Capitolo 37
"Senti, mi dispiace, ma non ho proprio voglia di uscire oggi.." sbuffai.
"Dai Carly, è una settimana che stai dentro casa per quello stupido di Cameron. Non puoi passare tutta la vita a piangerti addosso." Mi rimproverò Ashley al telefono.
"Non ci sarà lui, vero?" Chiesi.
"No, sta tranquilla..i ragazzi non gli permetteranno di venire." Rispose.
"Uff..e allora va bene, mi potete venire a prendere?"
"Ti vengo a prendere con Nash alle 16:30..okay?"
"Va bene..a dopo!"
Chiusi la chiamata e buttai la testa all'indietro, sul cuscino.
All'improvviso la porta della mia camera si spalancò, rivelando Barbara, la domestica.
"Scusa Carly, volevo dirti che io sto andando a fare la spesa..hai bisogno di qualcosa?" Sorrise.
"Nono, grazie..comunque sta sera non tornerò a casa. Io e i miei amici dormiremo a casa di Nash..il ragazzo che è venuto ieri con Ashley." Dissi ricambiando il sorriso.
"Va bene, divertiti!" Rispose lei chiudendo la porta.
Mi era stata molto vicina negli ultimi giorni, come una mamma...tanto da ricordarmi la mia.
Vedevo mia madre nei suoi occhi, nella sua voce, nei suoi modi di fare..eppure sapevo che era solo frutto della mia immaginazione.
Ero talmente immersa tra i miei pensieri che non mi accorsi della comparsa di Danny nella mia camera.
"Hey bella addormentata!" Rise sventolandomi una mano davanti agli occhi.
"Scusa ero soprappensiero.." sorrisi.
"Cosa pensavi?" Chiese sedendosi accanto a me.
Mi tirai su col busto.
"A Barbara.." abbassai la testa.
"Sai, mi ricorda tanto la mamma..sono simili in molte cose." Continuai sussurrando.
"L'ho notato anch'io in effetti, ma purtroppo sappiamo entrambi che non è lei, non potrebbe mai esserlo. Però mi fa piacere avere Barbara con noi, è una brava donna e, vista la somiglianza con la mamma, mi fa ritornare bambino." Sorrise accarezzandomi una guancia.
Annuì ricambiando il sorriso.
"Comunque sta sera vado a cena con Sierra.."
"Okay, io invece vado a dormire da Nash con tutti i nostri amici.." sospirai.
"Ci sarà anche Cameron?" Mi chiese con tristezza e comprensione.
Devi di no con la testa.
Quando gli avevo raccontato tutto l'accaduto si era imbestialito tanto da voler andare a spaccare la faccia a Cameron.
Fortunatamente si era ammonito ascoltando me e Sierra.
Anche lei c'era rimasta molto male, non si spiegava il comportamento del fratello..e non me lo spiegavo neanche io.
A scuola, quando per caso incontravo Cameron nei corridoi, facevo la forte.
Quella che stava bene, sorrideva ed era felice..solo per non dargli sazio.
Eppure non era affatto così..stavo malissimo, mi sentivo incompleta..distrutta.
In più il gruppo si era diviso..e Jess aveva deciso di mettere una pausa alla sua relazione con Jacob.
Non ne capivo bene il motivo, ma a quanto diceva lei, aveva bisogno di tempo per calmarsi..era turbata per me, per tutta quella situazione..e in più sapere che Jacob sapeva tutto e che difendeva Cameron non aiutava completamente.
In realtà neanche io avevo parlato più con lui..mi sentivo tradita anche da Jacob in un certo qual modo.
Invece Nash aveva litigato con Cameron e Jacob, come anche Carter, Ashley, Annah, Matt e Shawn.
Tutti gli altri invece si erano astenuti.
A me non faceva alcuna differenza, non mi interessava avere persone con me o contro di me e non mi piaceva aver creato trambusto.
Cercavo comunque di non farmene una colpa..alla fine, ero io la vittima.
Cameron aveva provato un paio di volte a cercarmi ma Carter, Ash, Jess e Nash non glielo permettevano.
Nessuno di noi voleva le sue spiegazioni, eravamo troppo delusi per ascoltare 'come sono andati davvero i fatti', testuali parole dei due traditori.
Io avevo bloccato Cameron ovunque e anche solo sentire pronunciare il suo nome mi faceva venire i conati di vomito..sia perché ero schifata da quello che aveva fatto, sia perché sentivo la sua mancanza talmente tanto che oltre a stare male interiormente, stavo male fisicamente.
Mangiavo poco e per di più quel poco molto spesso lo vomitavo..motivo per il quale ero dimagrita 3 kg.
Era passata solo una settimana, solo una fottuta settimana e io sentivo già il bisogno di essere ricoverata in ospedale per quanto davvero stessi male.
"Sai..mi fa piacere che ti svaghi un po'. Di certo sono l'ultima persona che può dirti una cosa del genere..ma mi dispiace che tu stia soffrendo. E non negarlo come hai fatto per tutta la settimana, perché te lo vedo negli occhi che stai male. Te lo vedo dietro il sorriso che mostri agli altri, che quel ragazzo ti manca e che ti sta logorando l'anima. Cerca di andare avanti..hai la tua famiglia, i tuoi amici e adesso anche Barbara..puoi farcela piccola principessa mia, come ce l'hai sempre fatta!" Disse all'improvviso Danny abbracciandomi forte.
Scoppiai a piangere sul suo petto, proprio come quando eravamo bambini...come quando mi sbucciavo un ginocchio e lui correva in mio aiuto.
"Tu sei forte principessa, sei tanto forte, solo che a volte non riesci a capirlo. Abbi fiducia in te, non aver paura di crollare. Si chiude una porta e si apre un portone..chissà se è arrivata l'ora dell'apertura di un enorme portone!" Sorrise baciandomi in fronte.
"Sei il migliore, Danny!" Dissi abbracciandolo nuovamente.
"Ora vado..a domani!" Rispose sorridendo e uscendo dalla mia camera.
Flashback.
"E vissero tutti felici e contenti.." sorrise la mamma chiudendo il libro.
"Mamma...anche io avrò un principe azzurro quando sarò grande?" Chiesi sorridendo.
"Ma certo tesoro..come tutte le principesse d'altronde!" Sorrise lei lasciandomi un delicato bacio sulla fronte.
"Ma tu ce l'hai già un principe azzurro!..Hai me!" Disse Danny imbronciato.
Mi voltai sorridendo verso di lui per poi girarmi nuovamente verso la mamma.
"Mamma.. ha ragione lui! Lui è il mio grande amore.."
La mamma scoppiò a ridere e ci abbracciò entrambi.
"Voi due siete i miei grandi amori..e si, ha ragione Danny! Sarà per sempre lui il tuo principe azzurro, quello che starà sempre con te e ti proteggerà!"
Fine Flashback.
Corsi fuori dalla mia stanza e scesi le scale come un fulmine.
"Dannyyy!" Gridai.
"Si?" Rispose lui aprendo la porta per uscire di casa.
Gli saltai addosso sorridendo.
"E questo a cosa è dovuto?" Chiese stringendomi a se e ridendo.
"È dovuto al fatto che l'unico principe azzurro della mia vita rimarrai per sempre tu!"
"Ti ricordi ancora di quella sera?" Chiese con le lacrime agli occhi.
"E come dimenticarla..io, tu e la mamma che sul divano ci leggeva le favole..una delle cose che non dimenticherò mai." Sorrisi.
Mi accarezzò il viso.
"Ti voglio bene scimmia.." disse poi facendomi scendere dalle sue braccia.
"Ora vai che Sierra ti aspetta..!" Sorrisi spingendolo fuori.
Chiusi la porta alle mie spalle e guardai l'orologio.
Le quattro meno venti.
"È tardissimooo!" Gridai salendo al piano di sopra e facendomi una doccia supersonica.
Uscita dal bagno e una volta asciugati i capelli chiamai Jess..avevo bisogno di aiuto per prepararmi.
Avevo già fatto abbastanza la barbona per una settimana.
"Sarò li tra 5 minuti!" Gridó per poi riattaccare subito.
Sussultai pensando avesse dei super poteri o che leggesse nel pensiero.
Poco dopo ero già vestita, truccata, acconciata e sulla macchina di Nash insieme ad Ashley e Jess.
Aveva insistito affinché mettessi un vestitino bianco con lo scollo intrecciato, che come diceva lei, mi rendeva elegante e sexy allo stesso tempo.
Non ne capivo bene il motivo, visto che era una festicciola fra noi amici, ma non osai proferire parola contro la 'Grande Esperta Di Moda E Fascino'.
O almeno così si definiva lei.
Arrivati alla villa Grier notai la macchina di Jacob.
"C'è Jac?" Chiesi a Jess.
"Oh..si, abbiamo in un certo qual modo fatto pace.." sorrise entrando.
"E perché non me l'hai detto?"
"Mi era sfuggito di mente dirtelo..scusa." Sorrise dandomi un bacio.
"Va bene.." dissi ricambiando il sorriso.
Mi faceva molto piacere che almeno loro due avessero fatto pace..e a quanto avevo capito anche gli altri ragazzi.
Insomma se Jac e gli altri erano tutti li, voleva dire che avevano chiarito.
L'unica cosa che non mi quadrava era il perché io non ne sapessi niente.
Salutai tutti e poi salì al piano di sopra per lasciare il giubbotto in una delle camere.
Salendo le scale, un forte senso di nostalgia ebbe la meglio su di me.
Ricordai la notte passata in quella casa con Cameron..e il cuore mi si strinse.
Cercai, con quel poco di forza che mi rimaneva, di reprimere le lacrime.
"Hey.."
Sobbalzai.
"Hey.." risposi guardando negli occhi Jacob.
"Ti va se parliamo un secondo?"
Annuì e mi sedetti sul letto.
"Mi dispiace tanto per quello che stai passando, credimi lo comprendo..e.."
Lo fermai con una mano sorridendo.
"Ti risparmio il discorso, Jac. So che mi vuoi bene e tutto però so anche che Cameron è il tuo migliore amico..è più che normale che tu abbia preso le sue difese. Mi dispiace solo che ci sia andato di mezzo anche il tuo rapporto con Jess..ma a quanto mi ha detto adesso va meglio.." sorrisi.
"Già..a me invece dispiace tanto per te, per non esserti stato accanto. Ma alla fine lo sai..ti voglio bene!" Disse abbracciandomi.
"Ti voglio bene anche io, Jac!" Sorrisi.
Dopo scendemmo giù e mi sentì un po' più sollevata.
Sia perché tutti avevano fatto pace, compresi me e Jacob e sia perché avere i miei amici li, tutti insieme, mi faceva stare bene.
"Carly..vieni un attimo!" Gridó Nash da fuori.
Mi accorsi che con lui, in spiaggia, c'erano anche Ashley, Jac e Jess.
Tolsi le scarpe col tacco e infilai i piedi nella sabbia morbida e fresca.
"Abbiamo pensato che una passeggiata in riva al mare, da sola, ti facesse bene..che ti aiutasse a schiarire un po' le idee." Sorrise Nash.
"Effettivamente mi ci vuole proprio, grazie ragazzi!" Sorrisi.
"Quando hai fatto vieni dentro..tra poco mettiamo la musica e si balla!" Rise Ashley seguendo Nash dentro casa.
Stessa cosa fece Jacob.
"Mi dispiace per tutto Carly! Ti voglio un mondo di bene sorellina!" Sorrise Jess abbracciandomi.
"E mi dispiace anche per questo.." sorrise entrando.
Mi voltai corrucciata.
"Per cosa?" Chiesi non capendo.
"Tu fai la passeggiata..ne parliamo dopo!" Sorrise e poi chiuse la porta.
Rimasi li fuori, da sola.
Mi voltai e iniziai a camminare verso il mare.
Sentivo il rumore delle onde e le vedevo infrangersi sulla spiaggia.
Era un ciclo continuo..le onde, pur infrangendosi fra gli scogli e la sabbia, trovavano comunque la forza per rifarlo più e più volte.
Sentì un rumore alla mia destra e mi voltai incuriosita.
Il mio cuore sobbalzò, perché vidi di fronte a me chi non avrei mai voluto vedere in quel momento.
Gli occhi mi si riempirono subito di lacrime, ma questa volta..non riuscì a trattenerle.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro