Capitolo 42
"Aspetta, aspetta..non andare via!"
Lui mi guarda e sorride mentre si fa sempre più lontano.
All'improvviso scompare.
Tutto intorno a me diventa bianco, e una luce mi acceca.
"Non mi lasciare!" Grido in un modo talmente disperato che quasi mi spavento.
"Austin?! Austin ti prego torna da me!" Piango.
"Dove sei?" Sussurro poi accasciandomi per terra.
Mi svegliai di soprassalto e mi ritrovai accaldata e sudata.
Il mio viso era inondato di lacrime, segno che avevo pianto nel sonno.
Presi il cellulare dal comodino e guardai l'orario..erano ancora le 06:35.
Mi alzai di contro voglia dal letto, presi i vestiti puliti scelti la sera precedente e mi chiusi in bagno.
Dopo essermi fatta una doccia sbrigativa, mi vestii e legai i capelli biondi in una coda alta.
Applicai giusto un po' di correttore per eliminare le brutte occhiaie mattutine, un po' di mascara e burro cacao.
Uscì dal bagno e notai ai piedi del letto un libro.
Lo presi con un cipiglio sul volto.
Sarà caduto dallo scaffale.
Pensai alzando le spalle.
Stavo per posarlo di nuovo al suo posto quando da dentro di esso uscì e cadde per terra una foto.
Posai il libro sullo scaffale e incuriosita presi la foto che era girata.
Sul retro c'era scritto "Non ti abbandonerò mai, è una promessa. E io mantengo le mie promesse."
La girai e per poco non soffocai.
La foto ritraeva me e Austin quando eravamo più piccoli.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime e il cuore mi martellava nel petto.
"Il mio Austin.." sussurrai stringendo la foto sul cuore.
Piccole e salate lacrime sgorgavano dai miei occhi.
Improvvisamente la finestra si spalancò ed entrò una forte folata di vento.
Rabbrividì, trovando la cosa un po' inquietante.
"Che siano dei segni..? Sei qui con me, Austin?" Parlai ad alta voce ma subito mi coprii la bocca con le mani.
Magnifico, adesso credo anche di percepire la presenza dei morti e di parlarci.
Scossi la testa e poi scesi prendendo prima lo zaino e il telefono.
Decisi di non fare parola con nessuno delle strane cose che mi erano successe quella mattina per evitare che mi prendessero per pazza.
E poi, pensai, se erano davvero stati dei segni da parte di Austin..volevo che la cosa rimanesse intima tra me e lui.
"Buongiorno mamma.." sorrisi trovandola in cucina.
"Ciao tesoro..hai dormito bene?" Mi chiese sorridendo dolcemente.
Quanto mi era mancato il calore che si espandeva nel cuore quando mia madre mi sorrideva in un modo che solo lei sapeva fare.
Erano ormai passati quasi due mesi dalla sua ricomparsa, inizialmente era imbarazzante la situazione e un po' stramba, ma ci è voluto poco ad abituarsi.
"Non proprio..ma fa niente, ricompenserò sta notte." Risi.
"Cosa ti preparo?" Chiese.
"Oh niente, grazie. Preferisco fare una passeggiata e prendere qualcosa al bar della scuola.." sorrisi.
"Va bene, tesoro..allora buona giornata!"
Uscì dalla cucina e presi il mio giubbotto di jeans dall'appendi abiti all'entrata.
Appena uscita fuori venni investita dalla brezza mattutina.
Chiusi gli occhi e respirai a fondo.
Non sapevo perché, ma mi sentivo strana.
Forse per la prima volta dopo anni ero davvero felice?
Non riuscivo a capire se la strana sensazione che avevo si potesse identificare con la parola felicità.
Era passato così tanto tempo da quando ero stata davvero felice, che nemmeno ricordavo come ci si sentisse.
Ma forse era proprio così.. ero pienamente felice perché i tasselli che componevano la mia vita erano finalmente tutti al posto giusto.
Tra i pensieri, senza neanche accorgermene, mi ritrovai di fronte alla scuola.
Mancava ancora mezz'ora alle 08:00, quindi c'era poca gente in giro.
Qualche coppia che limonava di qua e di la, qualche ragazzo/a che ripassava sotto un albero o sui gradini della scuola, e qualcuno che faceva colazione nei tavolini del bar.
Iniziava a stufarmi andare a scuola.
Era ormai fine aprile e il bisogno d'estate si faceva sentire sempre più.
L'unica cosa che mi dava coraggio erano gli amici e Cameron.
Scorsi Jacob scendere dalla sua auto.
"Hey Jac!" Lo salutai da lontano con la mano.
Appena mi vide sorrise e si avvicinò.
"Come mai qui così presto?" Chiesi.
"Potrei farti la stressa domanda.." sorrise.
"Oggi mi sono svegliata presto e avevo voglia di fare una passeggiata per poi prendere un caffè al bar.."
"Idem..posso unirmi a te per il caffè?" Chiese.
"Ovviamente.." sorrisi entrando nel bar.
Ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo.
"Jess è già sveglia?" Chiedi per poi sorseggiare il mio caffè.
"Si, ha dormito da Ash ed entrambe vengono con Nash e Hayes.."
A sentire il nome di quello stronzo quasi mi venne un conato di vomito, ma cercai di reprimerlo.
"Ah già, mi aveva detto che avrebbe dormito da lei.."
Il mio telefono, sul tavolo, vibrò avvisandomi dell'arrivo di un messaggio.
Appena vidi sul display:
" MyBeautifulBoy😍
Buongiorno amore mio! " sorrisi involontariamente.
Sia perché era sempre meraviglioso avere il suo buongiorno, sia perché trovavo davvero comico il fatto che si fosse salvato da solo nella mia rubrica in quel modo..ma era tipico di Cameron.
Risposi al messaggio ricambiando il buongiorno e sorridendo ancora come un'ebete.
"È Cam, vero?" Rise Jacob.
"Si.." sorrisi imbarazzata.
Dovevo sembrare proprio una ragazzetta al liceo.
Ma tu sei al liceo.
Mi ricordò la mia vocina.
"Guarda che anche Jess fa così quando le arriva un tuo messaggio.." continuai.
"Davvero?" Sorrise lui.
Annuì.
"Ohh..e devi vedere la sua reazione quando visualizzi e non rispondi. Inizia a sclerare e a mandartene di tutti i colori. Una volta ti ha pure lasciato a tua insaputa e appena hai risposto ha deciso di rimettersi con te..tutto da sola in meno di 10 minuti." Risi.
Vedendo la sua faccia sconvolta risi ancora di più.
"Ho una fidanzata psicopatica.." disse scuotendo la testa e ridendo.
"Ma è anche una fidanzata speciale. Non ne troveresti un'altra uguale o migliore di lei.."
"Già..-sospirò- è unica!"
Mi squillò il cellulare e lo presi.
Cameron mi stava chiamando.
Risposi alla telefonata.
"Hey amore, dove sei?" Chiese.
"Sono al bar con Jac..tu?"
"Siamo tutti sotto l'albero..raggiungeteci, mancate solo voi."
"Arriviamo.."
E chiusi la chiamata.
"Sono tutti fiori..andiamo." Dissi.
"Si, mi ha appena scritto Jessy."
Appena raggiunto l'albero, salutammo tutti..io mi soffermai, ovviamente, su Cameron.
"Hey principessa..mi sei mancata!" Disse per poi baciarmi.
Non ci vedevamo da due giorni..lui era pieno di allenamenti vista l'imminente partita che ci sarebbe stata a scuola e io ero piena di interrogazioni e compiti.
"Anche tu..come vanno gli allenamenti?" Chiesi abbracciandolo.
"Benissimo..di questo passo stracceremo tutti!" Rispose fiero.
"Sono contenta..siete fortissimi!"
"Ma il più forte sono io..e il più bello!" Si pavoneggiò.
"Anche il più modesto!" Risi.
Poi suonò la campanella e ognuno si diresse nella propria aula.
Io e Jess ci sedemmo come sempre vicine e poco dopo vidi entrare Hayes con Molly..e sembravano, amoreggiare?
Se, prima parlo con i morti e poi immagino i due stronzi amoreggiare.
Di bene in meglio.
Notai anche che- rullo di tamburi- Molly per la prima volta da quando la conoscevo era vestita decentemente!
Un'applauso prego!
"Da quando in qua Molly senza scollature mega galattiche e con dei jeans al posto di una gonna striminzita?" Chiese Jess come se mi stesse leggendo nel pensiero.
"Davvero non lo so..che si sia pentita dei suoi peccati e voglia farsi suora?" Risi.
"Non credo proprio.." rise anche lei.
Le lezioni finirono dopo un tempo che a me sembrò un'eternità.
"Principessa!" Sentì gridare mentre sistemavo i miei libri nell'armadietto.
Mi voltai e vidi Cameron.
"Hey.." sorrisi.
"Ti va di mangiare un boccone veloce insieme? Dopo ho gli allenamenti e non credo che ci potremmo vedere fino a domani.."
"Va bene, andiamo.."
Dopo pranzo Cameron mi accompagnò a casa.
Stavo per scendere dall'auto quando mi prese per un braccio e con uno scatto fulmineo mi ritrovai a cavalcioni su di lui.
Non ebbi neanche il tempo di fiatare che si avventò sulle mie labbra.
Strinsi i suoi capelli nelle mie mani e gli morsi il labbro inferiore mentre lui strinse tra le sue mani le mie natiche.
Ansimammo contemporaneamente uno sulla bocca dell'altra.
"Okay, okay..è meglio fermarci perché finirei per saltare gli allenamenti." Disse respirando affondo.
Annuì ansimando sentendo le labbra gonfie.
Ci guardammo per qualche secondo.
"Ohh al diavolo i cazzo di allenamenti!" Gridò per poi fiondarsi nuovamente su di me e baciarmi.
Risi sulle sue labbra..erano così morbide e sapevano di lui, del mio Cam.
Infilò le mani sotto la mia maglietta e iniziò ad accarezzarmi i fianchi con i pollici mentre i suoi baci si spostarono verso il mio collo.
D'improvviso sentimmo un clacson e ci staccammo allarmati.
"Che palle.." sbuffò Cameron guardando dietro di me.
Scesi dalle sue gambe, sedendomi sul sedile accanto e guardai avanti.
Vidi Danny fulminarci con lo sguardo da sopra la sua auto con accanto Sierra che rideva scuotendo la testa.
Cominciai a ridere.
"Non ci posso credere..!" Risi sempre più forte mentre Danny andava via con la macchina.
"Ma lo sa che ti ho sverginata da tempo ormai?" Chiese Cameron scocciato.
"Cam!" Gridai dandogli uno schiaffetto sulla spalla.
"Ci vediamo domani piccola.." rise.
"A domani.."
Gli diedi un'ultimo bacio per poi scendere dall'auto e guardarlo andare via.
Eh si..credo che la sensazione strana che provavo si potesse pienamente chiamare: Felicità.
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