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Capitolo 34

Pov's Molly.

"Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo fare qualcosa! È passato più di un mese, non ce la faccio a vederli felici e contenti. Non possono averla vinta loro!" Gridó Hayes in preda a una crisi.

Risi vedendolo così vulnerabile.

"Mio caro Hayes..hai ancora tanto da imparare. Per prima cosa sappi che non bisogna mai perdere la pazienza, seconda cosa..mai gettare la spugna." Dissi convinta lasciandomi scappare un ghigno.

"Hai qualcosa in mente, vero?" Sorrise lui, ritornando in se.

"Ho sempre dei piani di riserva e di sicuro non mi arrendo mai.."

"È questo che ti rende così perfettamente perfida." Ghignò.

"Adesso ci giochiamo la nostra ultima carta, non dobbiamo sbagliare di una virgola. Sganciamo la bomba!" Esclamai sedendomi nella sedia d'avanti alla scrivania di Hayes.

"Di cosa stai parlando?" Chiese, mentre cercavo quello che mi serviva nella borsa.

"Oh..lo vedrai presto." Sorrisi vittoriosa.

'Una magnifica giornata questa.' Pensai.

"Sei sicuro che non ci sia nessuno in casa?" Chiesi poi.

Hayes scosse la testa.

"Ci siamo solo noi. E poi lo sai che Nash, Ashley, Jess, Jacob, Carly e Cameron sono partiti. Abbiamo tempo e luogo a nostra disposizione."

Sorrisi per l'ennesima volta inserendo la pendrive nel computer.

"Perfetto. Lasciamoli al divertimento..non si aspettano minimamente che tutta questa felicità durerà ancora per poco." Dissi premendo play al video.

Mi voltai verso Hayes e lo vidi a bocca aperta.

"E questo video da dove spunta?" Chiese con gli occhi che luccicavano.

Entrambi bramavamo di vendetta.

"All'inizio dell'anno beccai Mark, Freddy e Cameron parlare di Carly. Scommettevano su chi se la sarebbe portata prima a letto e Cameron è quello che ha puntato di più, ovviamente sicuro di riuscire nel suo intento."

Accavallai le gambe.

"Vuoi dire che quella di Cameron è tutta una farsa per questa scommessa?" Chiese sorpreso.

"No, non credo. Almeno non più. Quello stupido si è davvero innamorato di quella stronza. Ma questo Carly non dovrà saperlo, quando vedrà il video." Ghignai.

"Okay, sei formidabile." Ammise.

Ci battemmo il cinque e poi spiegai tutto il mio piano.

Divertiti finchè puoi Carly, hai voluto la guerra..e adesso, che guerra sia!

Pov's Carly.

"Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Diooooo!" Gridó Jess scendendo dal taxi.

"Non ci posso credere!" La seguì Ashley.

"Ditemi che non è un sogno!" Continuai io, per poi gridare tutte insieme.

"SIAMO A PARIGIII!"

"Non è un sogno piccola mia.." sussurrò Cameron abbracciandomi da dietro.

Era ormai passato più di un mese da quando stavamo insieme, e tutto era stato incredibilmente bello.

"Sono a Parigi, con il mio ragazzo, e i miei amici..cosa posso desiderare di più?!" Sorrisi girandomi e aggrappandomi al suo collo.

"Già per il fatto che ci sono io, non dovresti desiderare più niente.." disse Jacob scendendo la valigia di Jess dal taxi.

"Ah ah ah, scendi dal piedistallo!" Ghignai.

Anche Cameron, dopo aver preso la sua valigia, prese la mia.

"Tutti gentiluomini oggi.."sorrise Jess.

"Se..tutti tranne uno." Sbuffò Ashley.

Ci voltammo tutti a guardare Nash che armeggiava col suo cellulare.

"Mh, cosa?" Disse distratto alzando lo sguardo verso la sua ragazza.

"Ti sei preso la tua valigia e la mia no..prendi un po' di esempio da Cameron e Jacob diamine!" Rispose lei.

"Scusa tesoro, te la prendo subito!" Sorrise Nash.

"Ti amo tanto, lo sai!" Disse poi baciandola.

"Che lecca culo.." disse lei alzando gli occhi al cielo.

Ridemmo tutti e poi entrammo nell'hotel.

Qualcosa di magnifico.
5 stelle.
Piscina sulla terrazza.
SPA.
Ristoranti.
E addirittura negozi.

L'ideale per ogni donna, insomma.

Dopo aver preso le chiavi delle camere ci dirigemmo tutti al quarto piano.

"Noi siamo nella 506.." disse Nash.

"Noi nella 501.." disse Jess.

"E noi in che stanza siamo?" Chiesi a Cameron.

"Nella 510.." sorrise.

"Va bene..allora ci vediamo a cena ragazzi!" Salutai tutti e mi avviai con Cameron nella nostra camera.

Aprì la porta e spalancai la bocca dalla sorpresa.

"Okay, che pazzia è questa Cam?!"

La camera era diventata praticamente un giardino di rose.

Per non parlare di quanto fosse bella ed enorme quella stanza.

Sul letto c'erano tante rose che formavano un cuore con all'interno una grossa scatola di cioccolatini anch'essa a forma di cuore.

Poi c'erano mazzi di fiori sul divano, sui comodini, sulla scrivania, vicino alla TV (che era enorme)..ovunque.

"Non hai visto ancora niente..vai in bagno." Mi spinse delicatamente in avanti quel pazzo del mio ragazzo.

Ero praticamente rimasta paralizzata sul posto.

"Ti sarà costato una fortuna tutto questo, sei pazzo!" Dissi guardandolo.

"È vero, sono pazzo..di te!" Sorrise per poi baciarmi.

"Adesso vai a vedere il resto.."

Aprì la porta del bagno e quasi gridai.

Un tappeto rosso con delle candele ai lati e dei petali di rose gialle e rosse portava a un'enorme vasca piena di acqua con schiuma, anche questa era contornata da candele e tempestata di petali.

Più in là c'era un piccolo tavolino con una bottiglia di champagne, due calici e due cioccolatini.

E solo dopo notai che sulla finestra c'erano le nostre iniziali formate con delle candele.

"No, vabbè! Adesso mi spieghi come cavolo hai fatto ad organizzare tutto ciò!" Sorrisi sentendo gli occhi inumidirsi.

"Farei di tutto per te..volerei addirittura se solo me lo chiedessi!" Disse abbracciandomi da dietro e lasciandomi dei caldi baci sul collo.

Mi abbandonai tra le sue braccia.

Cameron iniziò a sbottonare la camicetta che indossavo e girandomi lievemente iniziò a scendere verso il mio petto con i baci.

Sapevo bene che con le luci soffuse, le candele, il profumo delle rose, le sue mani che iniziavano ad esplorarmi e le sue labbra calde..saremmo finiti in una certa situazione.

Presa dalla foga del momento iniziai a baciarlo e a togliergli la giacca.

Era rimasto solo con una maglietta bianca aderente che lasciava intravedere un magnifico spettacolo.

Praticamente stavo già ansimando solo per quello.

Iniziai a vagare con le mani per il suo petto arrivando fino al bordo della maglia, per poi farlo rimanere del tutto senza.

A quel punto anche lui tolse completamente la mia camicia facendomi rimanere in reggiseno.

Arrossì di colpo abbassando lo sguardo.

Cameron mi alzò il mento con un dito e sorrise togliendomi una ciocca di capelli d'avanti agli occhi.

"Se non te la senti, possiamo anche fermarci qui. Aspetterò quando sarai pronta, non voglio che tu ti senta costretta.." disse accarezzandomi una guancia.

Scossi la testa e mi guardai attorno.

Dovevo ripagarlo in qualche modo per tutto l'amore che mi stava dimostrando..e quale modo migliore se non fare l'amore con lui?

Ero pronta e fermamente convinta di voler perdere la verginità con lui.

Con il ragazzo che amavo.

Con Cameron.

"Io mi sento pronta.." sussurrai.

"Davvero, Carly, non è un problema aspettar.."

Presi il suo viso tra le mie mani, senza farlo finire di parlare.

"Fammi tua, Cameron.." Dissi fermamente guardandolo negli occhi.

Colsi una scintilla una scintilla in essi.

Non se lo fece ripetere due volte..riprese a baciarmi con passione e il mio cuore batteva all'impazzata.

Poi mi prese in braccio portandomi verso il letto.

Appoggiai la testa sul suo petto e mi accorsi che i battiti dei nostri cuori erano perfettamente sincronizzati.

Sorrise facendomi stendere delicatamente sul letto, dopo aver tolto le rose e i cioccolatini.

Non occorre raccontare ciò che successe dopo.

Basta dire che quel pomeriggio, a Parigi, io e Cameron..ci amammo come non mai.

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