Capitolo 4
Le sue labbra sfiorarono le mie e un brivido percorse tutto il mio corpo.
"Ehehm..abbiamo interrotto qualcosa?"
Io e Cameron ci girammo di scatto, ritrovandoci Jessy e Jacob tutti sorridenti.
Cameron si alzò per primo, e poi mi tese una mano aiutandomi.
Sentivo le mie guancie andare a fuoco.
E menomale che ero quella del 'quelli come lui prendono per il culo le ragazze, ma io non glielo permetterò!'.
"Non avete interrotto proprio nulla!" dissi, intimando Cameron a dare conferma.
"Si, giusto." disse.
"Mh mh, si, come no!" Ghignò Jacob, facendo ridere Jessy.
"Sta zitto!" Disse Cam infastidito.
La discussione finì e iniziammo a mangiare le ciambelle che avevano comprato Jes e Jacob.
Quando poi tornammo a scuola, le ore passarono abbastanza normalmente.
Io e Jes non incontrammo più per tutta la giornata ne Jacob ne Cameron.
"Che si mangia?" Chiese Jessy, entrando in casa.
"Ti va un po di pasta?"
"Sisi..benissimo." Disse, mentre prendeva il telefono, che aveva iniziato a suonare.
"Pronto..oh si, ciao!" disse per poi mimarmi 'È Jacob'.
"Sisi.. con piacere, a sta sera, grazie."continuò, per poi riattaccare.
Iniziò a saltare e a gridare come una pazza.
"Che ti prende, che ha detto?!" Ridevo con lei senza sapere il motivo.
Tanto, tanto disagio.
"Cam e Jac ci hanno invitato ad una festa sta seraaaaaaaaa! Non riesco a crederci!" Gridò.
Seriamente problematica la ragazza.
"Ma come ti viene in mente Jeees?! Sai che non mi piacciono i festini.
L'ultima volta quella stronza di Molly mi ha fatto un bagno di Vodka."
"È questo il bello! È una festa fuori New York.
Non ci sarà nessuno della scuola, nessuna gallina fra i piedii!"
Smise di saltellare, appena vide il mio sguardo contrariato.
"Eddaaaaaiii, sarà divertente! Non siamo mai state a una festa che non sia per liceali!" disse scuotendomi per le spalle.
"E va bene, va bene, okay." mi arresi, sospirando.
Al che riniziò a saltellare.
Una volta finito da mangiare, guardando un film per passare il pomeriggio e verso le 18:00 iniziammo a preprarci.
"Dai suuu esciii!" Mi pregò per la milionesima volta.
"Te lo scordi! Sembrerò sicuramente una Barbie!" sbuffai.
"Se non esci chiamo Cameron dicendogli che lo ami."
"Ma sei pazza!?!" Gridai uscendo dal bagno.
"Ohhh finalmentee! Sei Stu-pen-da!" disse con un sorriso sornione.
"Beh, dai, non sono poi tanto male." Ammisi specchiandomi.
Non ero abituata ad indossare vestiti corti e a truccarmi abbondantemente.
Ero più il tipo da jeans e pantaloni, ma quel vestito bianco e le sfumature argentate sugli occhi non mi stavano poi così male, e nemmeno il rossetto.
Le scarpe argentate dovevo ammettere che fossero meravigliose, anche se prevedevo una serata dolorante.
Jess, invece, indossava un tubino nero con delle scarpe rosse, e stava da Dio.
"Se sta sera cado a causa di questi trampoli, ti picchio, sappilo Jess." dissi.
Rise di gusto.
"Andiamo!" rispose.
Proprio mentre scendevamo le scale, suonarono al campanello.
"Saranno loro Carly! Vai ad aprire tu!" Disse a bassa voce con gli occhi che le brillavano.
Mentre mi dirigevo alla porta mi tirò per un braccio.
"Oh, che c'è?!" chiesi sussurrando.
"Metti un'altro po di rossetto!" Disse lei, ridendo piano.
Suonarono di nuovo.
"Un'attimo!" Gridò quella pazza della mia migliore amica.
"Su mettilo!" Aggiunse.
Misi nuovamente il rossetto, anche se per me era già buono, e finalmente Jess mi lasciò andare.
"Ciao Jacob.." dissi un po imbarazzata, dopo aver aperto la porta.
"Ciao Carly, stai benissimo!" Mi disse.
"Grazie, entra pure, Jess è in cucina."
Jecob entrò in casa e io rimasi li ad ammirare lo spettacolo più bello al mondo, Cameron Harris che scendeva dalla sua moto.
Aveva dei jeans neri strappati e una camicia bianca che lasciava intravedere il suo fisico ben scolpito.
Molto, molto, moolto ben scolpito.
"Ho capito che sono bello, ma trattieni la bava!" Disse, facendomi tornare sul pianeta terra.
"Ah ah ah ah." Feci io.
Rise.
"Sei stupenda piccola."
"Uno, sono abbastanza sicura di non essere stupenda, due, non sono piccola." dissi ridendo.
Mi aveva chiamata 'piccola'?
Beh io prevedevo di chiamare l'ospedale.
"Uno, non mi importa cosa pensi tu, ai miei occhi sei stupenda.
Due, sei la mia piccola." Disse lui, entrando in casa, senza guardarmi.
Io rimasi li, sulla porta, mentre le sue parole risuonavano nella mia mente.
Ero la sua piccola?
Da quando? Oh.Mio.Dio.
"Dai ragazzi è tardi, andiamo!" disse Jacob, prendendo per mano Jess.
Credo di averla vista morire in quel momento.
"Si, andiamo." rispose Cameron.
"Aspettate, aspettate, aspettate.
Devo salire su quella bestia con Harris?!" Dissi guardando tutti sconvolta.
"Certo! A meno che non vuoi andare a piedi!" rispose Jacob ridendo, mentre faceva salire Jess sulla moto dietro di lui.
Subito dopo partirono.
Perché avevano la fissa di lasciarmi sola con Cameron?
Guardai Cam, ancora sconvolta.
"Ehi piccola, hai paura di me?" Chiese, ghignando.
"Di te no, stupido.,ma di quella si." Indicai la moto.
"Su, non fare la bambina!" disse mentre saliva su quella cosa enorme.
"Non ci salgo." Detto questo, mi sedetti sullo scalino, imbronciata.
Cameron scese dalla moto e si diresse verso me.
"Che vuoi?!" Sbuffai.
Lui con molta tranquillità e senza parlare mi prese come un sacco di patate in spalla e mi fece sedere sulla moto.
Inutile dire che mi dimenai senza risultati.
Dopo, salì anche lui e prese le mie gambe spingendomi leggermente verso la sua schiena.
Aveva un ghigno idiota sulla faccia che notai dallo specchietto.
"Sei un perverso del cavolo Harris! Levati quel sorriso dalla faccia o te lo levo io a forza di schiaffi."
Lui rise come non mai, e prima di partire disse : "Tieniti forte, piccola!"
A metà tragitto, ero terrorizzata, anche se lui non aveva per niente sforato i limiti di velocità.
Lui se ne accorse.
"Tranquilla, non succederà nulla, fidati di me. Le curve sono un pò più brutte, ma dopo un po ti ci abitui." disse.
A quel punto mi strinsi di più a lui..poteva essere uno stronzo ma abbracciata a lui,stavo benissimo.
Non so perchè,ma le sue parole erano rassicuranti, lui era rassicurante..mi faceva sentire bene.
Arrivati alla festa, fui presa dallo sconforto, poichè la fila che aveo d'avanti era interminabile.
"Jess, non entreremo mai di questo passo!" dissi-.
"Tranquilla, ci penseranno loro!" rispose.
Dopo Cameron, infatti, mi prese per mano e passò la fila come niente fosse.
Una volta arrivati all'entrata, abbracciò un butta fuori.
"Guarda chi si rivedee! Harris! Era un po che non venivi, amivo!"
Chi è questa bella ragazza?" Chiese, indicandomi.
Sorrisi al suo complimento, era davvero carino, il ragazzo.
"Su smettila di fare il casca morto Sam! Anche perché lei è proprietà privata." disse Cam ammiccando.
'Proprietà privata.' Cosa intendeva?
Mentre io mi facevo i complessi più totali, Cameron mi guidò dentro il locale.
"Oddio.." sussurrai, una volta dentro.
"Bello eh?"chiese Cameron.
Feci segno di si, guardandomi intorno, con gli occhi sgranati.
C'era musica a tutto volume, cameriere che giravano con dei completini luccicanti rosa e argentati, luci da per tutto e i barman che facevano acrobazie con le bottiglie.
"Andiamo a cercare Jessy e Jacob." mi disse Cam, gridando, per sovrastare la musica.
"Devo andare in bagno." Dissi.
"Vieni con me e aspetti fuori? Non voglio andare sola, ci metto un secondo." Lo pregai.
"Su non fare la bambina, puoi andare in bagno sola." disse ridendo per poi girarsi,a salutare quello che credevo fosse un'altro suo amico.
Sbuffai, mentre iniziavo a girare per tutto il locale, fino a quando trovai la scritta erorme tutta luccicante 'Toilette' ed entrai.
Sbagliato bagno, pensai, quando, una volta all'interno, trovai due ragazzi.
"Scusate, ho sbagliato." dissi e feci per andarmene.
"Ehi..non ti preoccupare, ragazzina." disse uno tirandomi per un braccio.
Ma cos'ha questa gente? La fissa di tirarmi per le braccia?
Aveva gli occhi rossi, proprio come Danny quando si ubriacava, il che mi fece capire che era decisamente andato.
"Resta qui con noi!" disse l'altro, avvicinandosi.
"Mi farebbe molto piacere, ma devo davvero andare." dissi, cercando di liberarmi.
"Nono ragazzina, adesso ci divertiamo un po."
Avevano degli sguardi pefidi.
Dio, ma perchè tutte a me? Volevo solo divertirmi sta sera.
Uno dei due iniziò a baciarmi il collo.
"Lasciami!" Gridai dimenandomi.
Mi spinse contro il muro premendosi contro il mio corpo.
Rabbrividì per la disperazione, e le lacrime scendevano da sole sulle mie guancie.
All'improvviso, però, si spalancò la porta.
"Lasciala, brutto pezzo di merda!" Gridò un ragazzo che non conoscevo.
Il ragazzo su di me, si distaccò per poi buttarmi a terra, facendomi sbattere la testa ai piedi di un lavandino.
Subito dopo si avventò sullo sconosciuto che mi aveva salvato.
Vedevo sfocato, ma potei notare che era arrivato anche Cameron che aveva iniziato a picchiare l'altro ragazzo ubriaco.
A quel punto entrambi i ragazzi, ormai tempestati di calci e pugni, scapparono a gambe levate.
"Ehi, piccola, tutto bene?" disse Cam, venendo verso di me.
La sua camicia era sporca di sangue, e anche il suo viso, al che rabbrividì di paura.
"Tranquilla piccola, non è il mio sangue." Mi rassicurò.
Ma ormai non c'era niente da fare, singhiozzavo a non finire.
Cameron, allora, mi strinse a se.
"Shh, è tutto finito. Ci sono io qui, non ti lascio più." Disse.
Dopo questo, mi addormentai tra le sue braccia.
Salve a tutti♡
Ringazio tutti per le visualizzazioni e per le ☆.
Spero vi piaccia questo capitolo, anche se è un po drammatico.
Fatemi sapere commentando :)
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro