere ai miei genitori tutto quello che si guadagnano duramente."

"Fai bene, è una buona cosa essere indipendente. E che ne dici se questa domenica vieni con Hayes e il gruppo a fare shopping? Magari butti via quelle gonne succinte!" Risi ancora.

"O si, non vedo l'ora!" Rise.
"Adesso credo sia ora di andare, scusa il disturbo e grazie ancora Carly!"

"Tranquilla..è stato un piacere!" Dissi accompagnandola alla porta.

Una volta fuori Molly si diresse verso la sua macchina, ma si bloccò all'improvviso e tornò indietro per poi abbracciarmi.

Rimasi un po' sorpresa, ma ricambiai subito l'abbraccio.

"Ti voglio bene Carly.." disse allontanandosi velocemente da me, senza darmi neanche il tempo di rispondere.

Io rimasi li, sugli scalini di casa mia, senza saper cosa dire.

Mi si formò un sorriso sul viso.

Ero davvero felice per lei, per Hayes e per tutti..forse era la volta buona che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

"Ti voglio bene anche io, Molly.." sussurrai per poi entrare in casa e chiudermi la porta alle spalle.

Spazio autrice.
Salve a tutte, care lettrici.
Che ne pensate dell'improvviso cambio di Molly?
Credete sia una nuova strategia, o che sia cambiata davvero?
Lo scoprirete nei prossimi capitoli!
Se la storia vi piace fatemelo sapere con dei commenti e delle stelline..a presto!❤️

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