Capitolo 21
Mi svegliai di soprassalto.
La porta finestra si era improvvisamente spalancata, invitando così il vento pungente mattutino ad entrare nella mia camera.
Quella mattina faceva davvero freddo, ed eravamo solo a fine settembre, così mi alzai di controvoglia e chiusi la finestra.
Guardai l'orario sul telefono: 6:30.
"E adesso che ci devo fare sveglia di domenica alle 6:30 del mattino?" Piagnucolai.
Ho sempre avuto il problema di non riuscire più ad addormentarmi dopo essermi svegliata, potevano essere anche le due di notte, ma io non mi sarei più riaddormentata.
Scesi al piano inferiore, in cucina, meditando sul sogno fatto quella notte.
Austin.
Avevo sognato Austin.
Improvvisamente fui colta da un misto tra una forte nostalgia, malinconia e tristezza..e mi si inumidirono gli occhi.
Per la prima volta avevo realizzato che era passato quasi un mese dalla scomparsa prematura di Austin..e mi mancava terribbilmente.
Decisi di chiamare Cameron, anche se sapevo di dovermi preparare a diverse imprecazioni per averlo svegliato così presto, perché lui era l'unico a farmi tornare il sorriso.
Presi il cellulare e, sapendolo a memoria, digitai il suo nunero.
《Pronto?》Rispose con la voce impastata dal sonno.
《Cam, sono io, Carly.》
《Hey, che succede?》 Chiese allarmato.
Molto probabilmente aveva notato il mio tono di voce che, con l'aiuto dell'orario mattutino, non era dei migliori.
《Beh..》 feci per dire, ma mi bloccò.
《Arrivo, piccola, cinque minuti.》
Dopo questo chiuse la chiamata.
Sorrisi per la sua dolcezza.
Da quando, due giorni prima, ci eravamo detti quelle cose sul divano..non ci eravamo più staccati.
Andava tutto molto meglio, ci volevamo accanto l'un l'altra, ma eravamo comunque amici, poiché nessuno aveva accennato a diventare qualcosa di più.
Ma forse era meglio così..per me, per lui e per tutti.
Solo buoni amici.
Che poi a me bastava, poiché l'avevo comunque sempre con me, e quello era ciò che contava.
Era sempre così premuroso, dolce e..beh, era il migliore.
Avevo ancora le lacrime agli occhi quando sentì il campanello suonare, e cercavo inutilmente di trattenerle.
Come se non bastasse, quella brutta sensazione di angoscia non sembrava aver intenzione di lasciarmi.
Aprì la porta e lo feci entrare.
Mi strinse a se e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia.
"Buongiorno piccola.." sorrise.
"Buongiorno a te.." ricambiai.
Si appoggiò con le braccia al tavolo e mi incitò a parlare.
"Ho sognato Austin." Dissi con la voce un po inclinata.
Le lacrime minacciavano sempre più di uscire.
"Lui..lui era dietro di me e io non riuscivo a girarmi per guardarlo, potevo solo sentire la sua voce. Mi raccomandava di essere forte, perché sarebbero cambiate molte cose nella mia vita, ma che grazie a ritorni inaspettati e rapporti nuovi, ce l'avrei fatta." Continuai.
Cameron annuì e aprì le braccia.
Corsi e mi buttai letteralmente su di lui, che non tardò a stringermi.
Iniziai a piangere.
E poi, eccola li.
Quella sensazione di protezione che emanava solo Cameron, prese il posto dell'angoscia.
Mi sentì subito rigenerata.
"Va meglio?" Chiese Cameron appoggiando il mento sulla mia spalla, com'era solito fare.
Annuii staccandomi.
"Grazie.." Sorrisi.
Lo fece anche lui spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Vuoi andare a fare un giro e poi fare colazione fuori?" Chiese accarezzandomi una guancia ancora bagnata di lacrime.
Feci di no con la testa, abbassandola subito dopo.
Non volevo vedesse che ero diventata un peperone.
Il suo tocco mi faceva ancora quell'effeto.
Mi domandai se sarebbe stato così per sempre o se col tempo mi sarei abituata.
Dentro di me sperai vivamente di no, di non abituarmici mai.
D'altronde è proprio questo che rovina la gente, al giorno d'oggi.
L'abitudine.
Ormai ogni gesto sembra piccolo, banale, scontato..perché ai nostri occhi risulta ormai abitudinario.
È più bello, invece, vivere di attimi e non di abitudini.
Vivere assaporando ogni apparentemente piccolo gesto.. per poi scoprire che, magari, così piccolo non è.
Cameron prese il mio mento con un dito, e lo alzò delicatamente.
"Adoro quando arrossisci per me.." ghignó.
"Che arrogante.." risi dandogli una pacca sul petto.
"Comunque, io avrei in mente un'altra cosa.." Sorrisi.
"Cioè?"
"Prepariamo noi la colazione, qui a casa! Mentre guardiamo al computer le prime puntate di Teen Wolf!" Sorrisi ancora, battendo le mani come una bambina.
Era sempre così con lui, non riuscivo a smettere di sorridere e di sentirmi leggera.
"Va bene, poppante!" Rise.
"Hey, non sono una poppante! Non dirlo più se tieni ai tuoi gioielli." Lo minacciai con un mestolo.
"Esattamente chi vorresti spaventare con un mestolo in mano?" Rise.
"Guarda che in testa fa male!"
"Si, certo..Allora cosa si prepara?" Chiese togliendosi la felpa blu.
Rimasi lì, fissando quella felpa con occhi incantati.
Avevo da sempre avuto una fissa con le felpe maschili, infatti da piccola le rubavo a Danny.
"Cosa?" Chiese passando lo sguardo e me alla felpa almeno 5 volte.
"E va bene..tieni, è tua." Sorrise tirandomela addosso.
Feci un gridolino di gioia e indossai la felpa.
Subito dopo gli saltai addosso.
"Ti adoro, ti adoro, ti adoro...TI ADORO!!" Gridai.
"Sisi, lo so. Chi non lo fa? Sono irresistibile!" Fece con quella sua solita aria da montato.
Poi mi diede un bacio sulla guancia, e mi fece scendere.
"Io adoro vederti con la mia felpa." Disse guardandomi.
"Aspetta, ho un'idea..che ne dici se facciamo un'abbondante colazione e invitiamo tutti i ragazzi? Io, Jess e Ashley alle 8:30 dovevano andare in centro a fare shopping, possiamo andarci tutti insieme, no?" Chiesi.
"Si, bella idea..mando un messaggio al gruppo." Sorride.
"Io inizio a fare le creepes!" Dico.
"Diventeremo tutti delle creepes alla nutella oggi, me lo sento." Disse lui di rimando.
Risi.
"Smettila stupido! Sono buone le mie creepes ammettilo!"
"Io credevo di chiamarmi Cameron..da quando sono 'Supido' ? E comunque ti sposerei solo per quelle!" Disse prima di andare in soggiorno.
Il mio cuore perse due, tre..okay, quattro, cinque o sei battiti.
Riprenditi, stava solo scherzando.
Iniziai a preparare l'impasto, a imbandire la tavola e a sistemare latte, caffè e succo d'arancia.
Passai in soggiorno dopo aver completato l'opera, trovando Cameron a guardare la TV.
"Stanno arrivando.." Disse.
Mi sedetti accanto a lui annuendo.
Mi prese per le spalle adagiandomi sul suo petto.
Io gli accarezzavo gli addominali, lui mi accarezzava i capelli.
Oh ma si, sembrate proprio dei semplici amici.
"Sai che non possiamo continuare così? Almeno io, non ce la faccio." Disse all'improvviso Cameron.
"Mh?" Non capivo.
Mi alzai e mi sedetti accanto a lui.
"Niente, lascia stare.." si alzò e si diresse in cucina, apparentemente arrabbiato.
Sbuffai continuando a non capire.
Certo, ci vuole la laurea in psicologia per capirlo.
Subito dopo suonarono al campanello.
Aprii la porta.
Erano Jess, Jacob, Ashley e Nash.
"Ciao ragazzi.." dissi facendoli entrare.
"Ciao Tesoro.." Mi salutò Jess lasciandomi un bacio sulla guancia.
Lo stesso fecero Ashley, Jacob e Nash.
"Ragazzi hanno appena scritto Matt, i due Jack e Aaron. Matt ha un'impegno con la sua famiglia, i due Jack stanno in sala di registrazione e Aaron ha detto che ci ragiunge dopo al centro con la sua ragazza, stanno facendo colazione di coppia." Avvisò Cameron entrando in soggiorno.
"Va bene, io inizio a fare le creepes, aprite voi a Shawn, Taylor e Hayes.." dissi.
Annuirono tutti.
Poco dopo arrivò il resto del gruppo e tutti divorarono, complimentandosi, le mie creepes.
Poi verso le 8:30 partimmo per il centro.
"Ragazze..diamo il via allo shopping sfrenato!" Gridò Jess prima di entrare nel centro commerciale.
Non eravamo proprio fissate con lo shopping, ma ogni tanto, ci piaceva fare compere.
"Noi andiamo nel negozio di sportivo.." dissero i ragazzi, prima di lasciarci da sole.
Mi arrivò un messaggio, subito dopo anche a Jess e Ashley.
Era Molly.
"Ma che vuole?" Chiesi guardando le mie amiche.
"Boh, guardiamo." Rispose Ashley.
《 Super Mega Party sta sera alle 22:00, da me! Non mancate!》
Ci guardammo un'attimo tutte e tre.
"Anche a voi ha inviato l'invito per sta sera?" Chiese Jess.
Io e Ashley annuimmo.
"Beh, ragazze, non ci resta che comprare un bell abitino per il 'Super Mega Party' di stasera!" Gridai imitando la voce squillante di Molly.
Ridemmo tutte e poi ci indirizzammo al primo negozio.
Il primo di una lunga fila.
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