Capitolo 14
Mi svegliai a causa di riperitivi rumori.
Guardai il telefono, accorgendomi che fosse ancora solo le 5 del mattino.
Sussultai per un'altro tonfo, che proveniva dalla porta finestra.
Mi alzai dal letto per aprire la finestra m, e notai a terra, nel balcone, tanti piccoli sassi.
"Carly!" Mi stentì chiamare.
Ero ancora un po addormentata perciò non riconobbi la voce, a quel punto mi affacciai.
Era Cameron.
Stava nel cortile di casa con un sorriso ebete sul volto.
"Ma che cavolo ci fai qui alle cinque di mattina?!" Chiesi sbuffando.
"Non fare domande! Piuttosto
vestiti.." ghignò, guardandomi dalla testa ai piedi "..e scendi."
Vestiti.
Mi guardai un'attimo e notai di avere solo una maglietta addosso.
Con uno scatro fulmineo entrai dentro.
La guance mi stavano praticamente andando a fuoco.
"All'interno del vaso all'entrata c'è una chiave. Apri la porta e aspetta in cucina." Gridai per farmi sentire.
Poco dopo sentì il rumore della serratura quindi capì che era entrato.
Mi lavai il viso e poi misi un po di mascara, matita e lucida labbra.
Poi indossai dei jeans chiari strappati al ginocchio, una canottiera con una giacca sopra e le mie adorate superga.
Presi lo zaino, il telefono e scesi le scale velocemente.
"Hey.." Dissi vedendo Cam guardare le foto di me e Danny da piccoli appese al muro.
"Buongiorno piccola!" Sorrise girandosi.
Quel 'piccola' faceva saltare il mio cuore ogni volta.
Già iniziava bene la giornata. Benissimo.
Sorrisi a mia volta.
"Sei pronta?" Chiese.
"Si..ma.."
"Niente domande. È una sorpresa. Anzi andiamo che sennò non arriviamo in tempo!"
Mi prese per mano e uscimmo di casa.
"Ma io ho fame!" Protestai entrando nella sua auto.
"Ho pensato a tutto!" Disse indicando una borsa nei sedili posteriori.
"Mi vieni a prendere alle 5 di mattina, svegliandomi lanciando dei sassi alla finestra, quando invece potevi benissimo chiamarmi, e non vuoi neanche dirmi dove andiamo. E se mi uccidi e poi mi butti giù da un burrone?! Ma chi me lo fa fare!" Dissi mettendo una mano sulla fronte.
Cameron scoppiò a ridere.
"Sei proprio una comica! E comunque mi è finita la promozione..ho pensato che la scena del balcone fosse più ad effetto!" Disse ancora ridendo.
Risi anche io.
"No, davvero. Dimmi dove a andiamo!" Chiesi supplicante.
"Non te lo dirò mai, è una sorpresa. Piuttosto metti questa." Indicò una specie di mascherina per la notte sul cruscotto della macchina.
Aveva proprio la fissa di non dirmi mai dove andavamo con quella benedetta auto.
"Ma tu sei pazzo Cam!" Dissi ridendo.
"Quanto tempo ci vorrà per arrivare a destinazione?" Continuai indossando la mascherina.
"Poco..circa due orette.."
"COSA? POCO? CAM DOBBIAMO ANDARE A SCUOLA?!" Gridai alzando la mascherina per poterlo guardare in faccia.
Stava scoppiando dal ridere.
Era tutto rosso, lo diventava sempre quando rideva di gusto.
"Ti dovresti vedere! Sembri una pazza!" Continuava a ridere.
"Sisi, prendimi per il culo.." dissi imbronciata.
Mi guardai dallo specchietto.
Ero davvero ridicola.
Avevo tutti i capelli all'aria e con la mascherina sulla fronte sembravo un mebro del villaggio di Pocahontas.
Scoppiai a ridere.
"Okay, forse è meglio tapparmi gli occhi con la mascherina." Dissi ancora ridendo.
"Siamo arrivati."
"Come faccio a scendere se non vedo niente?" Chiesi ridendo.
"Apsetta, ti aiuto io."
Cameron scese dalla macchina e aprì lo sportello dalla mia parte.
"Ecco, scendi." Disse prendendomi per una mano.
"Adesso aspetta qui piccola, cinque minuti."
"Okay.." Risposi sorridendo.
"Perfetto, adesso vieni avanti." Disse prendendomi nuovamente la mano.
Come una cretina inciampai su qualcosa, ma per fortuna Cameron mi prese per la vita.
"Grazie.." dissi imbarazzata.
Okay, forse era il caso di smetterla..stavo facendo troppo l'imbarazzata.
Solo che quando stavo con lui diventavo più stupida del solito.
Per questo inciampavo ogni due e tre in sua presenza.
"Adesso togli la mascherina." Sussurrò al mio orecchio.
Mi venne la pelle d'oca.
Stava dietro di me e mi stringeva a se con le braccia intorno alla mia vita.
Feci come disse e quando la tolsi, mi salì il cuore in gola.
Lo spettacolo più bello al mondo.
Dopo Cameron a torso nudo, ovvio.
"Oh mio dio..non avevo mai visto l'alba!" Dissi guardando quello spettacolo.
"Mhmh.." annuì poggiando il suo mento sulla mia spalla.
"Un regalino per la mia Bff !" Continuò con un sorriso ebete sul viso.
"Che scemo..Devi proprio rovinarli sti momenti, vero Harris?" Risi.
"Adesso mangiamo.." Disse staccandosi.
Rivolsi lo sguardo a terra e solo in quel momento mi accorsi che c'era una coperta con la borsa di prima.
"Okay, Cameron, hai qualcosa da dirmi? Hai bisogno di qualcosa? No, perché tutta questa meraviglia di sorpresa mi insospettisce un po." Dissi ridendo.
"Nono, niente. Volevo solo farmi perdonare per bene..sai, per tutti i casini che ho combinato." Sorrise anche lui.
Mangiammo tutto il contenuto della borsa che ecquivaleva a muffin al cioccolato e succo d'arancia.
Erano deliziosi quei muffin.
"Sai, mia madre è una bravissima cuoca, ha fatto lei i muffin." Disse Cameron.
"Oh, allora di a tua madre che già l'adoro!" Dissi ridendo.
"Credimi, l'adorerai anche per altre cose!" Rispose ridendo anche lui.
"Ah perché? Me la farai conoscere?" Chiesi sorridendo.
"Certo! Le ho già parlato della mia piccolina!" Disse stropicciandomi i capelli.
Risi.
"Va bene, aspetta due secondi che poso questa in macchina e torno. Sono ancora le sei e mezza, abbiamo ancora tempo prima di andare a scuola." Disse prendendo la borsa e dirigendosi alla macchina.
Mi alzai per ammirare un'altro po il panorama mozzafiato.
Mi aveva portata in una specie di foresta non molto lontano da New York.
Eravamo proprio nella punta di un dirupo.
Sotto c'era un ruscello.
All'improvviso mi vibrò il telefono nella tasca dei jeans.
Lo presi, era un messaggio di Jess.
Quello che lessi fece fermare i battiti del mio cuore.
Per un'attimo cessai di respirare, o meglio, di vivere.
"Hey..tutto bene?" Chiese Cameron avvicinandosi.
Alzai lo sguardo sul suo viso.
Ormai la lacrime avevano invaso tutto il mio viso.
"Cosa succede Carly?" Chiese ancora più preoccupato.
"Austin..lui, lui è..morto.." Mi uscì tutto in un sussurro.
Non era possibile.
La mia gambe cessarono di sorreggermi, ma Cameron mi prese tra le sue braccia.
"NO, NO, NO!" Gridai.
"Shh, piccola..tranquilla.." sussurrò Cameron accarezzandomi la schiena.
Poi mi ritrovai sulla sua auto.
Per la precisione mi trovavo stretta al suo petto mentre lui guidava.
"Salvami ancora Cam.." sussurrai singhiozzando, stringendomi di più a lui.
"Lo farò sempre piccola.." Disse lui baciandomi tra i capelli.
E così, ancora una volta, quel ragazzo era la mia via d'uscita.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro