Sono Un Mostro?
Stavo...
Stavo pensando cose che non credevo potessi mai fare, la mia mano si alzo in direzione della Mcgranitt, strinse il pugno come ad afferrarla e lei si mise le mani alla gola come soffocata, come se qualcosa le fosse finito in gola, come se io la stessi uccidendo con le mie mani, non riuscì a fermarmi, non volevo fermarmi; fino a quando una voce alle mie spalle mi distrasse
-cosa sta facendo?- una voce allarmata, io mi girai e guardai dritto negli occhi Piton, il suo sguardo esprimeva dolore, rabbia e confusione
-sto insegnando alla professoressa Mcgranitt che non si deve mettere contro di me. Nessuno può negarmi qualcosa- conclusi io, lui mi punto la bacchetta contro io ridendo dissi
-e meglio che non si preoccupi per me, ma della professoressa che sta come dire morendo- stavo ghignado, lui abbasso la bacchetta e corse dalla Mcgranitt e capi che avevo ragione, in quel momento arrivo anche Silente, mi osservo per qualche istante e poi mi ignoro andando dalla professoressa; io mi girai e li osservai per un istante e poi esordì
-sentimenti la cosa più inutile- solamente Silente mi rivolse lo sguardo, si alzo lentamente
-Alice non lasciarti andare, combatti- aveva lo sguardo leggermente allarmato ma sempre e comunque calmo
-cosa stai dicendo io sono Alice...la vera Alice...l'altra è solo una brutta copia- parlai "cosa sta succedendo, cosa sta dicendo, cosa mi sta succedendo, perché ho fatto del male, io non sono così, io non voglio ferire..." una lacrime scese lungo la mia guancia io mi passai una mano sopra di essa e poi l'osservai
-cosa stai facendo? smettila!- urlai "te non sei me, non puoi prendere possesso del mio corpo!" la mano che impugnava la bacchetta iniziò a alzarsi si fermo davanti a me e "crucio!!" un fascio mi colpi, cascai in terra, iniziai a vedere tutto sfocato e pian piano chiusi gli occhi. Apri gli occhi leggermente vedevo tutto sfocato in torno a me, non riuscivo a capire dove fossi; quando riuscì ad aprire completamente gli occhi e mettere a fuoco il luogo in cui ero mi accorsi che non ero più nell'aula di trasfigurazione ma ero nella stanza delle necessità "come ci sono arrivata qui?" mi misi seduta sul divano in cui ero stata sdraiata e mi osservi in torno non c'era nessuno, ero completamente sola in quella grande stanza, fino a quando la porta non si apri e ne apparse il professore Silente,
-vedo che si è svegliata signorina Pain, come si sente?- io lo osservai era tranquillo "come può essere così tranquillo dopo quello che ho fatto?" mi chiesi
-bhe se non contiamo il fatto che mi fa un po' male la testa sto bene- dissi sorridendo, lui ricambio il sorriso,
-ne sono contento....adesso però dobbiamo parlare di ciò che hai fatto- "me lo dovevo immaginare...?"
-certo professore- dissi cercando di dimostrarmi tranquilla anche se dentro di me stavo morendo lentamente,
-cosa si ricorda di aver sentito, provato quando hai attaccato la professoressa Mcgranitt?- ci pensai su e risposi
-mi sentivo strana non capivo cosa provavo, sentivo troppe emozioni tutte insieme, mi sentivo bene quando stavo attaccando la professoressa ma mi sentivo anche in colpa, mi sentivo arrabbiata ma tranquilla, triste ma felice. In parole povere non so dirle cosa ho provato ma posso dirle che mi sentivo come divisa dal mio corpo- nel ricordare tutto senti un qualcosa dentro ma non seppi identificare cosa,
-interessante...ok ora puoi andare, a proposito il professor Piton la vuole vedere- mi bloccai di colpo "non sono pronta a morire, Piton mi crucera ne sono sicura" pensai ormai rassegnata al mio destino, senti Silente ridere io lo guardai e più capi
-ha sentito i miei pensieri vero? Non si preoccupi può dire di sì ormai il professor Piton mi ha già spiegato che i mei pensieri sono rumorosi- dissi alzando le spalle e sbuffando lui mi scruto attraverso i suoi occhiali a mezza luna ed esordi
-non si preoccupi il professor Piton non è come sembra signorina Pain- io annui e mi alzai dirigendomi alla porta
-lo so che non è come sembra e migliore di come vuol far credere professore- dissi uscendo e chiudendo la porta alle mie spalle. Camminai per i corridoi di hogwarts diretta hai sotterranei, nell'ufficio di Piton. Arrivata davanti la porta ero come bloccata non riuscivo neanche a muovere un muscolo "ok Alice adesso alzi il braccio e bussi, cosa potrebbe mai farti, ti potrebbe fare tante cose ma pensa positivo...di positivo però non c'è niente, Ok forse è meglio se smetti di pensare" non riuscivo a muovermi fino a quando....
-signorina Pain si decide a muoversi o la devo spostare con la forza?- disse una voce fredda alle mie spalle, io con un balzo mi girai alzando la bacchetta, solo dopo che i miei occhi incrociarono quelli neri di Piton abbassai la bacchetta
-mi...mi...scusi...pensavo che fosse nel suo ufficio- dissi imbarazzata, lui mi guardo con il suo solito sopracciglio alzato come quando sta per fare del sarcasmo
-penso che sia venuta qui perché il professor Silente le ha detto che la cercavo- io annui lui mi guardo
-ottimo venga nel mio ufficio. Entra- io entrai pensando "non ha fatto battutine sul fatto che ero ferma davanti alla porta, secondo me gli sto simpatica anche se non lo ammetterà mai" Piton chiuse la porta con più forza del solito io capi che mi aveva sentito. Mi posizionai davanti la sua scrivania, lui si sedette dietro quest'ultima
-immagino che sappia perché lo fatta chiamare?- mi disse lui mettendo i gomiti sulla scrivania e incrociando le mani, "ovvio che lo so, o quasi strangolato la Mcgranitt" pensai dentro di me anche se con Piton non si poteva mai sapere
-visto che lo sa mi spiega come le è venuto in mente- disse alzando leggermente la voce e facendosi minaccioso
-non lo so...era come se non avessi il controllo di me...del mio corpo- lui si alzo sbattendo le mani sulla scrivania
-non giustifica quello che ha fatto sappi che farò in modo che venga espulsa signorina Pain- io arretrai, rimanendo in silenzio fino a quando
-non guardi per terra, voi grifondoro fate tanto i coraggiosi ma basta un non niente e diventate codardi- a quelle parole alzai la testa offesa "un conto è se offende me un'altro e se offende la mia casata" appena I miei occhi incrociarono i suoi, mi senti come sobbalzare di colpo, voleva guardare i miei ricordi. Quando riapri gli occhi stavo rivivendo il momento in cui persi il controllo del mio corpo ma da fuori "il...il...mio...occhio, il mio occhio è diverso e nero, completamente nero" stavo attaccando la Mcgranitt anche se rivissuta da li, come spettatore era un'altro conto mi sentivo spaventata da me stessa. Guardavo la scena come stupefatta da quello che facevo, fino a quando non alzai la bacchetta e li il ricordo si interruppe cambiando nel incubo che avevo fatto la notte prima. Cercai di non far veder quel ricordo a Piton ma ovviamente falli, era un mago molto più potente di me, me lo dovevo aspettare; appena si interruppe Piton uscì dalla mia mente e mi fisso come pietrificato dai miei ricordi
-quel...quel incubo...- ma non gli feci finire la frase che scappai non mi fermai fino a quando non mi scontrati contro qualcuno cadendo in terra, alzai lo sguardo e notai una mano tesa verso di me.
Buongiorno gente
Come va? Spero bene
Io tutto bene
Spero di non avervi tenuti troppo sulle spine, ma hey non sarebbe un mio capitolo (non mi odiate per questo non potete neanche cruciarmi).
Xila
P.s. L'immagine del capitolo lo fatta io so che non è niente di speciale.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro