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Capitolo 44

Ero in tremendo ritardo e stavo correndo come una pazza cercando il mio telefono.

"Mammaaa! Hai per caso visto il mio telefono?" Gridai dalle scale con lo zaino sulle spalle.

"Si, tesoro..è in soggiorno." Rispose.

Mi recai nel soggiorno e vidi il mio iPhone proprio sul divano.

Lo presi al volo e uscì di corsa, ma mi fermai..rientrai dentro, salutai mia madre e uscì definitivamente da casa.

Mentre camminavo chiamai Cameron che mi aveva mandato un messaggio dicendo di star male.

"Hey amore.." rispose.

"Hey, buongiorno, che succede?" Chiesi allarmata.

"Mi è salita la febbre, ma sono costretto a venire a scuola per l'incontro con il coach e il preside..l'ho già saltato una volta, non gli pacerebbe se lo saltassi ancora." Sbuffò.

"Hai preso qualcosa almeno?"

"Si, mia madre mi sta riempiendo di aspirine e cose simili. Comunque..a dopo piccola!"

"A dopo.." chiusi la chiamata e poco dopo arrivai al bar della scuola dove mi ero data appuntamento con le ragazze.

"Ma ti pare una cosa normale?! Siamo rimaste qui ad aspettarti per un'ora e per giunta senza mangiare!" Gridò Jess appena mi vide.

"Scusatemi ragazze, non avevo il telefono in stanza e non è suonata la sveglia."

"Adesso non abbiamo più il tempo di mangiare, anzi sbrighiamoci prima che ci becchiamo anche un ritardo!" Disse Annah.

"Mi amate lo stesso, vero?" Feci gli occhi dolci.

Ashley e Annah risposero di si invece Jess disse di no.

Scoppiammo tutte a ridere.

"Tu mi ami più di tutte!" La canzonai.

Cercò di fare l'arrabbiata ma fallì lasciandosi scappare una risata.

Dopo 3 ore di lezione ci ritrovammo tutti in mensa.

"Ciao ragazzi!" Dissi sedendomi vicino a Cameron.

"Ciao amore.." disse lui, si vedeva che era distrutto.

"Hey malatino mio.." dissi ridendo e dandogli un bacio.

"No no non baciarmi!" Mi disse allontanandomi.
"Non voglio che ti ammali anche tu!"

"Ma che premuruoso!" Rise Nash.

"Guardatelo ha tutto il naso rosso!" Disse Matt e scoppiamo tutti a ridere tranne Cameron.

"Non è affatto divertente.." brontolò.

"Oh, si che lo è!" Disse Taylor.

"Sese smettetela..piuttosto, sapete cosa mi ha detto il coach?" Rispose Cameron.

"Cosa?" Chiesi.

"Inizialmente voleva sospendermi dal ruolo di capitano, come hanno fatto con Wallet, ma il professore di lettere mi ha salvato il culo difendendomi. Al che il preside ha detto che comunque la colpa della rissa era stata di Wallet e della sua squadra, non mia e hanno solo sospeso gli allenamenti per una settimana..ma siamo nella merda perché giovedì avevamo una partita e non la possiamo fare e perderemo qualche punto, diciamo che ci siamo andati fortunati perché non era la più importante dell'anno..ma mancano solo due mesi alla fine dell'anno scolastico e alla grande partita finale e una settimana in meno di allenamento non ci farà molto bene."

"Possiamo sempre organizzarci e allenarci per conto nostro.." disse Jacob.

"Si, sarebbe meglio che lo facessimo.."

"Ehm..ciao ragazzi.."

Ci voltammo tutti sorpresi verso Hayes, che era affiancato da Molly.

Nessuno proferiva parola, dopo le cose che avevano combinato quei due non avevamo più rivolto la parola ne a lui ne a lei.

Molly però ultimamente sembrava cambiata, più silenziosa, meno scorbutica e indossava sempre cose molto larghe e che la coprissero.

Adesso, per esempio, aveva un'enorme felpa.

In più Nash ci aveva informato che adesso stavano insieme.

Sisi, Molly e Hayes FIDANZATI.

"Noi volevamo scusarci con tutti voi, soprattutto con Cameron e Carly per le cose che abbiamo detto e fatto." Disse Hayes.

"Si, so che magari non vi fiderete più di noi, ma ci sentivamo in dovere di farlo." Continuò Molly.

"Se certo, dopo tutto lo schifo che avete fatto..venite ad elemosinare scuse!" Sbuffò Cameron.

"Cameron.." lo ammonì.

"Dai amico, siamo cresciuti insieme..è ora che Hayes rientri nel gruppo e che si sistemi tutto!" Disse Nash.

Cameron annuì, si alzò e si avvicinò ad Hayes.

Ero già pronta al peggio, quando invece Cameron diede una pacca amichevole sulla spalla ad Hayes.

Hayes sorrise e lo abbracció.

"Scusa davvero per tutto bro, davvero!" Disse.

"Tranquillo..a tutti capita di sbagliare e bisogna saper perdonare!"

Sorrisi notando che Cameron era cambiato molto..aveva completamente abbandonato il Cameron che era prima, quello scorbutico, puttaniete e rabbioso.

Adesso era più maturo, gestiva meglio la rabbia, era un fidanzato premuroso e non si metteva più nei pasticci.

Anche la sua famiglia era molto felice per questo.

Suonò la campanella e ci alzammo tutti per recarci ognuno nelle proprie classi.

Alla fine della giornata ci salutammo e ci organizzammo per passare la serata alla villa Grier.

I ragazzi invece di andare a casa avevano deciso di mangiare un boccone e andare un po' ad allenarsi.

Jess aveva un pranzo con i parenti, Annah andava con i ragazzi e Ashley doveva andare dai suoi nonni..in pratica ero rimasta sola per tornare a casa, dove sarei stata altrettanto sola.

Mia madre aveva trovato un lavoro in un supermercato e in più stava iniziando una conoscenza con un'uomo..ero molto felice per questo anche se lei voleva aspettare ancora un po' per presentacelo.

Danny invece era a lavorare.

Prima di incamminarmi per andare a casa, però, mi recai in bagno..mentre mi sciacquavo le mani, sentì qualcuno singhiozzare.

Mi avvicinai di più alla porta del bagno e bussai.

"Occupato.." disse una voce tremante, una voce che riconobbi subito.

"Molly? Che succede? Perché piangi?"

"Vattene Carly, non sono affari tuoi!"

"Va bene, come vuoi..volevo solo aiutarti!"

Feci per andarmene, quando sentì il rumore di una serratura e di un porta aprirsi alle mie spalle.

Mi voltai e Molly aveva tutto il trucco scolato, tra le mani teneva un test di gravidanza.

Sgranai gli occhi..facendo due più due avevo capito quale fosse il problema.

"Oh mio Dio..tu sei..ne sei sicura?" Chiesi.

"È il terzo che faccio..sono risultati tutti e tre positivi!"

"L'hai detto a Hayes?"

Fece segno di no con la testa.

"Beh, so che non sono affari miei, ma dovresti dirglielo..è un suo diritto sapere che-" vennì interrotta da un suo singhiozzo.

"Non è Hayes il padre.." sussurrò.

Sobbalzai.

"C-cosa? L'hai tradito?" Chiesi sbigottita.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Commentò la mia vocina interiore.

"No! È successo prima che mi mettessi con lui.." disse e scoppiò a piangere ancora piu forte.

"Io..io sono stata violentata Carly!" Disse.

Per poco non svennì, ma mi feci forza.

Per quanto l'odiassi, iniziai a piangere anche io e provai una pena immensa..per questo mi sentì in dovere di abbracciarla.

"Okay, okay..manteniamo la calma, adesso troveremo una soluzione a tutto!" Dissi prendendo dei fazzoletti e sistemandogli il trucco completamente colato.

"Io non lo voglio questo bambino Carly..so che è pur sempre una vita, ma io non lo voglio..non sono pronta a fare la mamma ne tanto meno a guardare quella creatura in viso e sentirmi orripilata al ricordo di quella sera." Singhiozzò ancora.

"Va bene, Molly..sta tranquilla. Se non lo vuoi abortirai, non sono pienamente d'accordo..ma posso cercare di capirti."

"Si, credo che abortirò. Ma non voglio che lo sappia nessuno..ti prego. Deve rimanere tra noi due questa cosa." Disse tranquillizzandosi.

"Va bene, prenderemo un'appuntamento in ospedale e faremo rimanere tutto nascosto.
Ci andiamo insieme se vuoi."

Molly annuì e fece un flebile sorriso.

"Non credevo sarebbe mai arrivato questo giorno, ma grazie Carly..davvero." Si asciugò un' ultima lacrima e poi mi abbracciò.

"Invece..per quanto riguarda l'aggressore, sai chi era? Vorresti denunciarlo?" Chiesi.

"Ho paura..ho paura che se lo denuncio mi possa fare del male. Lui mi ha minacciato, Carly, mi ha fatto fare tutte quelle cose..io non volevo ma lui non vi vuole insieme..io amo Hayes, da molto ormai, ma lui vuole farci del male!" Molly iniziò a sparare cose a raffica e non riuscivo a capire nulla.

"Ma di cosa stai parlando Molly? Chi ti ha costretto a fare cosa? Chi è che ti ha stuprato?" Chiesi confusa e spaventata.

"Mark, sto parlando di Mark."

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